Venerdì 18 ottobre, nell’elegante location del negozio di arredamento Roche Bobois a Napoli, siamo stati invitati ad assistere al trunk show del giovane sarto napoletano Ilario Esposito, in occasione del lancio della sua nuova capsule collection.
Grazie all’organizzazione accorta dell’azienda di fashion consulting Vicoli FC, ci siamo ritrovati immersi in un mondo che sembrerebbe ormai quasi perduto, ma che invece rappresenta il cuore pulsante dell’economia e dell’identità italiana, ovvero quello dell’artigianato, rappresentato in questa serata dal giovane sarto Ilario Esposito.
Oltre alla presentazione della nuova capsule collection, vari altri corner espositivi erano stati organizzati lungo il percorso attraverso il negozio d’arredamento, che erano lì a mostrare, ancora una volta, piccoli e grandi capolavori dell’artigianato, come guanti in pelle, bretelle da uomo, gioielli, etc.
In un mondo in cui i valori cardine, soprattutto del fashion e della moda, sembrano essere l’omologazione e la produzione in serie, spunta come un’oasi nel deserto l’ambizioso progetto di Ilario Esposito, la cui missione è creare, in maniera completamente artigianale, abiti di alta sartoria su misura per i suoi clienti.
Approfittando di un momento di calma, abbiamo “sequestrato” il protagonista della serata, per farci raccontare la sua storia, le sue idee, i suoi progetti: laureato all’accademia di moda IUAD di Napoli, si accaparra poi il secondo posto al concorso nazionale “Forbici d’oro”, e da lì cominceria tutto un percorso che lo porta a lavorare prima duramente, per poter poi acquisire tutte quelle competenze necessarie per rendersi un esperto del suo settore e per potersi affermare in quest’ultimo, fino a diventare indipendente e decidere di aprire la sua sartoria, nella quale potrà esprimere la sua idea di moda e costruire il suo percorso di sarto.
La creazione di abiti sartoriali come vero e proprio percorso sensoriale: l’esperienza di Ilario Esposito
Gli abbiamo chiesto: «Perché una persona dovrebbe scegliere una sua creazione?» Ci risponde che chi si affida a lui sceglie prima di tutto di fidarsi di lui: non è una semplice compravendita tra acquirente e venditore quella che sta per avvenire, ma è l’inizio di un vero e proprio percorso sensoriale, come lo definisce lui stesso, che vedrà protagonista il cliente, guidato in questo cammino di scelta dei tessuti, dei bottoni e del taglio dal sarto.
Il giovane Ilario sottolinea come il suo lavoro possa rivolgersi a qualsiasi persona, e di qualsiasi età: l’elemento necessario per l’inaugurazione e l’inizio di questa avventura è la voglia di mettersi in gioco, sia da parte del cliente che da parte dell’artigiano, e di scoprire nuovi abbinamenti, nuovi dettagli ai quali non si potrà più rinunciare per poter far brillare più forte ancora la propria personalità, anche e soprattutto attraverso l’abbigliamento.
Dopo averci dedicato, dunque, una parte del suo tempo a rispondere alle nostre domande, Ilario sarà richiamato al vero obiettivo della serata, ovvero dare ai presenti una dimostrazione pratica di quella che rappresenta una parte del suo lavoro: dopo aver presentato la sua capsule collection, mostra ai curiosi ospiti una parte dei cosiddetti ferri del mestiere, attraverso i quali sarà per lui possibile realizzare le sue creazioni, intendendole non come oggetti, ma come vere e proprie opere d’artista.