Al reparto di cardiologia pediatrica del Monaldi l’evento conclusivo del progetto solidale della Casa Circondariale di Salerno

Il 14 dicembre 2023 è stato un giorno speciale per i piccoli pazienti ricoverati al reparto pediatrico di cardiologia dell’Ospedale dei Colli – Monaldi di Napoli, grazie a un gesto di grande empatia e solidarietà della Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Salerno. Le detenute, istruite dalla direttrice Gabriella Niccoli, hanno, infatti, regalato degli splendidi porta holter in tessuto ai ragazzi in degenza. 

Alla cerimonia erano presenti la Dirigente Scolastica C. Cernicchiaro dell’Istituto Comprensivo Pavese Nazareth, le insegnanti della Scuola in Ospedale, la Professoressa Russo, l’Educatrice Livia Bonfrisco, la referente del laboratorio di sartoria Roberta Mastrogiovanni e una rappresentante delle detenute coinvolte. Quest’evento è solo l’apice di un progetto di condivisione e di unione tra realtà diverse che, troppo spesso, condividono soltanto i medesimi problemi e le medesime mancanze da parte delle istituzioni.  Un’iniziativa, questa, che andrebbe quindi presa ad esempio, utilizzata come modello per futuri intrecci e collaborazioni tra il carcere e il mondo esterno, sempre all’insegna di umanità e speranza. Umanità e speranza che sono i cardini della Scuola in ospedale.

Ma cos’è Scuola in ospedale?

La Scuola in Ospedale rappresenta un pilastro fondamentale nell’ambito della cura e dell’istruzione per bambine, bambini, ragazze e ragazzi ricoverati. Questa istituzione, che vede un esempio di eccellenza nelle sezioni ospedaliere dell’Ospedale Monaldi di Napoli, si impegna con determinazione a garantire il diritto fondamentale all’istruzione, permettendo loro di continuare a imparare e a crescere, nonostante le sfide legate alla malattia. La continuità degli studi che la Scuola in Ospedale offre si traduce in un sostegno cruciale per gli alunni e le loro famiglie, infondendo speranza, fiducia nel futuro e sostenendo un investimento costante nel percorso educativo di ciascun bambino. L’obiettivo principale di queste attività svolte con i pazienti in età scolare è quello di agevolare un percorso che non si limiti solo al piano didattico, ma che coinvolga anche l’aspetto emotivo e cognitivo, preservando così i legami con l’ambiente scolastico di appartenenza. Non è solo un’attività didattica, bensì un sostegno fondamentale nel programma terapeutico, riconosciuto e apprezzato nell’ambito sanitario come parte integrante dell’approccio globale alla salute. A livello nazionale, la Scuola in Ospedale dimostra la sua portata significativa con ben 257 sezioni ospedaliere coinvolgenti 955 docenti, servendo nell’anno scolastico 2022/2023 un totale di 59.226 studenti, in cui la maggior parte è costituita da alunni della Scuola dell’infanzia e primaria (circa il 70%), mentre 5.270 frequentano la Scuola secondaria di II grado. Questi numeri testimoniano l’importanza cruciale di questo servizio nell’assicurare l’accesso all’istruzione e nel fornire un sostegno educativo vitale a chi, purtroppo, si trova costretto a trascorrere un periodo in ospedale.

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

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