Intervista al collettivo Kaos 48, ideatore della “mostra pandemica”.
La fruizione classica delle arti, in questo momento, è in serio pericolo: la pandemia generata dal Coronavirus ha letteralmente mandato all’aria centinaia e centinaia di mostre, installazioni, espressioni artistiche che prevedevano l’afflusso e la presenza di persone.
È un fattore che ci impoverisce un po’ di più, giorno dopo giorno. Ma l’arte è una di quelle cose che non si può fermare: non si può fermare il flusso degli artisti, ma nemmeno il nostro nutrimento e la nostra crescita.
Il collettivo Kaos 48 – dal nome emblematico, che riprende i fatti della rivoluzione del 1848 – ha ideato Diciann9ve – mostra pandemica: artisti di tutto il mondo hanno inviato le proprie opere per “allestire” uno spazio web dove l’arte possa trovare un minimo di respiro.
Abbiamo intervistato il collettivo Kaos 48, per due chiacchiere su Diciann9ve: mostra pandemica e sul presente e sul futuro della fruizione dell’arte.
Ciao! Grazie per averci reso partecipi di Diciann9ve: la mostra pandemica del collettivo Kaos 48. Presentatevi per il pubblico di Eroica Fenice, in tre righe.
Kaos 48 è una realtà che si sta consolidando nel mondo degli eventi artistici, nata con il preciso intento di mostrare che Napoli non solo accoglie cultura, ma la restituisce arricchendola di un tocco personale. Kaos48 è un movimento nato da un’idea di Fabrizio Scomparin e sostenuto da Stefano Nasti e Paola Cimmino.
Com’è nata l’idea di Diciann9ve: la mostra pandemica del collettivo Kaos 48, che è a tutti gli effetti una mostra online?
L’idea “Diciann9ve” come mostra “pandemica” poteva essere sviluppata solo online viste le attuali restrizioni, invece il web ci ha consentito di abbattere i confini e allargare la partecipazione al di fuori del territorio campano e italiano.
Come e quando sarà fruibile dal pubblico Diciann9ve?
La mostra “Diciann9ve” sarà fruibile al pubblico, con 19 opere, il 19 maggio alle ore 19:00 attraverso un link condiviso sulle nostre piattaforme social (Facebook, Instagram, Youtube)
Con quali criteri sono state selezionate le opere?
Abbiamo spiegato il nostro progetto a vari artisti cercando di comprendere le emozioni che hanno provato, che siano state positive o negative, durante questi giorni di quarantena e abbiamo chiesto di potercele esprimere attraverso la loro arte.
Come cambierà, secondo voi il modo di approcciarsi all’arte? Secondo alcuni studi, attraverso lo schermo l’attenzione è in qualche modo “distorta”… L’arte visiva ne soffrirà?
Indubbiamente non si può sostituire l’esperienza e il pathos che un evento culturale dal vivo può generare in ognuno di noi, tanto è vero che è nelle nostre previsioni di proporre questo Evento anche dal vivo, ma riteniamo il web un elemento importante, aggiuntivo per la divulgazione dell’arte e della cultura in tutto il mondo, continueremo ad utilizzarlo, affiancandolo al metodo tradizionale, anche quando tutto sarà tornato “normale”.
Come potrebbe contribuire il pubblico a fare in modo che si diffondano queste nuove forme di fruizione dell’arte visiva?
Parlandone e condividendo!
Immagine: Kaos 48