Canzoni di Natale, le 13 più belle di sempre

Canzoni di Natale, le 13 più belle di sempre

Ebbene sì, quel periodo dell’anno è arrivato di nuovo: Il Natale. La città è già addobbata di lucine, le vetrine dei negozi vengono abbellite con palle d’albero e pupazzoni di Babbo Natale e nell’aria aleggia lo spettro degli interminabili pranzi di natale con annessi parenti che nemmeno ci ricordavamo di avere. Ad allietare questi giorni di festa interminabili ci pensano le immancabili canzoni di Natale, che ci accompagnano per tutto dicembre.

Escludendo le canzoni natalizie della tradizione e folkloristici, scopriamo quali sono le 13 ideali da ascoltare in questo periodo fatto di pandori, regali sotto l’albero e buoni propositi che non manterremo nemmeno per l’anno venturo.

Canzoni di Natale, la top 5

Happy christmas (War it’s over) – John Lennon

Musica di Natale? Cominciamo così la nostra carrellata di canzoni natalizie, con un classico che è Happy christmas (War it’s over), scritto da John Lennon e Yoko Ono nel 1972.

In quell’anno gli USA sono impegnati nel conflitto in Vietnam e l’ex Beatles decide così di lanciare un messaggio di pace rivolto ad ogni popolo, esortandolo a mettere da parte i conflitti che li dividono. And so Happy Christmas, / for black and for white, / for yellow and red ones, / let’s stop all the fight.  Lennon parla al povero e al ricco, al nero e al bianco, augurando loro buon natale e rimarcando l’universalità di questo messaggio.

Il messaggio di John Lennon è passato in sordina, ma è indubbio che Happy christmas sia entrata di diritto nel repertorio delle canzoni di natale più famose cantate ancora oggi, se pensiamo che qui da noi chiude sempre il tradizionale concerto di natale in Vaticano la sera della vigilia.

Do they know it’s Christmas? – Band Aid

È il 1984 e Bob Geldolf, voce dei Boomtown Rats, rimane colpito da un documentario della BBC riguardante la carestia che ha colpito l’Etiopia. Decide così di riunire il fior fiore dei cantanti e musicisti inglesi ed irlandesi del periodo allo scopo di raccogliere fondi per le popolazioni bisognose. Nasce così il progetto Band Aid e il brano Do they know it’s Christmas?

Con il brano di John Lennon ha in comune il messaggio pacifista, con l’aggiunta però di un’esortazione rivolta agli ascoltatori di approfittare del periodo natalizio per mostrarsi generosi verso chi non ha niente. Lo si intuisce dal ritornello «Feed the world, let them know it’s Christmas time again».

Il singolo ha avuto grande successo, tanto da restare in classifica per diverse settimane. Ma, nonostante la nobiltà del gesto e il contributo apportato da artisti come U2, Spandau Ballet, Phil Collins, Duran Duran e David Bowie, è facilmente intuibile che non basta il solo potere della musica per smuovere le coscienze. Malgrado ciò ancora oggi è possibile ascoltarla nel periodo delle festività, complici anche le nuove versioni cantante dalle diverse formazioni di Band Aid nel 1989, 2004 e 2014.

All I want for Christmas is you – Mariah Carey

E dopo due canzoni di natale all’insegna del pacifismo, cambiamo totalmente genere. La popstar Mariah Carrey è nel pieno della sua ascesa musicale e dopo tre album di successo nel 1994 pubblica il suo quarto lavoro, Merry Christmas. Come è facilmente intuibile il disco è interamente dedicato al natale, con cover di canzoni tradizionali e brani originali. Tra tutti spicca quello che forse è il più famoso di tutti, il singolo All I want for christmas it’s you.

Si tratta di una tipica canzone pop, abbellita dai tipici suoni natalizi delle campane e dei cori. Semplice anche il testo, dove Mariah dichiara che l’unica cosa che le importa davvero del natale è avere il proprio uomo accanto e che i regali e le altre cose tipiche di questo periodo passano in secondo piano (ci piacerebbe vederla davanti ad un vassoio di struffoli o mostacciolo, per verificare la solidità di questa tesi).

Insomma, un brano che, contro lo scetticismo dei critici musicali, ha avuto successo e che è entrato con prepotenza in ogni playlist delle canzoni di natale. Ideale come sottofondo per il classico bacio sotto il vischio con la vostra dolce metà.

Musica e canzoni di Natale, sul podio…

The season’s upon us – Dropkick Murphys

Radicale cambio di genere anche con la prossima canzone, opera del gruppo celitc punk dei Dropkick Murphys.

The season’s upon us è tratta dall’album Signed and sealed in blood e siamo convinti che potrebbe incontrare i favori di chi il natale proprio non lo sopporta. Caratterizzata da una melodia prettamente irish (i membri della band sono di Boston, ma hanno origini irlandesi), la canzone descrive ironicamente le tipiche atmosfere e tradizioni natalizie, in particolare gli immancabili pranzi con i parenti.

Some families are messed up while others are fine/ If you think yours is crazy, well you should see mine./ My sisters are wackjobs, I wish I had none, / Their husbands are losers and so are their sons. /My nephew’s a horrible wise little twit, /he once gave me a nice gift wrapped box full of shit.

E ora diteci se, dopo aver letto queste frasi, non vorreste cantare queste canzoni natalizie a tutti quei parenti che, ad ogni pranzo di natale, si dimostrano interessati alla vostra vita una volta all’anno assillandovi con le domandine sul vostro status sentimentale e lavorativo. Sicuramente pensereste a questo.

Natale allo zenzero – Elio e le storie tese

Poteva mancare una canzone italiana in questa playlist di canzoni natalizie? Ovviamente no e a rappresentare il nostro paese ci sono Elio e le storie tese con una divertente canzone natalizia diversa da tutte le altre: Natale allo zenzero.

Il brano fa parte della colonna sonora del film Natale in casa Deejay(ennesima e dimenticabile trasposizione cinematografica del classico di Dickens) e vuole celebrare lo zenzero come «vero fulcro del natale» e le sue qualità eupeptiche. È a questa pianta orientale, stando a quanto declama Elio, che dobbiamo il dono dello spirito del natale.

Perciò dopo il cenone è d’obbligo un bel bicchiere di liquore «allo zenzero», magari scartando i regali «allo zenzero» e, giunta la mezzanotte, mettere un «Gesù bambino di zenzero» gridando tutti insieme «ZENZEROHH!»

Passiamo ora alle canzoni di Natale scelte dal resto della nostra redazione

Altre 8 canzoni natalizie scelte per voi (dalla redazione)

Wham! – Last Christmas

Gli Wham! un duo che probabilmente ai più giovani dirà molto poco. Farà quindi strano sapere che il vocalist è George Michael affiancato dal chitarrista Andrew Ridgeley prima che si sciogliessero. Pop e britannici sono diventati con questa canzone (e non solo) una vera e propria icona anche quando le loro strade si sono separate. La loro è LA canzone di Natale!

Frank SinatraSanta Claus is coming to town

Per quanto Bublé sia una sicurezza in questo periodo dell’anno, i nostalgici apprezzeranno comunque la versione targata The Voice. Scritta da John Frederick Coots e Haven Gillespie è stata interpretata da un numero considerevolissimo di cantanti. Sinatra ha deciso di farne una propria versione nel 1948.

ColdplayChristmas Lights 

Ci è sembrato giusto fare anche un salto in tempi più che recenti, decisamente contemporanei, con il gruppo guidato dal vocalist Chris Martin: questo gruppo nell’unica data italiana del loro tour 2016 ha fatto sold out in pochissime ore. Registrata il 1 dicembre 2010 e di un’indescrivibile dolcezza, nonostante la tristezza vede nelle luci natalizie qualcosa di catartico, sereno e risollevante. Insomma, per chi non si sente dell’umore, il Natale può essere anche luce. Tra le nuove canzoni di Natale, questa è la nostra preferita.

The KillersDon’t Shoot Me Santa

America, rock, 2007: l’irriverenza de The Killers ci permette, in questa specie di compilation, di assecondare un po’ tutti i gusti musicali senza finire annegati in un mare di stucchevole dolcezza. Altro che messaggi dolci e nostalgici, piuttosto una vera e propria preghiera perché un discutibile Babbo Natale risparmi un povero bimbo che si è solo vendicato!

Billy Mack – Christmas is all Around (Love actually/love is all around you) 

Fuori dall’ordinario, questa canzone è stata pensata per un film ostinatamente romantico, ma che nella figura di Billy Mack acquista una connotazione puramente commerciale e di marketing. Sulle note di Love is all around you de the Troggs, qualcosa di ugualmente bello.

Mariah Carey, John Legend – When Christmas Comes 

Una istituzione musicale e un giovane talento avrebbero potuto produrre solo qualcosa di sensazionale. Inizialmente fu pensato da solista per l’album Merry Christmas II You e in un secondo momento pensato per un duetto e lanciato l’anno successivo come singolo.

Michael Bublé – Christmas (Baby Please Come Home) 

Lo abbiamo detto, Michael Bublé è una certezza e siamo convinti venga scongelato esattamente per l’occasione e ibernato per il resto dell’anno, mantenendo intatto il suo fascino sempiterno. Dell’omonimo e settimo album è la nona traccia, ma se si ha un po’ di tempo vale la pena ascoltare anche tutto il contorno.

The darkness – Christmas Time

Ultima, ma non meno importante una canzone siglata dall’hard rock band The Darkness. Gli inglesi, insomma, hanno saputo dare un contributo veramente personale a questa festività, lasciando impronte indelebili nella memoria musicale e personale.

C’è di tutto, sperando di poter toccare la sensibilità di qualsiasi tipo di “anima musicale”. Con il desiderio anche di mostrare che non c’è un modo univoco di vivere il Natale, ma semplicemente basta farlo come e quando si ha voglia, l’importante è che si stia ogni giorno dell’anno con chi si ama, magari insieme alle nostre 13 canzoni natalizie preferite.

Fonte immagine per l’articolo Canzoni di Natale, le 13 più belle di sempre: Pexel

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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