Per Democrazia Taishō intendiamo la fase della storia giapponese caratterizzata da una maggiore partecipazione popolare nella vita politica.
Questa fase fa riferimento al periodo Taishō (大正時代 – “periodo di grande giustizia”, 1912-1926), che, pur rappresentando una parentesi non particolarmente longeva, risulta di importanza fondamentale per il futuro politico del Giappone.
Politica estera
Oltre allo sviluppo di una democrazia rudimentale, in questi anni assistiamo anche alla partecipazione del Giappone alla Prima Guerra Mondiale, in qualità di alleato della Gran Bretagna. Non essendo stata sfiancante come per le nazioni europee, che videro per la prima volta il coinvolgimento di civili, la guerra permise al Giappone di estendere la propria presenza in Asia. Questo elemento, però, unito ad un evidente atteggiamento imperialista, generò diffidenza tra le forze occidentali. Motivo per cui il Giappone decise di adottare la cosiddetta “diplomazia Shidehara”, che abbracciava i princìpi liberali del dopoguerra, mitigando (momentaneamente) le pregresse mire espansionistiche.
Caratteristiche della Democrazia Taishō
Ritornando alla politica interna, spesso si parla di un governo tendenzialmente democratico, poiché i partiti politici sembravano essere ancora espressione delle politiche dei leader del periodo Meiji appena conclusosi, i cosiddetti Genrō. La Democrazia Taishō, quindi, vide protagonisti politici perlopiù conservatori. La novità fondante di questa fase risiede nel passaggio da un governo “trascendente” (che rispondeva soltanto all’Imperatore) ad uno di tipo attivo, pertanto sottostante alla Dieta imperiale.
Elemento importante per la democrazia giapponese, la Dieta, era composta da due camere:
- La Camera Bassa (o dei Rappresentati), i cui deputati erano eletti da una bassa percentuale di uomini, poiché il suffragio universale maschile fu introdotto nel 1925.
- La Camera Alta (o dei Pari), costituita da membri di alto rango nobiliare, che rappresentavano il nucleo conservatore del governo.
Una proposta di legge doveva essere approvata sia dalla Dieta che dall’Imperatore, che deteneva ancora un diritto di veto sull’organo legislativo.
I partiti politici protagonisti della Democrazia Taishō furono principalmente due:
- Il Rikken Seiyūkai (“Associazione di amici del governo costituzionale”), fondato nel 1900 da Itō Hirobumi (a cui fu precedentemente affidato di redigere la Costituzione), che aveva intercettato l’importanza del favore della Dieta.
- Il Rikken Dōshikai (“Associazione costituzionale degli spiriti affini”), che poi cambiò nome in Kenseikai (“Associazione costituzionale”). Il partito fu fondato nel 1916 dal Primo Ministro Katsura Taro con l’obiettivo di opporsi al Seiyūkai in parlamento.
L’operato dei partiti nella Democrazia Taishō
Una svolta importante, anche se non ben concretizzata, per lo sviluppo della democrazia in Giappone, fu la nomina di Hara Takashi, appartenente al Seiyūkai, come Primo Ministro. Egli fu il primo deputato della camera bassa a guidare il governo, il che lasciava presagire l’introduzione di riforme legislative più liberali, ma così non fu. Hara, infatti, perseguì una politica conservatrice, ignorando le richieste per una riforma della Costituzione e per l’introduzione del suffragio universale.
Il Kenseikai, inizialmente, prese posizioni più aperte e liberali, come dimostrato dall’introduzione della Legge sul suffragio universale maschile (1925), approvata dal Primo Ministro Katō Takaaki. Nello stesso anno fu approvata la “Legge per il mantenimento dell’ordine pubblico”, che fu inasprita nel ‘28, atta a reprimere ogni forma di dissenso, motivo per cui l’operato del partito è risultato alquanto contraddittorio.
In linea generale, nessuno dei due partiti riuscì a ricevere il supporto della popolazione, che li riteneva corrotti proprio perché ancora legati alla struttura conservatrice della prima Costituzione. Si apre così una fase in cui la democrazia, seppur ancora in fase di sviluppo, dovrà soccombere al governo militare che porterà il Giappone alla Seconda Guerra Mondiale.
Fonte immagine per l’articolo sulla Democrazia Taishō: Wikipedia