Nella storica e prestigiosa Galleria Principe di Napoli nasce la libreria ScottoJonno, la prima biblioteca diffusa, aperta gratuitamente al pubblico.
Una stupenda notizia per tutti i cittadini napoletani che arriva in un difficilissimo momento storico per i luoghi di promozione e diffusione della cultura, con ridimensionamento e chiusure delle librerie cittadine ma anche di cinema e teatri.
La notizia è stata annunciata da Luca Iannuzzi – Amministratore Unico della Tesoreria Srl – alla Conferenza stampa, tenutasi mercoledì, 15 marzo, alla Galleria Principe e alla quale hanno partecipato Gaetano Manfredi – Sindaco Comune di Napoli, Diego Guida – Presidente del gruppo Piccoli Editori dell’AIE – AD di Guida Editori, Maurizio de Giovanni – Scrittore, sceneggiatore e drammaturgo, Eugenio Tibaldi – Artista e curatore degli interni di ScottoJonno.
La realizzazione del progetto
Nel corso dell’incontro con la stampa l’imprenditore, Luca Iannuzzi, ha illustrato la realizzazione del progetto, con cui si è voluto procedere, con un giusto connubio tra pubblico e privato, non solo al recupero storico e al rilancio architettonico di un importante edificio pubblico come la Galleria Principe di Napoli, ma anche alla promozione culturale di un territorio e di un’area strategica della città dal punto di vista culturale e turistico, situata nei pressi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, del Teatro Bellini, del Conservatorio di San Pietro a Majella e del Museo Archeologico Nazionale (che tra l’altro custodisce, a proposito di libri, la più grande biblioteca occidentale del mondo antico, quella ritrovata nella Villa dei Papiri a Ercolano).
Il progetto della realizzazione della Biblioteca diffusa “ScottoJonno”, ubicata nei locali dell’ex Tesoreria Comunale del Banco di Napoli, nasce in conformità alle indicazioni contenute nel Progetto “Common Gallery” e nell’Avviso Pubblico approvato dal Comune, che destinava i locali ad attività di public bookstore, ristorante, bar.
Grazie ad un protocollo d’intesa con la storica casa editrice Guida e la Fondazione Guida per la Cultura, per l’organizzazione di eventi tematici, culturali, presentazioni di libri e eventi di formazione, ScottoJonno rappresenterà un punto di riferimento culturale che si inserisce nel tratto del Miglio d’Oro della cultura ed arte, fissato tra Palazzo Reale e Capodimonte.
“Quando Luca Iannuzzi mi ha parlato del suo progetto di rivalorizzazione degli spazi della ex Tesoreria Comunale in Galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo archeologico nazionale – MANN, in un’area piuttosto degradata – ha dichiarato il patron di Guida editori e presidente della Fondazione Guida alla Cultura-Ente del Terzo settore – ho subito voluto raccogliere l’invito: costruire insieme un nuovo contesto di qualità, anche culturale, è stata per me una sfida da raccogliere”.
“Un grande intervento, un grande esempio di partnership pubblico-privato, con un imprenditore illuminato, in un sito quale la Galleria Principe di Napoli che per noi è strategico per il futuro. Quindi continua la trasformazione della città mettendo insieme iniziativa privata, alto valore culturale e portando avanti il progetto di usare la cultura e il libro come grande fattore di emancipazione culturale democratica e educativa della nostra città che ha bisogno di cultura, educazione e qualità” – Gaetano Manfredi ha così giudicato il lavoro portato avanti da Tesoreria srl di Luca Iannuzzi, che si è aggiudicata l’assegnazione, in concessione d’uso non residenziale, dei locali della nota Tesoreria Comunale in Galleria Principe di Napoli.
“ScottoJonno”: com’era ieri
L’attuale struttura polifunzionale della biblioteca, che include anche una caffetteria e un bistrò, prende il nome da un Café Chantant napoletano di fine ‘800, ubicato proprio nei locali successivamente destinati alla Tesoreria Comunale del Banco di Napoli e che in piena Belle Époque era un famoso ritrovo di artisti, interpreti della canzone napoletana, come il celebre Gennaro Pasquariello o attori del teatro del varietà, come Nicola Maldacea e, naturalmente, di leggendarie sciantose, come Ersilia Sampieri.
Un grande progetto “necessario” di rivitalizzazione culturale
Anche lo scrittore Maurizio de Giovanni, fresco di nomina alla guida della Fondazione del Premio Napoli, ha voluto rendere omaggio, nel ruolo di testimonial della cultura partenopea nel mondo, all’azione di rivalutazione, riscoperta e rilancio dei locali storici del Café Chantant ScottoJonno, prima e Tesoreria Comunale, poi: “La cultura non è ‘na pazziella. Mangiare è cultura, bere è cultura, incontrarsi è cultura, anche camminare è cultura. Se lo fai inconsapevolmente, passi e te ne vai, e non ti resta niente. Se lo fai con consapevolezza, del posto dove sei stato, delle cose che hai mangiato, delle cose che hai bevuto, delle cose che hai visto e delle pagine che hai letto, ti resta qualcosa. Questo luogo serve a questo: ad acquisire una nuova consapevolezza. Il passo fondamentale fatto da Luca Iannuzzi oggi è il momento di presa di coscienza di un’amministrazione che decide lucidamente di rifondare le parti della città che sono uniche e peculiari, caratteristiche e di cui non possiamo fare a meno”.
“ScottoJonno”: com’ è oggi
L’attuale locale si sviluppa su un’area complessiva di 580 metri quadri, divisa in 12 ambienti dislocati su 3 piani.
I lavori di recupero e restauro, costati oltre 1 milione di euro e che hanno impegnato circa 12 maestranze per 12 mesi, sono stati condotti sulla base di un’attenta ricerca storica, iconografica e documentale, grazie all’accurato lavoro dell’artista piemontese Eugenio Tibaldi, che ha voluto così ricreare, nel pieno rispetto della storia del luogo e partendo da alcuni elementi architettonici e decorativi originari, riportati alla luce durante i lavori, quegli stessi caldi e accoglienti ambienti di un tempo, arredati secondo lo stile Decò e Art Nouveau.
Da qui, quindi, la scelta delle sete di San Leucio per le pareti, i colori tipici della Belle Époque, come il rosa antico e il verde salvia, le confortevoli sedute di vario genere (divani, poltroncine e sedie thonet) gli oggetti di arredo vintage, come lampade e lampadari, le stoviglie dallo stile retrò, le sculture, le grandi piante ornamentali, e l’imponente bancone artistico della sala bar e caffetteria con gli arredi tutti realizzati su disegno di Eugenio Tibaldi.
Più essenziale e meno arredato si presenta, invece, il piano interrato, per renderlo spazio aperto a diverse possibilità di utilizzo.
La ricca collezione di libri della biblioteca diffusa
La collezione di libri che fa parte della biblioteca diffusa, nata in accordo con Guida Editori, trova invece collocazione in librerie in legno disposte in ogni ambiente dello ScottoJonno: circa 1800 libri sul Settecento, Ottocento e Novecento napoletano, in doppia lingua (inglese ed italiano).
Inoltre in ogni ambiente della biblioteca diffusa ScottoJonno si potrà usufruire di wi-fi libero, mentre l’intero catalogo dei libri disponibili sarà consultabile grazie ad una specifica App, una piattaforma internet e un QR code.
“Abbiamo posizionato all’interno dei QR code che, avvicinando il telefonino, riporteranno all’app e riveleranno una curiosità, uno dei misteri di questa città. Sono 50, diffusi nei luoghi più strani del locale, compresi i bagni, e saranno molto graditi ai napoletani e ai turisti. Ma questo non basta- continua Iannuzzi -. Il plus di questo progetto sta nel garantire la sussistenza di questa attività che da sola, solo con i libri, solo con la biblioteca gratuita non avrebbe funzionato. L’unico modo è affiancare a questa attività principale un’altra attività che è quella che più funziona a Napoli, cioè la somministrazione, la più semplice e la più facile. Perciò abbiamo la caffetteria e un punto ristoro”.
Al primo piano, oltre alle sale dedicate alla lettura, ci sarà il ristorante. Progetto gastronomico costruito sull’analisi storica e antropologica delle culture mediterranee.
Nell’area caffetteria, al piano d’ingresso, anch’essa dedicata a sale di lettura si svolgeranno momenti d’intrattenimento rispolverando quanto, alla fine dell’Ottocento, accadeva al Café Chantant ScottoJonno. Il tutto grazie ad una collaborazione con l’associazione Sherwood e con il drammaturgo Mimmo Borrelli.
L’esperienza della lettura e del prestito, che interessa entrambi i piani fuori terra, sarà invece arricchita dalle iniziative BookCrossing e Libro sospeso, vero punto di forza della libreria.
La biblioteca sarà aperta a partire dal 16 marzo 2023, tutti i giorni dalle ore 8:45 alle ore 24:00 con giorno di riposo settimanale: martedì.
Fonte Immagini: Ufficio Stampa