Chiesa evangelica: storia, dottrina e differenze da conoscere con la chiesa cattolica
L’evangelismo è un movimento cristiano che si basa sulla Bibbia come autorità suprema e che sottolinea l’importanza dell’evangelizzazione, ovvero la diffusione del messaggio del Vangelo di Gesù Cristo. I cristiani evangelici sono solitamente associati con il protestantesimo e hanno alcune caratteristiche distintive, come l’enfasi sulla conversione personale e l’importanza della fede personale in Gesù Cristo come Salvatore.
Che cos’è la chiesa evangelica? Definizione e origini
La chiesa evangelica, o più precisamente le chiese evangeliche, rappresentano un ramo del cristianesimo protestante che enfatizza la centralità della Bibbia, la salvezza per sola grazia mediante la fede in Gesù Cristo e l’importanza dell’evangelizzazione. Il termine “evangelico” deriva dal greco “euangélion”, che significa “buona notizia” o “Vangelo”. Essere evangelico significa, quindi, aderire al messaggio del Vangelo e impegnarsi a diffonderlo.
La Riforma protestante e la nascita del movimento evangelico
La chiesa evangelica nasce durante il periodo del Rinascimento, in Europa, a partire dalle dottrine di Lutero e Calvino. L’evangelismo ha, quindi, le sue radici nel movimento di riforma del XVI secolo, quando alcuni cristiani protestanti si sono separati dalla Chiesa cattolica romana e hanno sostenuto l’importanza della sola fede nella salvezza. Nel corso dei secoli, l’evangelismo è diventato un movimento globale, con chiese evangeliche presenti in tutto il mondo. Esistono diverse denominazioni evangeliche, tra cui battisti, metodisti, pentecostali e altre chiese indipendenti, che pur condividendo i principi fondamentali del cristianesimo evangelico, possono differenziarsi per alcuni aspetti dottrinali o organizzativi.
Caratteristiche principali della chiesa evangelica
Gli evangelici, come gli ebrei, spesso sottolineano l’importanza della lettura e dell’interpretazione personale della Bibbia, e molti di loro sottolineano anche l’importanza della preghiera personale e della vita spirituale personale.
Centralità della Bibbia e della fede in Gesù Cristo
I cristiani evangelici credono che la Bibbia sia la parola ispirata da Dio e l’unica fonte infallibile di autorità per la fede e la condotta. Credono in Gesù Cristo come unico Signore e Salvatore, e nella salvezza per grazia mediante la fede in Lui.
L’importanza dell’evangelizzazione
Inoltre, gli evangelici spesso sostengono l’importanza dell’evangelizzazione attiva, cercando di diffondere il loro messaggio di speranza a coloro che non hanno ancora accettato Gesù come Salvatore. I seguaci di questa religione praticano l’evangelismo attivo, cioè si prodigano per la diffusione del messaggio del Vangelo e sulla conversione personale.
Cosa fanno gli evangelisti?
Gli evangelisti sono cristiani che si dedicano attivamente alla diffusione del messaggio del Vangelo. Possono farlo in vari modi, ad esempio attraverso la predicazione, l’insegnamento, la testimonianza personale, la distribuzione di materiale evangelistico o l’organizzazione di eventi evangelistici. Gli evangelisti sono chiamati a insegnare il Vangelo di Gesù Cristo con amore e rispetto e a condurre vite esemplari, ma non ci sono limitazioni specifiche su ciò che possono o non possono fare. Possono svolgere molti tipi di attività diverse, a seconda delle loro passioni e dei loro doni, purché siano in linea con i loro impegni morali e spirituali e con i principi del cristianesimo.
Differenze tra chiesa evangelica e chiesa cattolica
Le divergenze tra i cristiani evangelici e i cattolici sono profonde e influenzano profondamente le rispettive fedi. Due elementi chiave che distinguono in modo significativo questi due gruppi religiosi sono l’autorità e la visione della salvezza. Esaminiamo questi aspetti in dettaglio.
Autorità: Bibbia contro Bibbia e Tradizione
Uno degli aspetti più rilevanti che differenzia i cristiani evangelici dai cattolici è la questione dell’autorità. Per gli evangelici, la Bibbia è l’unico fondamento autoritativo della fede cristiana. Credono fermamente che la Bibbia sia la parola ispirata da Dio e che tutte le dottrine e le pratiche debbano essere valutate alla luce delle Scritture. La centralità della lettura personale della Bibbia e della preghiera diretta a Dio caratterizza la loro fede. I cattolici, d’altra parte, riconoscono due fonti di autorità: la Bibbia e la Tradizione. La Tradizione comprende gli insegnamenti trasferiti attraverso i secoli dalla Chiesa, inclusi quelli dei patriarchi e dei papi. Questa differenza fondamentale ha conseguenze significative su molti aspetti della dottrina e delle pratiche religiose.
La dottrina della salvezza: fede contro fede e opere
Un’altra differenza cruciale riguarda la dottrina della salvezza. Per gli evangelici, la salvezza è basata esclusivamente sulla fede in Gesù Cristo. Credono che la crocifissione di Cristo sia il mezzo sufficiente e unico per la redenzione e che le opere siano una conseguenza della fede, testimoniando il cambiamento interiore del credente. Non credono nel purgatorio, una dottrina che ritengono assente dalla Bibbia e dalla pratica della chiesa primitiva. I cattolici, invece, insegnano che la crocifissione è necessaria ma non sufficiente per la salvezza. Credono che altre azioni, come i sacramenti e le opere buone, contribuiscano alla redenzione. Inoltre, credono nella dottrina del purgatorio, un luogo in cui i peccati residui vengono espiati prima di raggiungere la piena comunione con Dio.
Le differenze tra gli evangelici e la Chiesa cattolica hanno una radice profonda che può essere tracciata attraverso i secoli, principalmente dovuta alla crescente accumulazione di dottrine aggiunte alla Bibbia, molte delle quali in contrasto con l’insegnamento biblico. Questo ha portato a divergenze teologiche significative tra i due gruppi religiosi. Per i cattolici, la Tradizione – ossia gli insegnamenti che si sono sviluppati nel corso del tempo e che seguono la Bibbia – è considerata altrettanto autorevole quanto la Sacra Scrittura stessa. Gli evangelici, d’altra parte, sottolineano che la Bibbia è l’unico fondamento divino per la salvezza, rifiutando molte delle dottrine basate sulla Tradizione.
I sacramenti nella chiesa evangelica: battesimo ed eucaristia
Generalmente, le chiese evangeliche riconoscono due soli sacramenti: il battesimo e l’eucaristia (chiamata anche Santa Cena o Cena del Signore). Il battesimo è visto come un segno esteriore di una realtà interiore, ovvero la purificazione dal peccato e l’unione con Cristo nella sua morte e risurrezione. Viene praticato per immersione o per aspersione, a seconda della tradizione della singola chiesa. L’eucaristia è la commemorazione dell’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli e viene celebrata con pane e vino, che simboleggiano il corpo e il sangue di Cristo. A differenza della dottrina cattolica della transustanziazione, gli evangelici credono che il pane e il vino siano simboli e non si trasformino letteralmente nel corpo e nel sangue di Cristo. I fedeli della chiesa evangelica non credono in alcune dottrine e pratiche che sono presenti in altre correnti del cristianesimo, come la venerazione dei santi, la preghiera alle anime del purgatorio e la credenza nella transustanziazione (il fatto che durante la celebrazione della Messa il pane e il vino diventino realmente il corpo e il sangue di Cristo).
Regole principali della chiesa evangelica
Gli evangelisti devono seguire le stesse regole di base che valgono per tutti i cristiani, ovvero amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze e amare il prossimo come se stessi (Matteo 22:37-39). Inoltre, gli evangelisti sono chiamati a seguire i principi del cristianesimo e a vivere secondo i valori cristiani.
Ecco alcune delle regole principali che i credenti della chiesa evangelica devono seguire:
- Rispettare e obbedire a Dio: gli evangelisti sono chiamati a seguire i principi del cristianesimo e a vivere secondo i valori cristiani.
- Amare gli altri: gli evangelisti devono amare gli altri come Gesù ha amato noi e devono cercare di aiutare gli altri a conoscere Dio.
- Vivere secondo i principi della Bibbia: gli evangelisti devono studiare la Bibbia e mettere in pratica ciò che essa insegna nella loro vita quotidiana.
- Essere esempi di vita cristiana: gli evangelisti devono essere esempi di vita cristiana e devono vivere in modo che gli altri possano vedere Gesù in loro.
- Evangelizzare: gli evangelisti sono chiamati a diffondere il messaggio del Vangelo di Gesù Cristo agli altri.
- Rispetto per gli altri: gli evangelisti devono rispettare gli altri, indipendentemente dalle loro credenze o dalle loro origini.
- Onestà e integrità: gli evangelisti devono essere onesti e integri in tutte le loro attività e devono agire con rispetto per le leggi della società.
Divieti nella chiesa evangelica
Più che di divieti, nella chiesa evangelica si parla di principi e linee guida da seguire per vivere una vita coerente con la fede cristiana. Tuttavia, alcune pratiche sono generalmente scoraggiate o considerate incompatibili con l’insegnamento biblico. Ad esempio, molte chiese evangeliche sconsigliano il consumo eccessivo di alcol, l’uso di droghe, il gioco d’azzardo, la pratica di relazioni extraconiugali e l’aborto (sebbene su quest’ultimo punto ci siano posizioni diverse all’interno del mondo evangelico). È importante sottolineare che l’approccio a questi temi può variare a seconda della specifica denominazione evangelica e del contesto culturale. In generale, l’enfasi è posta sulla responsabilità personale e sulla libertà di coscienza, guidate dalla preghiera e dallo studio della Bibbia.
Le festività nella chiesa evangelica
La religione evangelica non ha festività obbligatorie come la religione cattolica un po’ come i Testimoni di Geova, ma diverse chiese evangeliche celebrano alcune festività cristiane come Natale e Pasqua. Oltre a queste festività, la chiesa evangelica può avere altre celebrazioni durante l’anno, come ad esempio la festa dell’Adorazione o la festa della Fondazione della chiesa. Inoltre, alcune chiese evangeliche possono avere speciali servizi di culto durante l’anno per celebrare l’anniversario della loro fondazione o per commemorare eventi significativi nella loro storia. Le festività evangeliche sono generalmente celebrate con servizi di culto speciali e possono includere la lettura delle Scritture, la preghiera, il canto e la predicazione.
Fonte dell’immagine per l’articolo sulla chiesa evangelica: Pixabay