Dalla fine del mese di luglio impazza su Tiktok e Youtbe un nuovo topic: l’armocromia coreana. Migliaia di youtubers, influencers e appassionati di bellezza hanno viaggiato e viaggiano tutt’ora per raggiungere gli specializzatissimi beauty salon di Seoul per scoprire come valorizzarsi al meglio utilizzando la teoria del colore.
La parola armocromia è una parola macedonia, composta dalla fusione delle due parole greche harmonía (accordo) e cromia (colore), e si riferisce all’analisi personalizzata dei colori di ciascuno di noi. L’insieme degli elementi cromatici che vengono a formarsi con il contrasto tra pelle, occhi e capelli vengono suddivisi allineandosi allo schema colore delle quattro stagioni: autunno, inverno, primavera ed estate.
Il trend iniziato su Tiktok che coinvolge l’armocromia coreana è recentissimo anche se già dal 2020, causa lockdown, c’è grande interesse per tutto ciò che costituisce le tecniche di miglioramento della propria immagine. L’audience di punta del fenomeno dell’armocromia coreana va dai giovanissimi della Generazione Z a politici, cantanti ed attori che scelgono la Corea per un motivo in particolare: l’unicità del contesto beauty.
A differenza dell’austerità con cui il dibattito circa l’armocromia viene affrontato nel nostro paese (si veda il caso Schlein), in Asia la bellezza viene gestita ideologicamente ed economicamente in maniera molto più seria ed approfondita.
La maggior parte dei turisti che investono nell’armocromia coreana sono americani, basti pensare che a New York una seduta di armocromia costa dai 400 ai 600 $ mentre, effettuando la dovuta conversione, in Corea del Sud i prezzi oscillano tra gli 80 e i 200 $. A questa fascia di prezzo va aggiunto il servizio necessario di traduzione dal coreano all’inglese, che consiste indicativamente in una tariffa di circa 50$ all’ora.
Complice una quasi tossica ossessione per la pelle diafana e luminosa, il settore della cosmesi e della skin care coreano continua a crescere e ad essere associato a formulazioni di prestigio e packaging eleganti.
In diversi video del canale Youtube di Vogue, nella rubrica Beauty Secrets, diverse donne dello spettacolo hanno mostrato come seguire i 10 step della beauty routine coreana abbia apportato numerosi benefici alla propria pelle. I 10 step, che possono essere ampliati fino ad arrivare ad un numero massimo di 25, comprendono: una doppia detersione, una a base di olio e una a base di acqua micellare o gel, tonico, maschera in tessuto, essenza idratante, siero rimpolpante, emulsione idratante, crema viso, crema occhi ed infine protezione solare.
La capitale Seoul non è estranea al turismo di chi, incuriosito dallo stile dei K-Pop Idol, decide di provare i saloni di bellezza dove impazzano i loro parrucchieri e truccatori. L’armocromia coreana, quindi, non è un fenomeno d’eccezione ma anzi conferma una certa Coreamania che parte proprio dall’ammirazione dei turisti verso l’aspetto giovane e radioso delle celebrità.
Di questa famosa analisi del colore si occupano solitamente consulenti d’immagine o esperte del settore beauty che effettuano consulenze anche online.
A differenza di ciò che una mente poco esperta possa pensare, una seduta di armocromia non dura mai meno di un’ora e quasi sempre comprende anche l’aggiornamento del vestiario basandosi sui colori che è opportuno scartare.
L’armocromia coreana si distingue per l’uso di tecnologie avanzate e servizi mirati, le sedute di armocromie infatti non iniziano direttamente con l’analisi tramite drappi ma c’è lo step preliminare dell’analisi della pelle. Tramite dispositivi con lenti ad alta risoluzione è infatti possibile scoprire la composizione cromatica della pelle ed avere una prima ipotesi di palette cromatica quasi subito, e questa viene poi confermata tramite i drappi che vengono poggiati sulle spalle dell’interessato, che non deve indossare trucco o creme colorate nel momento in cui si effettua la seduta.
La completezza dei servizi di armocromia coreana non si ferma solo ai drappi però, infatti ciò che attrae molto i turisti e che oltre alle specialiste d’immagine intervengono anche specialisti nel campo della moda per discutere di possibili outfit, accessori e makeup per rimanere sempre in palette.
La qualità dei servizi, gli interni e la possibilità di venire in contatto con prodotti di skincare rinomati e conosciuti in tutto il mondo crea un’esperienza unica, vale però veramente la pena volare a Seoul per vivere l’armocromia coreana? Dipende.
Per gli appassionati provenienti dagli USA il costo del volo è circa di 600$, una cifra decisamente inferiore al costo che dovrebbe sostenere un italiano medio, approssimativamente 900 € con scalo in Cina. I collegamenti con la Corea del Sud sono esigui nel bel paese rispetto all’America, senza contare che mentre in America sono molte di più le grandi città ad avere rotte per l’aeroporto sia di Incheon che di Gimpo, in Italia per arrivare sul suolo coreano occorre nella migliore delle ipotesi partire da Fiumicino o Malpensa, il che costituisce una spesa aggiuntiva per chi arriva dal sud.
Che il turismo del beauty si sostituisca alla classica vacanza italiana tutta sole e mare è altamente improbabile, ma chi dispone di risorse economiche e temporali sufficienti può trovare questo tipo di viaggi come un’esperienza nuova e un modo per entrare in contatto con una nazione di cui in Italia si parla ancora troppo poco.
Fonte immagine: Pixabay
Oltre ai turisti che hanno materialmente sostenuto l’economia legata all’armocromia coreana, investendo non solo nelle sedute ma acquistando prodotti sotto il consiglio degli specialisti, diverse centinaia di migliaia di fan della musica coreana, primi su tutti i BLINK ossia i fan del gruppo Blackpink, affollano blog e social media come Reddit per conoscere la stagione armocromica dei propri beniamini, non solo per affinare la propria conoscenza degli idol ma anche per scoprire uno stile nuovo e replicarlo.
L’armocromia coreana crea un boom turistico che va a contribuire ad un prosperosissimo anno per la penisola, tra gli eventi che più hanno portato un aumento nel turismo del 2023, la maggior parte degli eventi musicali di gruppi k-pop con grosso seguito, festival culinari e culturali come quello i delle lanterne nel mese di maggio sono solo alcuni esempi che prescindono l’armocromia coreana e si accostano ad essa nell’immagine che il mondo riceve della colorata e vivace Corea del Sud.
Immagine in evidenza: cosmeterie.it