In un’industria come quella del manga, dove violenza ed erotismo vengono date in pasto a un vasto pubblico di lettori, Tatsuki Fujimoto è un nome di spicco. In questo articolo tratteremo uno dei mangaka più controversi della storia fumettistica recente.
Tatsuki Fujimoto un giovane artista
La passione per il disegno colpì Fujimoto già in tenera età, ciò lo portò a seguire diversi corsi di disegno alla quale partecipavano i suoi stessi nonni. Attorno ai 17 anni si iscrisse all’Accademia delle Belle Arti di Yamagata, subito dopo il grande terremoto che scosse il Giappone nel 2011. Lo stesso Tatsuki all’epoca partecipò a diverse azioni di volontariato che però non ebbero un esito positivo, anzi causarono un forte senso di impotenza che l’autore portò con sé per diversi anni. Finiti i suoi studi a 21 anni, Tatsuki Fujimoto iniziò ad inviare ogni giorno una storia diversa alle case editrici, con l’intento di essere pubblicato. La sua caparbietà lo portò a lavorare per la rivista di Shonen Jump, sulla quale pubblicò diversi one-shot e serie. Uno dei suoi lavori più famosi, Chainsaw Man, gli ha permesso di ricevere le candidature a diversi premi e di vincere il premio Kono manga ga sugoi! nel 2021.
Le Short Stories
Gran parte della produzione di Tatsuki Fujimoto consiste in one-shot, ovvero delle brevi storie autoconclusive pubblicate assiduamente su Shonen Jump. L’unico elemento ricorrente nei racconti è la stravaganza: storie di vampiri, invasioni aliene, amori particolari, queste sono alcune delle vicende folli raccontate dall’autore. Merita un po’ più di attenzione Look Back, un manga dal gusto un po’ amaro che tratta le vicende di due giovani artiste e di come il disegno abbia dato vita ad una splendida amicizia. Fujimoto ha raccontato in alcune interviste di come ha sfogato il senso di impotenza che lo attanagliava nelle tavole di Look Back.
Fire Punch
Pubblicato per la prima volta nel 2016 su Shonen Jump+, Fire Punch è stato il primo manga serializzato di Tatsuki Fujimoto. La storia è ambientata in un universo dark fantasy post apocalittico, dove il gelido inverno non finisce mai e il cibo scarseggia. Un mondo folle e spietato in cui lo stesso protagonista, preso da diversi squilibri psichici, fatica a distinguere giusto e sbagliato. Estremamente crudo, Fire Punch non è un fumetto adatto a tutti i lettori.
Chainsaw Man
Probabilmente il lavoro che ha reso famoso Tatsuki Fujimoto è Chainsaw Man, un manga cruento e dissacrante, massima espressione del volto più spudorato dell’editoria giapponese. L’autore dà vita alle sue visioni più bizzarre e grottesche, in un mondo dove dei veri e propri diavoli infestano le strade venendo quasi normalizzati. Il protagonista è Denji, un giovane ragazzo che diventa il diavolo motosega e usa i suoi poteri per affrontare altri diavoli. Il nostro “eroe” però non è il classico protagonista manga volto indissolubilmente al bene: Denji combatte per soddisfare i suoi desideri più banali come mangiare tutto quello che vuole e conquistare le ragazze. Nonostante l’incipit banale, il manga è in grado di catturare il lettore con i suoi combattimenti frenetici e di spiazzarlo con l’evolversi assai cupo delle vicende.
Fonte immagine: Archivio personale