Quarta giornata di Romics 2025: tra musica, arte e cosplay

quarta giornata di Romics

Il 6 aprile si è tenuta la quarta e ultima giornata della 34ª edizione di Romics, il Festival internazionale del fumetto, animazione, cinema e games, attraverso un viaggio che ci ha portato tra mostre, tornei ed eventi imperdibili.

La 34ª edizione di Romics si è conclusa con una giornata particolare, dedicata ad un pubblico di tutte le età, amante di fumetti, arte e musica. Una giornata che ha visto succedersi uno dopo l’altro artisti, cantanti e tanti ospiti di fama internazionale, sui palchi e negli stand dei cinque padiglioni allestiti per l’occasione.

Mostre e live drawing

Come nelle precedenti giornate, anche in quella conclusiva ampi spazi sono stati dedicati a mostre riguardanti artisti famosi e non, suscitando particolare attenzione e ammirazione. Originali sono proprio quelle realizzate per omaggiare i vincitori dei Romics d’oro, come la mostra per Furuya Usamaru, costituita da una serie di tavole tratte dal suo più recente capolavoro Shinju – Una storia d’amore. Si tratta di disegni carichi di tormento, dove vengono trattati temi come la vita, la morte e la sessualità, attraverso la narrazione di una storia d’amore tragica e appassionata, che “riflette il senso di frustrazione che molti giovani giapponesi provano”. Una storia d’amore che è anche un viaggio tra il dolore, la speranza e la forza della vita e che porterà i due giovani protagonisti a scegliere tra l’abbandonarsi al buio definitivo o abbracciare la possibilità di un futuro insieme.

Tra quelle degne di nota ricordiamo anche la mostra dedicata ad un’altra vincitrice del Romics d’oro, Deanna Marsigliese, intitolata Creating Creative Characters, con materiali di pre-produzione dei film nei quali ha lavorato, opere e studi personali realizzati in più tecniche, dal collage al digital painting; oppure, anche quella dedicata al maestro dell’illustrazione fantasy Paolo Barbieri, Dall’Odissea ai viaggi artistici di Paolo Barbieri, che rappresenta una straordinaria immersione nei mondi epici di mitologia, letteratura e fiabe, attraverso bozze a matita, capolavori definitivi in digitale, ma anche video esplicativi che mostrano il processo creativo dell’artista, permettendo ai visitatori di entrare nella genesi delle sue illustrazioni.

Sono state allestite non solo mostre dedicate ad artisti di fama internazionale, ma anche esposizioni per presentare opere di giovani illustratori: come quella collettiva dedicata agli studenti del corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, intitolata Avere vent’anni.

Per approcciarsi in maniera più diretta e concreta al mondo del disegno e del fumetto, sono stati poi anche realizzati vari stand per signing session e live drawing, con artisti come Marco Gervasio, Barbara Baraldi, Florent Sacré, Michela Cacciatore, Keiko Ichiguchi e molti altri, pronti a realizzare dal vivo disegni e illustrazioni per far immergere il pubblico nel loro processo di creazione.

Eventi della quarta giornata di Romics: da Goldrake a Topolino

L’ultima giornata della 34ª edizione di Romics ha fatto da palcoscenico per i festeggiamenti dei 50 anni di Goldrake, il robot del maestro Go Nagai che ha affascinato e continua ad affascinare generazioni diverse in tutto il mondo. Con la partecipazione di Vince Tempera, autore delle sigle italiane, vengono ripercorse le varie sigle del cartone animato, tra le prime nel mondo della musica per animazione a raccontare effettivamente il protagonista delle vicende narrate. Al mondo delle sigle televisive è stato dedicato poi anche l’incontro L’arte di suonare le parole, che ha visto la partecipazione di Lucio Macchiarella, uno dei più grandi parolieri italiani di musica per ragazzi e di sigle tv, tanto da essere insignito del Premio della Critica Andrea Lo Vecchio nell’edizione 2024 di Musicomics. L’autore di sigle come L’Ape Magà, Candy Candy, Conan il ragazzo del futuro e Ken il guerriero, ha confessato al pubblico quali sono stati i tre pilastri della sua carriera (fortuna, costanza e talento) e ha ricordato i tempi in cui le sigle televisive venivano scelte attraverso il meccanismo dei concorsi.

Evento speciale è stato anche quello dedicato a Topolino in dialetto. Alla scoperta della storia in romanesco! Attraverso gli interventi del disegnatore Marco Gervasio, dello sceneggiatore Alessandro Sisti e del professore di Dialettologia italiana e Storia della lingua italiana all’Università Ca’ Foscari Venezia (curatore della traduzione in romanesco) Daniele Baglioni, si è cercato di far scoprire ai visitatori il valore del dialetto non solo come forma di espressione popolare, ma anche come parte integrante della storia e dell’identità del territorio.

Gli ospiti esclusivi della quarta giornata di Romics

Presenza di spicco dell’ultima giornata di Romics è stata quella di Cicciogamer89, che ha trasformato il suo palco in un vero e proprio campo da gioco, realizzando una partita a Clash Royale, il celebre gioco strategico in tempo reale: svelando strategie e segreti e affrontando una sfida in diretta, il gamer ha coinvolto e guidato il pubblico di ogni età in un’atmosfera da vero torneo di eSport.

La chiusura del quarto appuntamento di questa edizione di Romics è stata dedicata, invece, a Giorgio Vanni, artista, cantante e musicista, voce delle principali sigle di cartoni animati dagli anni ’90 in poi. Grazie alla sua energia travolgente, ha realizzato una performance spettacolare che ha fatto scatenare tutti i fan del Capitano sulle note delle sigle che hanno segnato un’epoca.

Il mondo del cosplay

Ma uno degli eventi più attesi di questa edizione è stato sicuramente il Romics Cosplay Award, un’occasione unica per ammirare il talento e la passione di cosplayer provenienti da tutta Italia. Attraverso la conduzione di Beatrice Lorenzi, sul palco si sono susseguiti partecipanti di ogni età, che si sono sfidati con costumi mozzafiato e interpretazioni fedeli ai loro personaggi preferiti. La competizione si basava sull’opportunità di aggiudicarsi premi come: miglior cosplay (singolo maschile o femminile o coppia), miglior gruppo, miglior costume maschile e miglior costume femminile, miglior interpretazione e anche il Japan Garden Special Award (assegnato in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura a Roma).

Fonte immagine: archivio personale 

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