Se alla fine degli anni ’90 vi è capitato di sintonizzarvi su Canale 5 avrete sicuramente avuto modo d’imbattervi in Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare una delle opere di maggior successo di Megumi Mizusawa.
In questo articolo verranno illustrate tre opere di Megumi Mizusawa.
Chi è Megumi Mizusawa?
Megumi Mizusawa, è lo pseudonimo di Atsuko Katou, nata a Osaka il 3 luglio 1963.
Nel 1979 debutta con Kokoro ni sotto sasayaite, un racconto breve, che viene pubblicato sulla rivista Ribon.
Il suo stile all’ inizio della sua carriera, viene chiaramente influenzato da Ako Mutsu , Yumiko Tabuchi e Hideko Tachikake, tre mangaka alle quali è stato attribuito lo stile otomechukku.
Termine che indica un certo tipo di manga shojo comparsi su Ribon durante gli anni settanta, dove le opere vedevano le protagoniste Ingenue e carine e le storie trattavano di vita quotidiana.
Megumi Mizusawa raggiunge l’apice del suo successo nel 1990 con l’opera Un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare.
Opere di Megumi Mizusawa:
1. Hime-chan no ribbon (un fiocco per sognare, un fiocco per cambiare)
Il manga è stato serializzato in Giappone sulla rivista Ribon dall’agosto 1990 al gennaio 1994.
In Italia è stato pubblicato da Panini Comics, in un’edizione compatta da 6 volumi nel 2011.
Tra ottobre 1992 e dicembre 1993, in Giappone è stata tratta una serie animata, che in Italia è arrivata nel programma Bim Bum Bam su Canale 5 nel 1996.
La serie è stata rimessa in onda nell’estate del 2008 su Italia1.
Trama
Himeko Nonohara è una ragazza di tredici anni, allegra e vispa, è iscritta al club di teatro ed è molto brava negli sport, per questo e per il suo taglio di capelli corto viene definita da tutti “maschiaccio”.
Una sera riceve la visita di Erika, una ragazza dall’aspetto identico ad Himeko solo con i capelli lunghi ed un abito femminile.
Erika le dice di essere la principessa del Regno della Magia e affida ad Himeko un fiocco rosso che ha il potere di trasformarla, per un tempo limitato, in chiunque lei desideri.
Il fiocco inoltre avrà il potere di rendere vivo Pokotà, un peluche a forma di leoncino che Himeko ha sempre avuto con se da quando era piccola.
Così Himeko dovrà testare il fiocco per la nuova amica Erika, a patto che il potere di questo oggetto non venga mai scoperto da altri, pena la perdita della sua memoria.
Hime-chan no ribbon fa parte della categoria di anime majokko, ovvero shojo dove però è presente la magia.
Si presenta come una serie allegra e leggera, la protagonista Himeko rispecchia in pieno l’indecisione e tutte le difficoltà che si provano quando si hanno tredici anni.
Himeko viene presentata come la protagonista maschiaccio sempre allegra, che pare non abbia mai problemi, andando avanti nella serie si scoprirà che pur essendo sempre entusiasta della vita anche lei affronta dei problemi personali.
In primo luogo il conflitto con sua sorella maggiore, Aiko, che secondo Himi rappresenta tutto ciò che lei non può essere: è più grande, femminile, educata e amica del ragazzo che le interessa.
Hime-chan no ribbon è una storia brillante perfetta per un pubblico giovane ma non troppo.
2. Kira kira 100%
Il manga è stato serializzato in Giappone sulla rivista Cookie nel 2003.
In Italia è stato pubblicato da Panini Comics nel 2013.
Megumi Mizusawa spiega in quest’opera che Kira kira 100% è nato per rappresentare com’è vivere una storia d’amore liceale, dato che l’autrice ha sempre avuto relazioni a distanza.
Trama
Miku frequenta il liceo, è una ragazza ordinaria ed è innamorata di Shibutani, un suo compagno di classe molto popolare.
La ragazza però non è sicura di se stessa, si considera sciatta ed è come se lei non potesse aspirare ad essere notata dal ragazzo, così è fermamente decisa a tenere per sé i suoi sentimenti.
Un giorno però la ragazza verrà incoraggiata dal suo amico Yuutenji , perché se lei non si mette in gioco nulla potrà cambiare.
Così Miku avrà una trasformazione fisica, cambiando modo di vestire e acconciatura, e chiederà a Shibutani di divenire il suo ragazzo.
Le cose sembrano andare bene ma non è tutto come appare…
L’autrice racconta la storia di Miku in un modo davvero dolcissimo, la scoperta di se stessa, di ciò che la contraddistingue e in particolar modo si concentra sul suo primo amore.
È interessante il taglio che Megumi Mizusawa dà all’opera, ci sono alcuni capitoli dove una scena è rappresentata in due modi differenti: il primo dal punto di vista di Miku e il secondo da quello di Shibutani, ciò permette una maggiore immersione nella storia da parte del lettore e anche di conoscere meglio i protagonisti, leggendo i pensieri di entrambi per la stessa scena.
Kira kira 100% è una storia frizzante la cui lettura è sicuramente consigliata a chi si avvicina al periodo dei primi amori, ma è di gradevole lettura anche per chi ha già esperienza sul campo.
3. Kamisama no Origel
Il manga di 3 volumi, è stato serializzato in Giappone sulla rivista Shueisha dal 2001 al 2003.
In Italia risulta tutt’ora inedito.
Trama
Yumi è una ragazza che frequenta il secondo anno di università, nella sua stessa facoltà conosce e si fidanza con Kouta, un ragazzo che frequenta il suo stesso club.
Un giorno però Yumi scoprirà di essere incinta e questo sconvolgerà il mondo dei due giovani ragazzi.
Kamisama no Origel è una storia con delle premesse semplici e con uno svolgimento articolato e soprattutto con temi molto più adulti rispetto alle opere precedenti di Megumi Mizusawa.
In primo luogo in questo manga si tratta il tema di una gravidanza inaspettata, con il progredire della storia si noterà come i due ragazzi, Yumi e Kouta, nonostante tutte le buone intenzioni per crescere il figlioletto, saranno costretti ad affrontare grandi difficoltà, soprattutto dovute al loro stato di studenti e ragazzi molto giovani.
L’opera che attualmente, purtroppo,è ancora inedita in Italia, risulta una lettura shojo diversa, sempre nello stile e con i disegni dolci della Mizusawa, ma stavolta con un pizzico di maturità perfetta per un pubblico più maturo.
Fonte immagine:
Collage copertine dei manga
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