Supereroine nei fumetti, come l’inclusione cambia le storie

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Gli appassionati di fumetti hanno sicuramente familiarità con le avvincenti storie della Marvel e della DC Comics, case editrici che continuano a presentare supereroi, sia nuovi che storici. Tra i gruppi più celebri, troviamo gli Avengers, i Mutanti e i Guardiani della Galassia. In questo panorama, le supereroine hanno conquistato un ruolo di primo piano: donne e ragazze dotate di superpoteri e abilità straordinarie, pronte a combattere per la giustizia e per la loro inclusione nei fumetti.

L’importanza delle supereroine: rappresentazione e inclusione nei fumetti

Marvel e DC Comics si impegnano da sempre a soddisfare le aspettative dei loro lettori. I fumetti, pur nella loro natura fantastica, riflettono aspetti della realtà, e i personaggi ne sono un esempio. Molti lettori si identificano in personaggi immaginari per vari motivi: aspetto fisico, comportamento, storia personale. Le supereroine, in questo contesto, rivestono un ruolo fondamentale per la rappresentazione femminile nel mondo dei fumetti. La loro presenza non solo arricchisce le storie, ma offre anche modelli positivi e diversificati, contribuendo a sfidare gli stereotipi di genere.

Wonder Woman: la prima supereroina e icona femminista

Wonder Woman, creata nel 1941 (fonte) da William Moulton Marston (che si firmava con lo pseudonimo di Charles Moulton), è universalmente riconosciuta come la prima supereroina della DC Comics e la prima in assoluto. Diana Prince, questo il suo nome “civile”, è stata concepita per incarnare l’ideale di forza e indipendenza femminile. Principessa delle Amazzoni, un popolo di guerriere, possiede superforza, velocità e la capacità di volare. È stata la prima supereroina a unirsi alla Justice League, combattendo al fianco di Batman e Superman. Wonder Woman ha rappresentato una svolta epocale, mostrando una donna forte e attiva, che combatte il male e le ingiustizie, e non è una semplice “damigella in pericolo”.

La Donna Invisibile: pioniera della Marvel

Nel panorama Marvel, la prima supereroina è Susan Storm, alias la Donna Invisibile, membro fondatore dei Fantastici 4 (esordio nel 1961). La sua importanza storica è notevole, essendo parte del primo gruppo di supereroi della Marvel. Susan Storm ha legami profondi con gli altri membri: moglie di Mr. Fantastic, sorella di Johnny Storm (la Torcia Umana) e amica di Ben Grimm (la Cosa). Oltre al potere dell’invisibilità e alla capacità di creare campi di forza, Susan rappresenta il fulcro dei Fantastici 4, un punto di riferimento affettivo e un elemento di equilibrio all’interno del team.

Oltre gli stereotipi

Nel corso degli anni, il panorama delle supereroine si è arricchito di nuovi personaggi, che hanno contribuito a una maggiore inclusione e a una rappresentazione più paritaria rispetto agli eroi maschili. She-Hulk, per esempio, non è semplicemente la versione femminile di Hulk, ma un personaggio con una sua identità. Mantiene un maggiore controllo emotivo, pur possedendo forza e resistenza straordinarie. La sua psiche è complessa, divisa tra la timida avvocata e la potente eroina, che acquisisce sicurezza grazie al suo corpo da guerriera.

Altri esempi significativi includono Supergirl, cugina di Superman, e Vedova Nera, abile spia e alleata dello SHIELD.
L’evoluzione delle supereroine è evidente anche nei cambiamenti narrativi. Inizialmente, molte eroine erano relegate a ruoli secondari o stereotipati. Nel tempo hanno assunto ruoli da protagoniste, con storie complesse e sfaccettate. Un esempio è la saga di Fenice Nera (The Dark Phoenix Saga), negli X-Men, che ha esplorato il lato oscuro del potere e la complessità del personaggio di Jean Grey.

Supereroine e cultura popolare: un impatto duraturo

Le supereroine hanno travalicato i confini dei fumetti, diventando icone della cultura popolare. Film, serie TV, videogiochi e merchandising hanno contribuito a diffondere la loro immagine e i loro valori. Il successo del film Wonder Woman del 2017 ha dimostrato l’enorme interesse del pubblico per queste figure.
Tuttavia, non sono mancate le critiche. Alcune rappresentazioni sono state accusate di sessualizzazione, con costumi succinti e pose provocanti. Altre volte, le supereroine sono state criticate per la mancanza di diversità etnica o per la perpetuazione di stereotipi di genere. Nonostante queste sfide, le supereroine continuano a evolversi e a ispirare nuove generazioni.

Supereroine: modelli di forza e ispirazione

Le supereroine, con la loro forza, il loro coraggio e la loro determinazione, rappresentano modelli positivi per le ragazze e le donne (ma non solo), dimostrando che è possibile perseguire i propri obiettivi e lottare per un mondo più giusto.
La loro presenza nei fumetti, al cinema e in altri media contribuisce a promuovere una maggiore inclusione e una rappresentazione più equa dei generi.
Le supereroine sono diventate un potente simbolo di empowerment femminile, dimostrando che le donne possono essere forti, indipendenti e capaci di raggiungere qualsiasi obiettivo. (Fonte)
E tu, quale supereroina preferisci? E perché la sua storia ti appassiona?

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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