Pidgins è un termine che, generalmente, viene utilizzato per riferirci a quegli idiomi originanti dall’unione di lingue di popolazioni differenti, venute a contatto tra di loro a seguito di migrazioni, colonizzazioni, relazioni commerciali.
Le lingue pidgins non hanno native speakers: si sviluppano, dunque, tra persone che non possiedono una lingua comune, molto più frequentemente quando due gruppi con lingue differenti devono interfacciarsi con situazioni dove c’è anche una terza lingua.
Tra i diversi pidgins, il più analizzato dagli studiosi riguarda proprio la lingua inglese. Quello che noi consideriamo “Standard British English” o anche detto RP, è stato in origine un dialetto della lingua inglese, una varietà parlata da una cerchia di persone, che però è riuscita ad oltrepassare i confini, diventando il mezzo di comunicazione tra altre regioni d’Inghilterra con un dialetto differente.
Quando un qualunque dialetto inizia ad essere ampiamente diffuso, molto probabilmente si trasformerà in un mezzo di comunicazione tra due aree che hanno dialetti differenti o addirittura lingue del tutto nuove.
Come si originano le lingue pidgins?
Prima di spiegare le lingue pidgins è utile comprendere la definizione di lingua franca. Nel caso dell’inglese britannico, questo viene spesso scelto come codice di comunicazione tra aree linguistiche totalmente opposte, diremo quindi che è una lingua franca. Sebbene il British English non sia l’unico esempio di lingua franca, possiamo dire essere quello più comune. Altri esempi potrebbero essere la lingua Araba, Giapponese, Cinese, Russa, Francese o Spagnola. Quando nessuna delle due parti (emittente ed ascoltatore) ha come lingua madre quella che si sta utilizzando per parlare, allora siamo in presenza di un caso di lingua franca.
Tuttavia è possibile che si origini una nuova lingua attraverso il contatto tra gruppi di persone che non condividono alcuna lingua. Le lingue pidgins sono come delle aggiunte al repertorio linguistico di coloro che sono in grado di parlarle, spesso nascono per raggiungere degli scopi specifici come per esempio scambi commerciali. A differenza di una normale lingua, i pidgins non sono un mezzo di identificazione di un gruppo, né tanto meno espressione di distanza sociale. Si tratta di una perfetta dimostrazione di come si è originato il linguaggio: la necessità di comunicazione ha spinto l’uomo alla creazione di una nuova lingua, per questo non può avere dei parlanti nativi, perché se i pidgins si originano dal contatto questo li rende delle lingue che vengono aggiunte al mio patrimonio linguistico già esistente.
I pidgins, inoltre, non si sono originati soltanto dagli scambi commerciali: molto spesso si creano a scopo militare. Un esempio può essere quello avvenuto durante la guerra del Vietnam, dove si venne a creare un pidgin basato sull’inglese e la lingua vietnamita. Solitamente questo tipo di lingue consistono in circa 300 parole, fino ad un massimo di 500, orientativamente, tutte accuratamente scelte per soddisfare l’esigenza per cui si sono create.
Fonte immagine: wordle