Negli ultimi mesi si è parlato molto del fenomeno Sephora kids, ma di che cosa si tratta esattamente?
Tutto inizia in America quando alcuni negozi di Sephora si sono riempiti di ragazzini di età intorno a 10 anni che hanno iniziato ad acquistare prodotti sia skincare che make-up. Ma non si tratta dell’acquisto del solito detergente viso, ma di qualcosa di grosso, come per esempio sieri al retinolo, gocce abbronzati e così via. I brand maggiorente acquistati sono i più popolari sul famosissimo social Tiktok, nel quale le varie influencer mostrano e sponsorizzano i prodotti. Negli ultimi anni, soprattutto nel post pandemia, il numero video tutorial make-up e skincare è aumentato di parecchio, sempre più persone infatti di tutte le età a concentrarsi maggiormente alla cura personale e all’apparenza estetica.
Ma quali sono i problemi che sorgono da questo fenomeno dei Sephora kids?
Problemi del fenomeno
I problemi sono molteplici. Partiamo dal dire che i brand hanno deciso di prendere l’occasione al volo e di puntare proprio ad un target pre-adolescenziale per aumentare sempre di più le loro vendite usando anche delle strategie particolari, come per esempio l’utilizzo dei pack con colori delicati con forme particolari oppure lanciando collezioni ispirate ai personaggi di serie tv e film.
Il brand nel mirino di questo pubblico molto giovane è chiamato Drunk Elephant, spopolato sui social negli ultimissimi mesi, ma oltre al costo elevato dei prodotti, c’è anche da sottolineare che le formulazioni non sono adatte per la pelle dei ragazzini in quanto possono contenere agenti troppo aggressivi che possono rovinare la loro pelle. Banalmente parlando, un siero al retinolo è troppo aggressivo per una bambina di 10 anni, e il siero alla vitamina C non avrebbe effetto perché una pelle così giovane non ha segni o macchie post-acne da schiarire. Almeno una volta nella vita ci sarà la bimba che proverà il gloss della mamma o la sua crema per curiosità, ma questo è tutt’altro livello.
Il danno non riguarda solamente la salute delle ragazzine, ma anche i commessi stessi dei negozi. Specialmente su Tiktok America, sono spopolati i video sfogo di varie commesse di Sephora, e non solo, dove raccontavano la loro esperienza del fenomeno Sephora kids in ambito lavorativo. Ci sono video che mostrano come i bambini siano maleducati e di come imbrattino i vari tester che il negozio lascia in esposizione. Ci sono anche state lamentele di prodotti non tester, quindi destinati alla vendita, di come siano stati aperti e rovinati, impedendone così la vendita.
Come fermare il fenomeno Sephora kids?
Ma sembra che si sia un modo per porre rimedio a questo fenomeno: la campagna The face of 10. Questa particolare campagna è stata lanciata da Dove con la collaborazione dell’ attrice Drew Barrymore per mostrare quello che dovrebbe esserci realmente sul viso di una bambina di 10 anni, pubblicando video con glitter, sticker e pittura per il viso, tentando di impedire a ragazzine così piccole di inseguire ad un’età così giovane dei canoni estetici di giovinezza impossibili da raggiungere, cercando di far arrivare questo messaggio a più persone possibili, adulti compresi. In alcuni negozi, molte commesse per combattere il fenomeno del Sephora kids stanno vigilando molto gli acquisti dei piccoli clienti, monitorando i loro acquisti, sperando di bloccare al più presto il fenomeno Sephora kids.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia