Ritardi appalti pubblici: come funzionano le penali

Prendendo in esame il contesto contemporaneo, risulta lampante come il mondo del lavoro sia cambiato in modo profondo. A prescindere dal settore preso in esame, infatti, l’avvento della tecnologia ha spinto le aziende ad assumere un approccio più metodico e attento nei confronti della burocrazia e degli aspetti legali che regolano le varie procedure di produzione di beni e servizi. Questo concetto si riflette maggiormente nelle imprese che gravitano all’interno di ambienti come quello industriale e quello dell’edilizia, con un particolare focus – in quest’ ultimo caso – sulle materie concernenti gli appalti pubblici, i loro dettagli e le conseguenze di eventuali fattispecie avverse o mancanze.

 

La procedura di assegnazione di un appalto pubblico è regolata da una serie di norme piuttosto stringenti, volte a garantire la trasparenza, l’affidabilità e la competenza delle imprese coinvolte. Tra queste norme, riveste un ruolo particolarmente importante quella relativa alla certificazione SOA, che attesta la capacità tecnica ed economica delle imprese di eseguire lavori pubblici in base al proprio ambito di operatività (in merito segnaliamo che nel sito Soasemplice.it sono specificate le classi di categoria SOA). L’obiettivo di queste regole, inoltre, è assicurare anche che le aziende selezionate possano portare a termine i progetti nei tempi e nelle modalità previste dai contratti. Nonostante queste misure, tuttavia, l’eventualità che possano verificarsi dei ritardi nell’esecuzione delle opere non può mai essere del tutto esclusa. 

 

Come detto, la procedura di assegnazione di un appalto pubblico passa attraverso una serie di procedure ben definite. È per questa ragione che le realtà di settore sono tenute a sincerarsi riguardo a tutti i dettagli concernenti i caratteri positivi e le eventuali fattispecie avverse provenienti da simili dinamiche. In questo frangente, spicca il discorso riguardante le penali previste dal codice appalti in presenza di eventuali ritardi. A proferire in merito, è stata l’Autorità Nazionale Anticorruzione, responsabile della legittimizzazione delle penali relative alla questione degli affidamenti dei progetti di ampliamento del terminal arrivi dell’aeroporto di Napoli. Nelle prossime righe, sfrutteremo questo specifico esempio per comprendere il dettaglio riguardante le penali sugli appalti pubblici.

Ritardi appalti pubblici: tutto ciò che c’è da sapere al riguardo

Quando si esaminano le materie riguardanti le penali e i ritardi nell’ambito delle gare d’appalto occorre chiarire il dettaglio su dinamiche come l’applicazione delle stesse in caso di aumento del costo dell’opera. In questi specifici casi, non è consentito inserire clausole di questo tipo in caso di aumento del costo dell’opera rispetto a quanto accordato in precedenza. L’ambiente giuridico italiano prevede che l’applicazione delle penali siano connesse al ritardo nell’esecuzione del servizio, a prescindere dall’eventuale mancato compimento dell’opera.

Nel dettaglio, quanto accaduto durante i lavori di ampliamento del terminal arrivi dell’aeroporto di Napoli Capodichino ha riguardato la possibilità che l’appaltatore venisse soggetto ad una penale pari all’uno per mille dell’importo stabilito durante le fasi di progetto, con relativi incrementi. L’ANAS si è, dunque, occupata di introdurre una forma di applicazione della penale non presente all’interno delle disposizioni legislative relative all’ordinamento nazionale e, pertanto, in difetto con le normative già stabilite nell’ambito degli appalti.

La fattispecie in oggetto ha reso necessaria la puntualizzazione di penali applicabili soltanto in caso di ritardo nell’effettuazione dei lavori e nell’elargizione dei servizi definiti in fase contrattuale, proporzionate al ritardo stesso e calcolabile in funzione dell’importo definito sul contratto, senza andare oltre il 10% dell’importo stesso. Per quanto concerne, dunque, la materia degli appalti, le realtà di settore devono assolutamente prendere in considerazione le tempistiche necessarie per i lavori, in modo tale da non incorrere in fattispecie avverse come il pagamento delle penali connesse ai ritardi sulle procedure stesse.

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