70 grandi rompicazzo della storia: il nuovo libro di Lercio

70 grandi rompicazzo della storia. (71 con te), presentato il nuovo libro del noto collettivo satirico Lercio.

Il libro 70 grandi rompicazzo della storia. (71 con te), edito da People, è stato presentato martedì 10 settembre dagli autori, Davide Paolino, Stefano Pisani e Patrizio Smiraglia, del collettivo Lercio, alla libreria IOCISTO, nel cuore del quartiere Vomero, a Napoli.  .

A moderare l’esilarante incontro il noto e amato scrittore napoletano, Maurizio De Giovanni

70 grandi rompicazzo della storia. (71 con te): la presentazione in un’atmosfera informale e accogliente 

Vi diffido fin d’ora da usare il mio nome e dal dire che ero qua. Io non sono mai stato qua, nego totalmente di essere stato presente. Dirò che ogni fotografia che voi farete è un fotomontaggio” – avverte scherzosamente lo scrittore nel dare il benvenuto ai presenti, facendo intuire, fin dalle prime battute, il tono giocoso della conversazione.

Una conversazione leggera, ironica, umoristica che svolgendosi tra un alternarsi di battute esilaranti tra De Giovanni e i tre simpatici autori di Lercio e il reading di alcuni estratti satirici del libro ha fatto trascorrere un pomeriggio piacevolissimo al pubblico intervenuto gratuitamente all’evento.

70 grandi rompicazzo della storia. (71 con te): un titolo e una copertina che sono già un programma!

Basta il titolo ironico e la variopinta copertina, parodia del celeberrimo album dei Beatles Sgt. Pepper’s lonely hearts club band, a catapultare il potenziale lettore all’interno del caleidoscopico e sarcastico mondo illustrato di Lercio

Un mondo in cui sono invitati a partecipare tutti, lettore compreso (il 71º), senza esclusioni e discriminazioni; personaggi, potenti e meno potenti, di tutti i credi religiosi, politici e ideologici, di tutti gli ambiti: della cultura, del mondo dello spettacolo, del web, capi politici e religiosi.

Ci sono offese uniformi a tutte le religioni. Qualsiasi sia la vostra religione, anche voi atei, sappiate che rimarrete disgustati e scandalizzati” avvisa ironico De Giovanni.

Ma chi è il rompicazzo, il protagonista di questo libro? 

Il rompicazzo è colui che non si limita ad essere all’interno della sua vita attivo o poco attivo, produttivo o non produttivo, ma qualsiasi cosa faccia deve alterare l’equilibrio altrui, anzi più gente altera e più è contento” spiega lo scrittore.

Tra i  70 rompicazzi citati nel libro: Napoleone, Ulisse, Giovanna D’Arco, Madre Teresa di Calcutta, Maria De Filippi, Diego Armando Maradona, papa Wojtyla, Alberto Angela, Chiara Ferragni, compresi Hitler, Stalin e Gesù Cristo.

Personaggi raccontati in modo romanzato tramite appellativi giocosi e talvolta beffardi, retroscena inediti, frasi celebri, aneddoti surreali che, attingendo a “fonti mai esistite ma estremamente documentate”, inducono il lettore a ridere e riflettere e a guardare con occhi diversi queste personalità “scomode” della storia che con la loro caparbietà hanno contribuito a forgiare il modo di pensare e di essere, spesso contraddittorio, della nostra contemporaneità.

70 grandi rompicazzo della storia. (71 con te): non solo una raccolta umoristica di biografie!

Erano anni che non mi trovavo a ridere leggendo un libro. Un libro a mio parere molto divertente – continua De Giovanni –  anche per una serie di classifiche sempre basate sul concetto alto, socialmente rilevante delle rotture di cazzo”. 

Top ten di rotture di scatole che accadono quasi sempre nei momenti e nei contesti più inopportuni, come quando ad esempio si è in vacanza sotto l’ombrellone, e che De Giovanni insieme ai tre autori di Lercio ha elencato facendo ridere di pancia tutti i presenti, compreso il cantautore Tony Tammaro, noto per le sue canzoni parodistiche in napoletano, tra gli ospiti dell’evento.

Per ulteriori approfondimenti sulle attività e le iniziative della redazione di Lercio, clicca qui.

Fonte immagine: Archivio personale.

A proposito di Martina Coppola

Appassionata fin da piccola di arte e cultura; le ritiene tuttora essenziali per la sua formazione personale e professionale, oltre che l'unica strada percorribile per salvare la società dall'individualismo e dall'omologazione.

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