Quando si apre l’argomento One Piece e ci si lancia in un dibattito riguardante il manga dei record di Eiichiro Oda, è praticamente impossibile non parlare di ciò che lo ha reso un’opera così monumentale. One Piece è un vero e proprio fenomeno globale, uno dei manga denominati i Big 3 – i tre manga che salvarono Shonen Jump da un calo di vendite – ma soprattutto, una delle opere che continua a lasciare a bocca aperta capitolo dopo capitolo. Quello che caratterizza One Piece, però, è il modo assurdamente magistrale in cui Oda ha trasposto tematiche e denunce sociali che sono l’esatto specchio del nostro mondo. E tra i tanti personaggi che popolano il manga di One Piece, Trafalgar Law è sicuramente uno dei tanti esempi legati alle denunce sociali.
Le denunce sociali in One piece
Le denunce sociali sono uno dei pilastri del mondo creato dal maestro Oda, denunce che non mancano certo di essere rappresentate non solo attraverso avvenimenti particolari, ma specie attraverso il loro legame con i diversi personaggi della saga. E, uno dei personaggi di One Piece che è strettamente interconnesso a temi sociali importanti e che ne incarna le denunce, è senza ombra di dubbio Trafalgar Law.
Prima di analizzare le varie denunce sociali che ritroviamo legate al personaggio di Law, è giusto scoprire qualcosa in più su uno dei personaggi più amati di tutto One Piece e sul perché si ritrova protagonista di più tematiche sociali assieme.
Chi è Trafalgar Law?
Trafalgar D. Water Law – noto maggiormente come Trafalgar Law – entra in scena nel manga poco prima del salto temporale di due anni, venendo introdotto come una delle undici “Supernova”. È il capitano degli Heart Pirates, un medico, ed è il possessore del frutto del diavolo Ope Ope, frutto anche noto come il “frutto definitivo”. Si presenta come un pirata intelligente, lungimirante ed estremamente tattico, per certi versi potremmo anche considerarlo come uno dei pochissimi personaggi strateghi all’interno dell’opera di Oda. Sebbene all’inizio sembri essere noto per la sua crudeltà, in realtà si mostra sempre pronto ad aiutare il prossimo, infatti, nella sua ciurma ci sono anche degli ex-schiavi. E a discapito del suo soprannome – Law è anche conosciuto come “il chirurgo della morte” – non ama realmente uccidere le persone.
Trafalgar Law fa la sua comparsa nell’arco narrativo dell’arcipelago di Sabaody dove incontra per la prima volta Luffy, e dopo che quest’ultimo attacca uno dei Draghi Celesti, Law prende parte agli scontri contro la marina. Successivamente, farà la sua comparsa durante la Guerra di Supremazia – nota anche come “Marineford” per essere stata combattuta lì – dove salva Luffy portandolo via mentre è incosciente e operandolo per salvargli la vita. Sebbene ammetta di aver salvato la vita di Luffy per un capriccio, è abbastanza evidente come in verità Law avesse intuito che Luffy sarebbe stato di vitale importanza nei cambiamenti futuri che avrebbero scosso il loro mondo.
Quando incontriamo nuovamente Law a Punk Hazard – dopo il salto temporale di due anni – iniziamo a conoscere di più il suo personaggio che da quel momento in poi riveste un ruolo centrale all’interno della storia, poiché accompagnerà la ciurma protagonista per ben due saghe del manga. Sull’isola di Punk Hazard, dopo aver rincontrato Luffy per la prima volta dopo avergli salvato la vita due anni prima, Law gli propone un’alleanza per sconfiggere Donquijote Do Flamingo prima e l’Imperatore Kaido successivamente. Quando da Punk Hazard si arriva all’arco di Dressrosa – dove scopriamo il suo passato – ci ritroviamo dinnanzi non solo uno dei background tra i più tragici di tutto One Piece, ma un susseguirsi di momenti traumatici che portano il personaggio di Law ad incarnare una serie di denunce sociali tra le più simboliche dell’intera opera di Eiichiro Oda.
Andiamo ora ad analizzare insieme, una per una, tutte le denunce sociali legate al personaggio di Trafalgar Law.
Corruzione e Genocidio
Le prime due denunce sociali con cui ci si interfaccia quando si comincia a scavare nel passato di Law sono senza dubbio la corruzione e il genocidio. Law è nato nel mare Settentrionale, per la precisione a Flevance, dove veniva raccolto un materiale – il piombo ambrato – con cui gli abitanti del posto costruivano di tutto. Il suo colore era talmente unico e splendido che portò la città di Flevance ad essere conosciuta anche come la città bianca, inoltre, il materiale era così pregiato da essere esportato in tutto il mondo, donando a Flevance prosperità e benessere. Quello che però i cittadini ignoravano era la tossicità del piombo ambrato che, a lungo andare, nel corso dei decenni causava negli abitanti un lento e logorante avvelenamento che raggiunse il suo apice quando Law aveva solo 10 anni.
La verità sulla pericolosità del materiale venne a galla solo quando l’intera nazione era ormai contagiata dalla malattia – che prese il nome di morbo del piombo ambrato – che si manifestava con macchie bianche sulla pelle e capelli bianchi. Le nazioni confinanti, temendo il diffondersi della malattia, chiusero le frontiere, mentre la famiglia reale di Flevance fuggì grazie all’aiuto del Governo Mondiale, abbandonando la popolazione. Il tema della corruzione risiede nel fatto che il Governo Mondiale aveva investito denaro per l’esportazione del piombo ambrato, nonostante sapesse fin dall’inizio che il materiale fosse in realtà tossico. Il governo aveva ignorato la sicurezza e la salute di un’intera nazione al solo scopo di poter guadagnare.
Per quanto riguarda il genocidio, invece, il Governo fece sì che il resto del mondo pensasse che il morbo del piombo ambrato fosse contagioso – e qui si può anche accennare al tema della manipolazione dei media – giustificando così la carneficina che ne conseguì. Coloro che volevano cercare una cura in altri luoghi furono uccisi prima che abbandonassero il paese, e a quel punto gli abitanti di Flevance impugnarono le armi per difendersi e per cercare una cura, ma questo gesto fu il pretesto perfetto per le nazioni confinanti per dare fuoco ad ogni edificio ed uccidere l’intera popolazione. Il Governo Mondiale fu complice di tale genocidio le cui vittime furono un’intera nazione di uomini, donne e bambini senza alcuna pietà e, per di più, insabbiò il tutto.
PTSD – Disturbo da stress post-traumatico
Un’altra delle denunce sociali legate al personaggio di Trafalgar Law è il PTSD – disturbo da stress post-traumatico – che il personaggio affronta dopo il genocidio della sua nazione e che porterà con sé per il resto della sua vita. Del genocidio di Flevance, infatti, Law è l’unico sopravvissuto. Alla sola età di 10 anni, ha dovuto assistere al massacro della sua città ad opera del governo, e l’insieme degli eventi tragici che lo coinvolgono lo segneranno per sempre. Durante la carneficina della città bianca, infatti, è proprio Law a trovare i cadaveri dei propri genitori, fucilati a sangue freddo solo pochi istanti prima, ma per di più si sente responsabile della morte della sorellina minore alla quale aveva consigliato di nascondersi nell’armadio della sua stanza d’ospedale, avendo intuito che in città stava accadendo qualcosa di terribile.
Quando torna all’ospedale per cercarla, ritrova l’edificio completamente in fiamme, rendendosi conto che la sorella è probabilmente morta bruciata viva, e successivamente ha un vero e proprio crollo nervoso ritrovandosi dinnanzi i cadaveri dei suoi compagni di scuola. Per di più, l’unica ragione per cui Law riesce a scappar via è il suo essere estremamente intelligente e acuto, difatti, il ragazzino si nasconde sotto una pila di cadaveri che alcune navi della marina stavano traportando via dall’isola per disfarsi dei corpi. Un tema quello del PTSD che si ricollega a tantissimi personaggi di One Piece.
Bambini-soldato, lutto e odio
Scappato dalla sua città natale sotto una pila di cadaveri, Law entra in contatto con i pirati di Donquijote al cui comando vi è Donquijote Do Flamingo. Qui, un Law a cui restano pressappoco tre anni di vita – a causa del morbo del piombo ambrato – cerca in tutti i modi di unirsi alla ciurma di pirati, presentandosi a Do Flamingo con un giubbotto interamente costruito da bombe e mettendo in chiaro quanto sia pronto a sacrificarsi pur di distruggere il governo mondiale e vendicarsi dello sterminio della sua gente. Do Flamingo accetta di farlo unire alla propria ciurma perché nello sguardo rancoroso e carico d’odio di Law rivede il sé stesso di anni addietro, vittima a propria volta, da bambino, di eventi simili.
In questo frangente, Trafalgar Law ci viene mostrato come un ragazzino di 10 anni che non ha quasi modo di vivere pienamente il lutto e il dolore della perdita subita, poiché troppo impegnato a trovare una ragione per andare avanti, ma ancora di più per il modo in cui il dolore del lutto si trasforma in qualcosa di ancora più radicato, l’odio. È un tema, quello dei bambini-soldato, che oggigiorno è più attuale che mai, e in quel capolavoro che è One Piece ci viene ricordato quanto le tragedie e le decisioni prese dagli adulti vadano ad influenzare in modo impattante le menti dei bambini, che si ritrovano a compiere scelte estreme o a coltivare un odio e un rancore che entrano a far parte di un circolo vizioso.
Indifferenza umana, violenza e sacrificio
A distanza di tre anni da quando Trafalgar Law si unisce alla ciurma di Do Flamingo, veniamo a sapere che anche il personaggio di Law ha la fantomatica “D” all’interno del nome – che ancora oggi è uno dei misteri di One Piece – e quando ciò avviene, si ritrova a sentirlo per caso anche il fratello di Do Flamingo, ovvero Rosinante, detto Corazon. Dal momento in cui Corazon scopre il vero nome di Law, entriamo in contatto con altre tre importanti denunce sociali legate al personaggio. Infatti, subito dopo la rivelazione, Corazon rivela a Law un dettaglio importante non solo su di sé – fino a quel momento tutti pensavano che Corazon fosse muto, invece l’uomo usava un frutto del diavolo per annullare qualsiasi suono – ma anche e soprattutto, una nuova realtà che stravolgerà il destino di Law da quel momento in avanti.
Se Do Flamingo scoprisse che Law porta la D nel nome, lo ucciderebbe senza pensarci due volte, a causa di un avvertimento riguardante i portatori della D che veniva tramandato nella terra natale dei Donquijote. Corazon a quel punto, empatico nei confronti della condizione di Law riguardo la malattia del piombo ambrato, decide di portarlo via dalla ciurma del fratello, giustificando la scelta con il voler trovare una cura per il morbo che sta lentamente uccidendo il ragazzino. Da quel momento i due viaggiano assieme per più di sei mesi, nei quali si evince il tema dell’indifferenza umana più pura insieme ad un egoismo estremo.
Corazon e Law passano di ospedale in ospedale nel tentativo di trovare una cura, ma la storia che si ripete è sempre la stessa. I medici, non appena riconoscono che ciò che affligge Law è il morbo del piombo ambrato, non esitano un solo secondo a cacciarli via e ad allontanarsi. Tutto ciò avviene per la diceria che il governo aveva messo in circolo tre anni addietro, secondo cui la malattia era contagiosa, ma ciò che crea un senso di rabbia e frustrazione, è il modo in cui a discapito di un giuramento come quello medico volto a salvare la vita, non ci si faccia invece scrupoli nel condannare a morte un ragazzino pur di aver salva la propria pelle.
Man mano che le condizioni di Law peggiorano, Corazon ha un’idea per salvargli la vita, ovvero, precedere Do Flamingo nel recuperare il frutto Ope Ope e farlo mangiare a Law, poiché il frutto può guarirlo dalla malattia. Da questo momento in poi, si apre un circolo di violenza e sacrificio non indifferente. Corazon lotta con le unghie e con i denti per mettere le mani sul frutto, restando ferito gravemente. Dopo aver obbligato Law a mangiarlo, lo incita a recarsi dalla marina – sebbene sappia quanto Law odi il governo a causa del genocidio della sua patria – così che possano aiutarli a scappare prima dell’arrivo di Do Flamingo, il cui intento era appropriarsi dell’intervento di eterna giovinezza del frutto Ope Ope.
Sfortunatamente, Law si ritrova dinnanzi la persona sbagliata, poiché l’ufficiale della marina che incontra è in realtà Vergo, un pirata appartenente alla ciurma di Do Flamingo, che si trova in incognito nella marina. Scoperte le reali intenzioni di Corazon, Vergo avverte Do Flamingo dopo aver brutalmente picchiato non solo Corazon, ma anche Law nonostante fosse solo un bambino. Il momento di distrazione però, concede ai due il tempo di allontanarsi, e a quel punto, messi alle strette da Do Flamingo, Corazon decide di sacrificarsi per dare a Law la possibilità di scappare e continuare a vivere.
Corazon nasconde Law in un forziere di tesori e con i poteri del suo frutto annulla qualsiasi suono che il ragazzino possa emettere. Quando pochi istanti dopo Do Flamingo arriva, uccide il fratello a sangue freddo dopo aver scoperto non solo che Corazon era in realtà parte della marina, ma che aveva fatto mangiare il frutto Ope Ope a Law permettendogli di scappare. Durante l’esecuzione di Corazon, Law si ritrova costretto ad ascoltare mentre l’ennesima persona a cui teneva viene brutalmente uccisa senza che lui possa far nulla, aggiungendo ancora una volta un evento traumatico alla sua vita.
Law riesce a sgusciare fuori dal forziere mentre la marina attacca i pirati di Donquijote, in una scena straziante in cui Corazon, dalla parte opposta dell’isola, resta in vita fino a che non pensa che Law sia al sicuro, così che una volta morto e gli effetti del suo frutto svaniti, anche se Law dovesse fare rumore, Do Flamingo non potrebbe più sentirlo. Le denunce sociali legate a questa parte del passato del personaggio di Trafalgar Law sono crude e realistiche nel senso più infimo. Dalla spirale di violenza legata al voler ottenere il potere sopra ogni cosa, finendo persino con l’uccidere il proprio fratello da parte di Do Flamingo per il solo aver osato scegliere una strada diversa dalla sua.
Una violenza che – fino a quel momento – nella breve vita di Law sembra non volersi fermare. Il circolo di odio e rancore si protrarrà per i 13 anni successivi, in quanto da quel momento in poi, Law dedica la sua intera vita a costruire un piano per poter vendicare Corazon.
E infine troviamo il tema del sacrificio. Il cedere la propria vita per qualcun altro, il desiderare che l’altra persona stia bene a discapito del resto. Il sacrificio di Corazon che ha donato a Law non solo l’opportunità di continuare a vivere, ma anche uno scopo, è uno di quei temi che più sono diventati impattanti e simbolici all’interno di One Piece. L’ultima cosa che Corazon dice a Law è che gli vuole bene, qualcosa che Law non pensava di sentirsi più dire dopo la perdita della sua famiglia, così come l’ultimo pensiero di Corazon – mentre moriva col sorriso sulle labbra – è stato l’essersi assicurato che Law potesse essere finalmente libero. Un Trafalgar Law che adesso, da adulto, omaggia colui che gli ha dato una seconda occasione di vita con dei tatuaggi che richiamano dei cuori.
Queste erano le denunce sociali legate a uno dei personaggi più amati dell’opera di Eiichiro Oda. Se conoscete One Piece, saprete benissimo come ogni personaggio si contraddistingua portando con sé un tipo di denuncia sociale o semplice tematica in modo più marcato rispetto ad altri. Oggi vi abbiamo parlato di Trafalgar Law, ma fateci sapere, invece, quali sono i vostri di personaggi preferiti. Quali temi o denunce sociali vi sono rimaste più a cuore o vi hanno maggiormente invitato a riflettere sul mondo e sulla nostra società?
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