Per gli amanti del cinema e, prima ancora, dell’arte, a Napoli ottobre è un mese speciale, in cui si sa che almeno quattro giorni in agenda vanno lasciati bianchi, giorni in cui c’è un solo imperativo: sedersi a teatro, in poltrona, davanti a un maxischermo, e perdere completamente la cognizione del tempo. Sì, proprio così, perché a Napoli ottobre è il mese della rassegna Artecinema, Festival internazionale di film sull’arte, curata dallo Studio Trisorio e arrivato, quest’anno, alla ventottesima edizione. Come ogni anno, e forse anche di più, l’inaugurazione, tenutasi l’11 ottobre, ha visto affollarsi la platea e i palchetti del Teatro San Carlo. L’apertura è stata affidata a un nome altisonante, Wim Wenders, e al suo docufilm Anselm.
Un documentario di estremo interesse sulla figura del pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer, un viaggio sospeso tra passato e presente, in cui l’arte diventa tutt’uno con la vita dell’artista. Presentato tra le proiezioni speciali del 76° Festival di Cannes, Anselm è un film immersivo in 3D, un’esperienza cinematografica incredibile. Partendo dalle ricerche artistiche e dalle prime installazioni che hanno la grandezza come comune denominatore, Wenders penetra a tutto tondo il fascino di Kiefer, che attraversa epoche e stili. Ad aprire il film presentato alla rassegna Artecinema, le sculture dedicate alla sposa dell’artista immerse nei boschi, poi l’infanzia in una città distrutta e l’eredità della colpa del popolo tedesco. Vediamo l’artista bambino, poi giovane uomo, sfogliamo il libro della sua storia, della storia tedesca. Colpisce, atterrisce la poesia di Paul Celan, poeta caro all’artista.
Nero latte all’alba lo beviamo la sera
lo beviamo al mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte
beviamo e beviamo
scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Colpisce, intenerisce il finale, la luce sull’infanzia, quella stanza vuota in cui si annida ciò che realmente siamo. Impossibile non pensare al Cielo sopra Berlino.
Accolta tra applausi e occhi appagati, l’apertura della rassegna Artecinema ha confermato il lavoro, l’amore e la dedizione che si celano dietro la finissima selezione dei documentari ogni volta proposti. Documentari che esplorano il mondo dell’arte, della fotografia e dell’architettura contemporanea, e, ancor più, il processo di creazione artistica. Il 12 Ottobre è stata la volta del Madre, con la proiezione di Tutta le bellezza e il dolore di Laura Poitras, dedicato alla fotografa Nan Goldin e poi dal 13 al 15 ottobre, come di consueto, ad ospitare le proiezioni, il Teatro Augusteo. Un programma fitto e interessante. Tra i film proposti: Infinito. L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini, Quan l’art sème en forêt di Olivier Comte, Steve McCurry: la ricerca del colore di Denis Delestrac.
Valore aggiunto della rassegna Artecinema l’impegno nel sociale: dai teatri alle università, alle scuole e negli istituti penitenziari offre proiezioni dedicate a detenuti e studenti in luoghi dove la bellezza è più che mai necessaria.
Una settimana di arte e meraviglia di cui già si sente la mancanza.
Fonte immagine di copertina: Artecinema