Blue Period, scritto e illustrato da Tsubasa Yamaguchi, è un manga basato e incentrato sul mondo dell’arte e cosa significa studiarla: l’amore, la passione, ma anche la paura, lo stress. Cosa significa essere studente d’arte? È questo ciò che ci mostra davvero questo manga, senza edulcorare le sfide che comporta, e mostrando che per quanto l’arte sia meravigliosa, studiarla non è affatto un percorso facile.
La trama
Il protagonista di Blue Period è Yatora Yaguchi, che all’inizio del manga è un giovane liceale annoiato, senza obiettivi o ambizioni. Questo cambia quando, un giorno, vede un dipinto realizzato da una sua compagna di classe e ne resta folgorato: decide dunque di esplorare l’arte, e iniziare questo percorso. La sua intera vita cambia, inizia a riscoprire le emozioni positive, così come anche le negative: la gioia del riuscire, il timore di fallire; l’amore per il dipingere, la profonda competizione. La crescita di Yaguchi in tutto il manga rende Blue Period un’opera realistica e toccante, poiché non è sempre tutto perfetto, ma ci sono ostacoli e difficoltà da affrontare, e ci si deve impegnare per superarle. Anche i personaggi secondari, come ad esempio Yuka, migliore amica di Yatora, sono molto complessi: nel suo caso, ad esempio, si affrontano le convenzioni di genere e le aspettative della società, parlando della sua fluidità di genere. Od anche Yotasuke, ragazzo estremamente talentuoso, artista dalla nascita, che però si sente quasi oppresso da questo suo talento innato.
Quindi, per quanto al centro del manga ci sia l’arte, Blue Period si concentra su molti altri aspetti: la crescita personale, la paura del futuro, le giuste decisioni da prendere, fra le altre cose.
Le facce dell’arte
Potremmo dunque dire che l’arte non è la protagonista del manga, ma è il mezzo tramite il quale i protagonisti di Blue Period esistono. Ognuno di loro ha una storia diversa, obiettivi diversi, ma tutti sono accomunati dal mondo dell’arte: anche i loro stili vengono mostrati e descritti in modi distinti, e questo grazie all’immensa abilità di Tsubasa Yamaguchi di raffigurare diverse opere, come fossero davvero realizzate da varie persone.
Un dettaglio importante è che l’arte non viene mostrata solo come pittura, ma ogni personaggio troverà la strada adatta a sé: che sia moda, scultura, incisione, od anche insegnare arte. Le difficoltà sono immense in ogni ambito, ma la passione fa valere la pena di ogni sorta di stress: anche qua, la stanchezza fisica e mentale non viene sottovalutata, e tutto viene mostrato con realismo. Perché dietro un’opera, magari meravigliosa, può esserci un percorso non altrettanto meraviglioso, ma si fa comunque. E questo viene mostrato in Blue Period in maniera sublime.
Blue Period è il manga perfetto per chi sta cercando il proprio posto nel mondo, o per chi si emoziona nei musei, o per chi scarabocchia mentre è al telefono. È un buon modo per avvicinarsi al meraviglioso mondo dell’arte, senza illuderci sul fatto che sia facile, ma ricordandoci che se si vuol fare arte, allora si può fare arte.
Che sia anche solo un fiore, una bozza: una volta che lo crei, è arte.
Fonte immagine: copertina Blue Period vol.1 da Amazon