One Piece non ha bisogno di presentazioni: l’opera del maestro Eiichiro Oda è il manga più venduto di tutti i tempi in continua pubblicazione dall’anno 1997 grazie a Jump Comics. Oggi ne parliamo perché, oltre ad essere il manga più famoso del mondo, è anche uno dei più longevi, contando 1128 capitoli, 110 volumi in formato Tankōbon e 122 episodi che costituiscono la serie animata. Questo si traduce in un enorme muro per chiunque voglia iniziare l’opera, cercando di addentrarsi nel mondo piratesco di Oda e ritrovandosi davanti ore e ore di intrattenimento, emozioni, risate e pianti; facilmente qualcuno potrebbe fare marcia indietro davanti questa lunghissima lista di capitoli/episodi. Per questo, oggi parliamo dei tre remake di One Piece, o meglio, del vero e proprio remake e di due migliorie degli episodi dell’anime.
Remake di One Piece: WIT Studio
Parliamo innanzitutto del vero remake di One Piece, di cui, sfortunatamente, sappiamo ancora poco. Annunciato il 17 dicembre 2023 da Netflix, The One Piece prenderà per le redini la storia di Luffy dal suo esordio, iniziando dalla “saga del Mare Orientale”, grazie alla produzione della casa d’animazione WIT Studio, la stessa degli acclamati L’Attacco dei Giganti e Spy × Family, in collaborazione con Toei. Tutte le informazioni che abbiamo finora riguardano chi è interessato nel progetto: diretto da Masashi Koizuka (L’Attacco dei Giganti) e Hideaki Abe (Jujutsu Kaisen) come assistente alla regia, Kyoji Asano (Spy × Family) e Takatoshi Honda (The First Slam Dunk) alla direzione delle animazioni, Ken Imaizumi (Boruto) e Shuhei Fukuda (Call of the Night) come animatori.
I successi targati WIT e i nomi coinvolti nel progetto fanno ben sperare nella qualità che avrà, una volta uscito, il remake di One Piece, purtroppo ancora senza data.
Re-edit di Toei
Il remaster di Toei riguarda una saga della serie anime, Fishman Island, considerata una tra le più “tediose” per via del suo pacing nelle puntate originali (ovvero dalla 523 alla 574, in onda da fine novembre 2011 per poco più di un anno). Questa remastered version rappresenta un test per Toei, che potrebbe decidere di continuare lo stesso lavoro anche sulle altre saghe della serie originale, soprattutto quelle “post time-skip”, ma non spoileriamo nulla. Il lavoro di Toei riguarda aggiustamenti alle animazioni, ai disegni, al comparto sonoro e al doppiaggio, necessari per raggiungere uno standard qualitativo simile a quello delle più recenti puntate in simulcast.
One Pace
One Pace può quasi essere considerato un remake di One Piece, ma nella realtà è un progetto della community, degli appassionati dell’opera, che va avanti dal 2013 con l’obiettivo di portare l’anime allo stesso pacing del manga, tagliando via i filler e sistemando l’editing. Nonostante il progetto sia nato per tagliare via i filler, nel tempo si è evoluto per poter aggiungere altre lingue ai sottotitoli, la versione doppiata in inglese, migliorie alle animazioni e molto altro. Il progetto è una cosiddetta love-letter e nello stesso momento un grande aiuto ai fan o a chi è curioso di iniziare il leggendario racconto di Oda, rendendo la visione più gradevole.
Fonte immagine di copertina SHUEISHA