Francesco Fanucchi colpisce dal primo istante per la sua verve e la sua ironia. Con la sua ineguagliabile battuta d’inizio si impone subito come un comico facile da ricordare e, quando ci si imbatte in uno dei suoi video su TikTok che ci invoglia subito a vedere il suo spettacolo su Youtube, Standard, è garantito che ne vale la pena! Nato a Lucca e poi trasferitosi a Milano, Francesco Fanucchi ha lavorato come giornalista per un po’, ma senza successo. E non certo perché la sua penna non fosse brillante o abile nel comunicare! Si dice che, per essere un buon leader, bisogna criticare i propri dipendenti in privato, ma non è una cosa per tutti; così Francesco ha deciso di dedicarsi ad altro. Il suo bisogno di comunicare ha trovato altri modi di esprimersi, e la Stand Up Comedy è stata la svolta. Il suo spettacolo comincia con una battuta brillante, sul cognome tipico di Lucca che portano entrambi i genitori: «sennò ero più alto», scherza. Di lui si dice «diffidente come un ligure e irascibile come un toscano», citando Mattorosso. A noi di Eroica Fenice, però, si presenta come un ragazzo adorabile e dolce, disponibile come pochi, e si è prestato volentieri alla nostra intervista.
Intervista a Francesco Fanucchi
Chi è Francesco Fanucchi?
Sono nato a Lucca nel 1994, trapiantato a Milano. Ho fatto il giornalista per un breve, terrificante periodo ma ho capito che preferisco fare il comico ogni volta che posso, come ho scritto sui social!
Quando hai iniziato il tuo percorso di Stand Up Comedy?
Come dicevo, ho fatto il giornalista per un po’, ma sono incappato in quel tipo di capo che ti fa le cazziate davanti a tutti e la cosa non andava per niente bene, ero stressato e sotto pressione e, infine, mi dissero che secondo loro non ci ero portato e ci rimasi malissimo, ma sentivo forte il bisogno di comunicare qualcosa su di me e ciò che mi sta intorno, così ho iniziato a scrivere pezzi di stand up comedy ed è andata bene.
Ho visto il tuo spettacolo su Youtube, è esilarante!
Grazie, in effetti sta andando bene, ho cominciato con degli sketch di 5/7 minuti e alla fine mi sono ritrovato a scrivere uno spettacolo da 45 minuti! Ho iniziato a fare spettacoli comici dal vivo nel 2020, poco prima della pandemia a causa del Covid. Ero parte del collettivo comico La Locura, insieme a Paolo Croce, Ivano Bisi, Salvatore Zappia, Giorgio Piccitto, Lorenzo Catalini, Andrea Mancusi, poi sono approdato al programma Stand Up Comedy Italia, su Comedy Central, fino a quando ho scritto Standard, lo spettacolo che hai visto su Youtube.
Tu vieni da Lucca, dove ogni anno si svolge uno dei più importanti festival del fumetto: Francesco Fanucchi si può definire un nerd?
Nello spettacolo parlo del Lucca Comics ma non sono proprio un nerd, mi piacciono i festival in quanto tali perché c’è una moltitudine di persone di vario genere: personaggi di film, gente strana, ragazze bellissime e gente di ogni genere che gira vestita da cartone animato, per questo mi piace! Ma non direi di essere un nerd di quelli “a bestia”!
Il tuo spettacolo, Standard, racconta di paure, soprattutto: quanto ha influito la tua disabilità sulla stesura del testo?
La disabilità è un argomento che nei 45 minuti di Standard tocco così come tocco tanti altri argomenti – la storia, la famiglia e il rapporto con l’altro sesso, e anche il lavoro di giornalista – ed ogni aspetto della vita di cui parlo è importante quanto gli altri. Passo dall’uno all’altro come niente e, fondamentalmente, tendo ad evitare che l’argomento della disabilità diventi il centro principale del pezzo, perché altrimenti si rischia di diventare monotoni, ripetitivi e anche noiosi. A me piace parlare di tutto quello che mi gira intorno, dal prendere in giro le signore che mi elogiano se prendo da solo lo zucchero al bar, al mio rapporto amoroso con Alexa, fino al trauma “omofobo” inculcatomi da mio nonno che, ovviamente, non era come lo descrivo, non proprio, insomma! Come nella buona tradizione della stand up, tendo ad esagerare certi episodi, per cui mio nonno, uomo vecchio stampo, lo dipingo più tremendo di quanto era in realtà!
A proposito del tuo spettacolo, il tuo tour sta andando piuttosto bene! Hai percepito qualche differenza di pubblico da una città all’altra?
Ovviamente ogni regione, ogni città ha delle preferenze di gusti, di idea della comicità. Sono stato in Campania due volte e ogni volta è stata una bellissima esperienza, l’accoglienza è stata meravigliosa – la cucina anche! Certo è chiaro che alcune regioni hanno una forte individualità comica, qualche volta difficile da conquistare, ma non impossibile! Di base posso dirmi soddisfatto dell’accoglienza che sto ricevendo ovunque vado.
A proposito del tour, Francesco Fanucchi, quali sono i tuoi programmi in futuro?
Il tour che sto facendo è una sorta di prova del mio nuovo spettacolo, che porterò in giro da dicembre: si chiama MoltoPop e parla di Comics, camerieri viscidi e di serie tv. Come dice la didascalia, alterno argomenti leggeri e robetta oscura, è tutto da vedere e sentire! Ho fatto impazzire il grafico per la locandina e farò impazzire probabilmente il pubblico, perciò venite a vedere lo show!
Francesco è un ragazzo semplice, che risponde con semplicità e simpatia e, quando sale sul palco, si trasforma in un personaggio trascinante, che ci ricorda quanto alcune situazioni possano diventare uno spunto divertente e irriverente, ed è così che ci racconta la vita: in maniera ironica e pungente, spesso anche sfacciata ma in giusta dose, ricordandoci situazioni che tutti possiamo vivere ogni giorno. Per cui non ci resta che prenotare un posto nei teatri in cui Francesco si esibirà e seguire questa giovane promessa della Stand Up Comedy! Per conoscere i dettagli del tour, le date e le prenotazioni, basta seguire le pagine di Francesco Fanucchi su Facebook, Instagram, Youtube e TikTok.
Si ringrazia Francesco Fanucchi, foto per gentile concessione dell’artista.