“Venezia a Napoli. Il cinema esteso” è un festival che si svolge dal 2011: siamo, dunque, alla tredicesima edizione della manifestazione ideata da Antonella Di Nocera che ogni anno riporta sempre più successi grazie all’indipendenza della rassegna cinematografica e alla diretta collaborazione con la Biennale di Venezia, all’imprescindibile sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Campania e del Comune di Napoli.
La conferenza stampa, svoltasi durante la mattinata del 17 ottobre, in una delle iconiche stanze presso A ‘Mbasciata, all’interno di Palazzo Venezia, nel cuore della città, ha avuto come oggetto la presentazione del programma di quest’anno.
Quali sono gli obiettivi per l’edizione del 2023?
Dal 23 al 29 Ottobre ci sarà una totale full immersion nell’arte cinematografica-quella di spessore- che riesce a toccare le corde più intime dell’animo e a smuovere le coscienze verso la ricerca del vero.
La XIII edizione di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” si svolge “nel segno delle donne e della multiculturalità” e riceve il supporto da numerosi partner: l’Università Federico II di Napoli che permette anche l’accesso al Cinema Astra, l’Accademia delle Belle Arti, l‘Institut Français con il Grenoble, il Goethe Institut, l‘Instituto Confucio e Cervantes; il MANN, le associazioni ArciMovie e Mobydick insieme a tutte le sale del territorio.
Il Festival porta davvero Venezia a Napoli. La grande settimana d’arte vedrà in città grandi ospiti e protagonisti dell’ottantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica La Biennale di Venezia. Tutto ciò avverrà in dieci sale differenti in Campania e attraverso quarantasei proiezioni, scelte accuratamente, pellicola dopo pellicola.
Solamente per citare alcuni tra gli interventi che arricchiranno i sette giorni cinematografici, grande onore e prestigio è la presenza della regista francese Céline Sciamma che aprirà la prima serata del festival e che avrà modo di entrare in diretto contatto con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, durante la giornata di Mercoledì 25 ottobre. Quest’anno si parla di donne e multiculturalità per motivazioni precise: sarà conferito alla regista inglese Luna Cameroon il premio per miglior regia e sceneggiatura perché questa edizione di Venezia a Napoli offre il Premio under 40 alle donne più apprezzate. Si verrà catapultati in Oriente con alcune proiezioni come Wu yue xue di Chong Keat Aun, girato in Malesia, a Taiwan e a Singapore. Inoltre, la rassegna offre, all’interno della sala cinematografica La Perla di Bagnoli, il recentissimo e toccante lungometraggio di Matteo Garrone “Io capitano” ed è importante che in sala sarà presente anche Kouassi Pili Adama Mamadou, l’attivista che ha ispirato la storia del film. Tutto testimonia quanto grande e volta alla concretizzazione sia l‘iniziativa del festival, pronto a tendere le braccia verso differenti mondi al fine di stringere un’unica realtà artistica.
Come si è svolta, dunque, la mattina del 17 Ottobre?
La conferenza stampa ha seguito un filo conduttore, quello dell’unione, che orienta gli intenti di “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” sin dalla prima edizione. Successivamente alla visione del trailer presentativo, Antonella Di Nocera ha tenuto a sottolineare caldamente che gli abbracci tra studenti, ospiti e spettatori osservati grazie alle riprese e al montaggio video, non vogliono essere altro che un invito, aperto e consapevole, alla solidarietà. Dati gli avvenimenti storici recenti e quotidiani, a causa della situazione che anche la stessa Napoli vive, la direttrice proietta, ancor di più nelle giornate di quest’anno, la volontà di arrivare a smuovere le coscienze attraverso una prospettiva di internazionalizzazione. Non a caso, così come viene affermato dalla Professoressa dell’Accademia “il mondo vuole chiudere gli occhi ma il cinema ce li spalanca”. Napoli soffre della carenza di lettura della contemporaneità ed è importante che questo festival costruisca questo quadrilatero in cui a confluire sono anche le università e le scuole. Prenderanno parte alle giornate di Venezia a Napoli più di 3000 studenti tra volontari, stagisti e scolaresche. A questo proposito, si argomenta riguardo l’impero organizzativo che ogni anno scende in campo, nonostante le difficoltà. Il responsabile per l’audiovisivo, Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco Manfredi, sottolinea proprio la necessità di arrivare soprattutto ai giovani, illustrando il bisogno di “intercettare il modo in cui le nuove generazioni si interfacciano, […] senza calare dall’alto con il nostro alfabeto” ma cercando, attraverso diverse modalità adatte all’odierna società, di “gettare un seme”, non dimenticando che quella del cinema era, è e dovrà sempre essere una chiave imprescindibile.
Si conclude la mattinata affermando il grande senso di gratitudine: il festival apre nuovi orizzonti positivi e in quanto studenti, rappresentanti e docenti ma, in primis, cittadini va riconosciuto il grande valore del cinema che “ci fa raccontare quello che altrimenti non potremmo” e la peculiarità di un’iniziativa regionale come “Venezia a Napoli. Il cinema esteso” che “riporta la vita”.
Non resta altro che godersi il festival!
Fonte immagine: Ufficio Stampa Venezia a Napoli