Si è appena conclusa alla Mostra d’Oltremare di Napoli la “Fiera del Baratto e dell’Usato” nella sua 51esima edizione, nei giorni sabato 25 e domenica 26 Marzo: un posto quasi magico dove si viene travolti e avvolti dal passato (ma a tratti anche dal presente) in una location immensa e labirintica dove la parola “perdersi” è sinonimo di “ritrovarsi”.
Più di 1500 espositori e più di 650 stand da diverse parti d’Italia hanno creato un’atmosfera di nostalgici ricordi, tra oggetti di artigianato, modernariato, abbigliamento vintage, retro gaming, libri e vinili antichi tanto nella forma quanto nel sapore dolce amaro tipico dell’amarcord.
Non solo vintage però: in fiera è stato possibile entrare a contatto con coraggiose e giovanissime realtà dell’artigianato moderno, che sulle premesse di tradizioni familiari decennali, hanno apportato alla fiera quel tocco di modernità connessa a tradizioni che oggi giorno sembrano essere sempre più destinate a scomparire. Giovani artigiani al lavoro con creazioni in cuoio, pelle, legno, hanno fatto da ponte tra ieri ed oggi con un’instancabile voglia di raccontare la propria realtà sempre col sorriso nonostante i due giorni no-stop della fiera.
Ma scendiamo più nel dettaglio di questi due incredibili giorni di Fiera del Baratto e dell’Usato.
I diversi padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli sono stati disposti per “area tematica”: all’ingresso siamo stati accolti dall’antico e rustico del modernariato. Mobili di ogni tipo, forma, colore ed utilizzo stravagante ed “obsoleto” facevano da protagonisti con l’obiettivo di attrarre un pubblico nostalgico di certi tipi d’arredamento e giovani messi di fronte ad usi e costumi del tempo che fu.
Subito dopo, una passerella in discesa apre la vista ad un’infinita distesa di stand specializzati in musica, vinili, LP, cassette, macchine fotografiche istantanee tipo Polaroid/Kodak, videocamere analogiche, giradischi, lettori per cassette e tanto altro appartenente alla categoria, potremmo dire, “Musica e Video old school”.
Addentrandoci sempre più nella Fiera del Baratto e dell’Usato e facendoci strada tra diversi periodi ed epoche storiche, si scorgono particolarissimi ritrovamenti di oggettistica appartenenti alle più variegate parti del mondo: cimeli delle due Guerre Mondiali, banconote da ogni parte del globo, medaglie e trofei di vecchie competizioni sportive e non, orologi dei brand più in voga del momento che, tutt’oggi, sono pietre miliari del mondo dell’orologeria, gioielli che rievocavano l’ideale femminile della donna d’inizio secolo scorso. Insomma, un viaggio internazionale tutto in un solo posto!
Verso la fine di questo labirintico e sensazionale percorso a spasso nel tempo, non potevano mancare gli espositori dediti all’abbigliamento vintage, un campo sempre attuale tra i giovani che non resistono davanti alla scoperta di nuove e vecchie tendenze da modellare in chiave moderna per posizionarsi come novelli trendsetter, ma anche tra persone che stanche delle mode del momento decidono di ritrovarsi tra le mani quei vecchi Levi’s che un tempo hanno accompagnato le loro giornate senza distinzione di stagione.
L’esperienza alla Fiera del Baratto e dell’Usato è unica nel suo genere, soprattutto per chi ama i ricordi, per chi non ha voglia di dimenticare e per chi si affaccia su orizzonti lontani alla ricerca delle proprie radici.
Aspettando con ansia la prossima edizione della Fiera del Baratto e dell’Usato, speriamo che attraverso questo articolo, siate riusciti a viaggiare con noi avanti e indietro nel tempo e di aver suscitato in voi la curiosità di prendervi parte e non perdere l’opportunità di scoprire le meraviglie di questo piccolo ma grande micro cosmo che è, appunto, la fiera!
Fonte immagine: Ufficio Stampa