Il mondo è attualmente diviso in due parti: da una parte ci sono coloro che devono forzatamente iniziare la giornata con il profumo di caffè nell’aria, con alcuni che lo sorseggiano in tazze termosensibili personalizzate; dall’altra, quelli che invece preferiscono una tazza di tè bollente. Entrambe, ovviamente, parteggiano per l’uno e per l’altro, asserendo che è il migliore. Ma qual è la verità? Scopriamo insieme i segreti delle due bevande più amate al mondo.
Il potere delle fibre e della caffeina: chi la spunta?
Iniziamo il nostro viaggio tra chicchi e foglie con l’analisi nutrizionale. In pochi sanno che il caffè contiene una dose non trascurabile di fibre. Una sola tazza vanta tra 1,1 e 1,8 grammi di fibre, mentre un succo d’arancia ne contiene appena mezzo grammo. Certo, per il fabbisogno giornaliero di 25 grammi bisognerà comunque integrare con verdura e frutta, ma il caffè parte sicuramente avvantaggiato.
Il tè, invece? A livello di fibre, la quantità in esso contenuta è davvero rilevante. Quindi, il caffè per adesso è in vantaggio.
Parliamo adesso di caffeina, l’elisir che ci fa spalancare gli occhi la mattina. Entrambe le bevande la contengono e possono migliorare la concentrazione, ma attenzione a non esagerare: troppa caffeina porta nervosismo. Secondo le linee guida europee e americane, un adulto può consumare con tranquillità fino a quattro tazze di caffè al giorno.
Proprietà che fanno bene al cuore, all’intestino e alle ossa
Missione: protezione del cuore. In questo ambito, sia il tè che il caffè dicono la loro. Infatti, entrambi sono ricchi di antiossidanti e polifenoli. Diversi ricercatori hanno scoperto che il tè verde aiuta a ridurre il colesterolo, mentre quattro tazze di caffè quotidiane riducono il rischio di malattie cardiache. Insomma, entrambe le bevande offrono enormi benefici al sistema cardiocircolatorio.
Per quanto riguarda la salute intestinale, invece, il caffè si trova di nuovo in vantaggio. Aiuta, infatti, a creare un microbiota sano ed equilibrato, fondamentale per la sintesi delle vitamine e per la digestione. Inoltre, in alcuni studi è stato scoperto che il caffè riduce il rischio di diabete di tipo 2 e del morbo di Alzheimer.
Anche il potere del tè non va però sottovalutato. Grazie alla catechina, rafforza ossa e denti, e i suoi composti possono limitare il proliferare dei batteri che provocano carie e problemi gengivali. Addirittura, uno studio tedesco indica che il tè verde migliora alcune funzioni cerebrali, come la memoria, soprattutto nell’ambiente di lavoro.
Il verdetto finale
Insomma, stabilire chi sia il vincitore tra caffè e tè è come decidere se vogliamo più bene al nostro gatto o al nostro cane. Entrambe le bevande offrono benefici innegabili e, probabilmente, ce ne sono ancora molti da scoprire. Il miglior consiglio? Un buon tè a colazione e nel pomeriggio per una pausa rallentata, e il caffè per concludere i pasti con un po’ di energia. Il segreto, come sempre, è nel trovare l’equilibrio perfetto. Un consiglio finale: la qualità conta tantissimo. Quindi, quando si acquista una confezione di caffè o di tè, leggere attentamente da dove arriva la materia prima.