Il gioco d’azzardo nelle tradizioni antiche. Anche i latini scommettevano

Il gioco d’azzardo è una pratica che sembra aver accompagnato l’umanità sin dalle sue origini. Oggi, quando pensiamo al gioco, la nostra mente si rivolge immediatamente alle scommesse sportive o ai giochi da casinò, ma queste forme moderne hanno radici profonde e derivano da abitudini antiche. Ci sono persino riferimenti a lotterie nella Bibbia, che, indipendentemente dalle interpretazioni religiose, rappresenta un importante compendio di credenze e pratiche del mondo antico.

Come molti altri aspetti della cultura umana, il gioco d’azzardo (che è fondamentale ricordare non deve mai sfociare nella ludopatia) era presente in molte civiltà, spesso con forme diverse, ma con sorprendenti somiglianze. Esplorare questo tema affascinante ci permette di comprendere l’eredità storica che le società moderne continuano a portare avanti, sia nei casinò online che in quelli fisici.

Gioco d’azzardo e Bibbia

Il gioco d’azzardo sembra risalire a epoche ben anteriori alla Bibbia e alle altre culture che esploreremo qui. Sono stati scoperti dipinti rupestri che rappresentano scene di gioco e dadi risalenti ad almeno 40.000 anni fa, realizzati persino con ossa. 

Il gioco d’azzardo sembra essere radicato nel DNA umano, e in origine potrebbe essere stato utilizzato per determinare eventi futuri o interpretare la volontà degli dèi. Ad esempio, si crede che il Baccarat abbia avuto origine da un antico gioco di dadi a cui una vergine giocava per conoscere il proprio destino. Questo gioco dalle radici antichissime , oggi è presente in numerosi casinò online che offrono la possibilità di divertirsi con uno dei giochi più antichi della storia.

Gioco d’azzardo e greci

Gli antichi greci erano interessati al gioco d’azzardo come lo sono quelli moderni. Il poker può essere fatto risalire a più di 3.500 anni fa, alla civiltà minoica, e anche lanciare i dadi era una pratica comune tra di loro. Atterrare un doppio 6 è ancora considerato fortunato oggi, e i greci iniziarono questo nominandolo “lancio di Afrodite” e usandolo per indicare che il gioco era stato vinto.

Riferimenti al gioco d’azzardo possono essere trovati in diversi testi antichi come quelli di Omero, autore dell’Iliade e dell’Odissea. Questi mostrano che i dadi e altri giochi basati sulla fortuna come testa e croce sono stati ampiamente giocati. C’erano persino posti dedicati dove gli appassionati di giocatori potevano riunirsi per giocare. E proprio come alcuni casinò hanno una cattiva reputazione oggi, è stato considerato vergognoso visitare questi vecchi stabilimenti. Le persone hanno perso la loro fortuna, proprio come spesso accade al giorno d’oggi.

I romani e il “dado”

Il gioco d’azzardo (ricordati sempre di giocare responsabilmente) era praticato tra maestri e schiavi nell’antica Roma, e alcuni storici credono che i soldati giocassero una prima forma di roulette per passare il tempo. Il gioco d’azzardo ha continuato a essere utilizzato per rivelare le risposte o i desideri degli dei, o per risolvere le controversie, in epoca romana. La parola “lotto”, tra l’altro, deriva dal termine latino “lotus” che significa “sorte”. Il gioco del lotto è un gioco d’azzardo in cui i giocatori scelgono un insieme di numeri e poi vengono estratti alcuni di questi numeri. Il giocatore che ha scelto correttamente un certo numero di numeri vince un premio. La parola “lotto” è diventata associata a questo gioco perché l’esito finale dipende dalla sorte o dalla casualità dell’estrazione dei numeri.

Secoli dopo, il primo casinò, così come il mondo comprende il significato moderno della parola, fu costruito in Italia. La parola originariamente significava un edificio più piccolo, o una casa estiva, che sarebbe stato nella proprietà della casa principale e sarebbe stato usato per attività piacevoli. Quando questi divennero più pubblici, si diffuse anche l’uso della parola “casinò”.

 

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