Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale; la nuova mostra al Palazzo Reale che unisce la città partenopea alla Spagna
Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale è la nuova mostra al Palazzo Reale di Napoli inaugurata giovedì 19 maggio nel Corridoio del Genovese e nelle tre sale vicine.
Si tratta di un’esposizione di alcuni arazzi voluti dal sovrano Carlo di Borbone e ispirati agli episodi raccontati da Miguel Cervantes nel suo romanzo Don Chisciotte della Mancha (El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha) pubblicato in due volumi nel 1605 e nel 1615.
Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’Ambasciatore spagnolo in Italia Alfonso Dastis Quecedo , il Prefetto di Napoli Claudio Palomba, la direttrice della Biblioteca Nazionale Maria Iannotti, la curatrice Encarnación Sánchez GarcÍa e la direttrice dell’Istituto Cervantes di Napoli Ana Ortega Navarro hanno preso parte alla conferenza stampa e all’inaugurazione della mostra.
Don Chisciotte tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi, la presentazione della mostra come occasione di incontro tra il capoluogo campano e la Spagna
In primis, le personalità della politica, della diplomazia e della cultura hanno illustrato ai giornalisti presenti le caratteristiche di questa seconda mostra allestita dal Palazzo Reale dopo essere divenuto un nuovo ente culturale autonomo (la prima fu quella dedicata ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri).
L’esposizione seguirà il racconto del Cervantes attraverso la serie completa di cartoni- dipinti preparatori per la realizzazione degli arazzi- per la prima volta messi a confronto con alcuni degli arazzi oggi conservati al Quirinale. Le opere dialogano con le preziose edizioni conservate nella Biblioteca Nazionale di Napoli, tra cui l’editio princeps della prima parte del romanzo, pubblicata a Madrid nel 1605, di cui esistono solo 26 copie al mondo, e lo spartito dell’opera Don Chisciotte della Mancha del compositore Giovanni Paisiello, proveniente dal Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli a testimonianza dell’interesse che all’epoca suscitava il racconto dell’ingenioso hidalgo manifestato attraverso varie forme d’arte. Queste sono le parole del comunicato stampa del polo museale partenopeo.
L’ambasciatore del Regno di Spagna in Italia ha messo in evidenza che: “In questo momento storico, in cui lasciamo alle spalle due anni di difficoltà e ci confrontiamo con un’epoca di incertezza, mi sembra particolarmente opportuno guardare all’esempio di Don Chisciotte [.. ] una grande lezione di forza d’animo di fronte alle avversità e di fiducia in un futuro migliore, che dilata la figura dell’ ingenioso hidalgo e la proietta fino ai nostri giorni, carica di idealismo e di immaginazione. “
Anche il direttore del Palazzo Reale Mario Epifani ha mostrato interesse verso questo nuovo evento che celebra l’imprese del personaggio creato da Miguel Cervantes nonché l’occasione giusta per ribadire il legame storico e culturale tra il capoluogo campano e la Spagna grazie agli arazzi di re Carlo di Borbone.
Successivamente alcuni docenti universitari hanno letto in spagnolo alcuni passi del capolavoro della letteratura iberica (e mondiale) assieme ad Ana Navarro Ortega. I professori che hanno preso parte all’evento sono Joan Llop e Maria Rosaria Alfani (Federico II di Napoli), Roberto Mòndola (Università L’Orientale), Giovanella Calabrò (Università Suor Orsola Benincasa) e infine Ignacio Roduflo Hazen (Universidad Complutense de Madrid).
La mostra tra quadri, arazzi, cartoni preparatori e libri antichi
Il Palazzo Reale di Napoli ha chiesto diversi prestiti per allestire questa mostra; molte opere provengono dalla Biblioteca Nazionale di Napoli, dal Segretariato Generale per la Presidenza della Repubblica, dal Conservatorio di San Pietro a Majella e dal Museo e Real Bosco di Capodimonte. La Regione Campania ha preso parte al progetto allestito collaborando con il Consolato Generale di Spagna e l’Istituto Cervantes.
I visitatori possono ammirare i maestosi arazzi voluti dal sovrano borbonico per celebrare il romanzo di Cervantes e soggetti di una storia travagliata: prima depositati a Napoli, poi spostati alla Reggia di Caserta per essere trasferiti a Palermo durante l’occupazione napoleonica e infine portati dai Savoia al Palazzo del Quirinale a Roma. Oltre ad essi i turisti possono ammirare anche le tele realizzate dai pittori Benedetto Torre, Giuseppe Bonito, Antonio Dominici e Giovan Battista Rossi.
I quadri in questione, conservati nello stesso luogo ed esposti per questa occasione, ritraggono scene tratte dal romanzo spagnolo. I cartoni preparatori degli arazzi completano la raccolta di oggetti in esposizione assieme ad alcune edizioni seicentesche e settecentesche del romanzo e la partitura dell’opera lirica di Paisiello.
Prezzi e orari del Palazzo Reale
La visita è inclusa nel biglietto per il Palazzo Reale di Napoli. Il costo per il biglietto intero è di 10 €, per i visitatori tra i 18 e i 25 anni è previsto un costo di 2€ mentre entrano gratuitamente i minori di 18 anni e i possessori di Artecard. Il Palazzo Reale è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì dalle ore 9:00 alle 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00).
L’ultimo giorno per visitare la mostra è martedì 6 settembre 2022.
Fonte immagine di copertina e foto nell’articolo: si ringrazia il Palazzo Reale di Napoli per le fotografie fornite