Quando si parla della professione dello psicologo, si fa riferimento ad un paradigma del lavoro particolarmente remunerativo e ricco di opportunità. Gli sbocchi per un aspirante psicologo, infatti, sono diversi e molto preziosi. Ciò nonostante, quando si decide di intraprendere un percorso professionale come questo, non bisogna pensare soltanto a quanto redditizio o stimolante esso possa essere. Diventare uno psicologo, infatti, richiede anni di studio, tra pratica e teoria, oltre ad una dedizione reale e pura per la materia. Quello dello psicologo, infatti, non è un lavoro semplice, richiedendo molta empatia e consapevolezza nei confronti del prossimo.
Naturalmente, alla pari degli altri professionisti impegnati nella sanità, anche gli psicologi devono tenersi costantemente aggiornati sulle novità in campo medico e per farlo possono scegliere anche la formazione a distanza. Frequentando dei corsi specifici – molti dei quali sono elencati nel sito ufficiale di Ebook ECM, uno dei principali fornitori di ebook ecm fad – è infatti possibile ottenere i crediti necessari al completamento delle sessioni triennali di aggiornamento sanitario.
Tornando a noi, gli sbocchi lavorativi per chi decide di intraprendere la professione dello psicologo sono molteplici, spaziando dall’ambito clinico a quello aziendale, fino ad arrivare a vere e proprie cariche istituzionali. Ovviamente, tutto dipende da molteplici fattori che si riflettono sia sulle attitudini personali che sul percorso di studi e specializzazione che si scelgono. Gli studenti che seguono un corso di studi in psicologia hanno, infatti, la possibilità di attingere da diverse aree specialistiche, per poi dare inizio alla carriera professionale più adatta alla propria formazione e alle proprie propensioni. Questa guida intende fornirvi una panoramica degli sbocchi lavorativi che si aprono di fronte ai neolaureati in psicologia, con la consapevolezza – come detto – che per un professionista, la formazione rappresenta un vero e proprio obbligo.
Laurea triennale in psicologia: queste le opportunità di lavoro
Per quanto concerne chi intende conseguire una laurea triennale in psicologia e fermarsi, è bene chiarire che gli sbocchi lavorativi in psicologia possono cambiare in funzione del titolo di studio. Con una triennale, comunque, è possibile iscriversi alla sezione B dell’Albo professionale, operando con la supervisione di uno psicologo professionista per offrire sostegno psicologico a pazienti singoli o in gruppo, intrattenendo colloqui anche in contesti come le istituzioni educative, le strutture sanitarie, le P.A., le strutture penali e le aziende private. Insomma, chi consegue una laurea triennale in psicologia ha non poche opportunità di lavoro, anche se chi prosegue la formazione con una laurea magistrale ha la possibilità di far crescere la propria carriera a livelli decisamente più elevati.
Laurea magistrale in psicologia: gli sbocchi lavorativi
Possiamo affermare che, chi è in cerca di sbocchi lavorativi più interessanti nell’ambito della psicologia, deve necessariamente conseguire una laurea magistrale al termine del percorso di studi triennale. Chi ambisce a questa carriera, oggi, può conseguire una laurea abilitante con la quale poter immediatamente accedere al tirocinio, durante il corso di studi, per poi iscriversi alla sezione A dell’Albo degli Psicologi al termine della prova pratica in sede d’esame.
Gli psicologi neolaureati possono intraprendere un percorso da dipendenti presso studi, aziende, enti pubblici o privati, oppure offrire prestazioni come liberi professionisti. Chi consegue una laurea magistrale in psicologia può specializzarsi in ambiti differenti, come la psicologia clinica o quella del lavoro, fino ad arrivare a quella giuridica, a quella dell’educazione e a quella sessuale. Tutto dipende dalla specializzazione che si decide di conseguire, anche in rapporto alle proprie aspirazioni e attitudini e, se necessario, alle esigenze del mercato, qualora si riscontrasse la necessità di trovare un impiego in modo celere.