Recensione di “Un’ombra nel buio”, romanzo d’esordio del giovane autore romano Francesco Carta, pubblicato ad ottobre dalla casa editrice L’Erudita.
Camilla è sovrappensiero mentre sta attraversando, di notte, il freddo sottopassaggio della stazione Nomentana, per rientrare a casa dopo un’accesa litigata con il suo fidanzato. Pochi metri la separano dall’uscita ma la ragazza non riuscirà a raggiungerla perché, in quel tunnel sotterraneo, non è sola. Il corpo della giovane, che dopo essere stata violentata è stata brutalmente uccisa con un grosso sasso che le ha sfondato il cranio, sarà ritrovato la mattina seguente nel giardino pubblico poco distante dalla stazione e sarà il commissario Andrea Doria a occuparsi delle indagini. Il poliziotto, insieme alla sua squadra, inizia subito le ricerche e, per quanto risulti fin troppo semplice, uno dei degli assassini -perché i colpevoli della morte di Camilla sono due- viene subito individuato. Tuttavia, un misterioso vendicatore, che si fa chiamare il “Giustiziere”, precede la polizia e punisce l’uomo macchiatosi del reato in una maniera ancora più efferata. Questo assassinio fa presagire che si tratti soltanto dell’inizio di quella che poi si rivelerà una catena di omicidi legati tra loro da un filo conduttore, che dovrà essere correttamente interpretato per poter essere spezzato. È così che il commissario Doria, aiutato dal direttore della rivista Linea gialla, Carlo Medici – che il “Giustiziere” ha scelto come suo “portavoce”–, dovrà lottare contro il tempo servendosi di tutte le sue doti investigative per fermare l’astuto e meticoloso killer, che agisce indisturbato come un’ombra nel buio.
Un’ombra nel buio, il poliziesco noir di Francesco Carta
La storia è ambientata in una Roma dove a farla da padroni –senza che nessuno o solo pochi ne siano a conoscenza– sono le perversioni e i vizi, non tanto delle persone comuni quanto di quelle in vista, che ricoprono cariche o rivestono ruoli di una certa importanza nella società. Individui dall’anima irrimediabilmente corrotta e insanabile, che devono essere fermati per i loro crimini perché, altrimenti, resterebbero impuniti.
Partendo da uno stupro conclusosi con l’omicidio della vittima, Francesco Carta imbastisce, fornendo ai lettori così come al suo commissario una serie di indizi da decifrare, una trama che induce al ragionamento, in modo tale da scoprire il disegno che si cela dietro, e motiva, ogni azione del fantomatico “Giustiziere”.
Quest’ultimo, come altri personaggi con le stesse caratteristiche, non desidera altro se non essere scoperto e fermato e colui che dovrà porre fine ai suoi delitti dovrà essere proprio il commissario Doria, perché è questo ciò che vuole l’assassino. Attraverso alcune parti in cui l’autore dà voce al Giustiziere, inoltre, viene tratteggiato un suo profilo psicologico disturbato e a tratti delirante ma, comunque, caratterizzato da un agire lineare e metodico.
Un’ombra nel buio, thriller niente affatto prevedibile, con una buona dose di elementi raccapriccianti e di enigmi a cui occorre trovare delle risposte per poter giungere alla scoperta finale, è un ottimo esempio di romanzo poliziesco capace di conquistare e appassionare gli amanti, e non, del genere.
Un’Ombra nel buio di Francesco Carta
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Immagine dal web (recensionilibri.org)