Sephora kids: cos’è, perché è un problema e come affrontarlo

Sephora Kids

Negli ultimi tempi, si è diffuso un fenomeno preoccupante, soprannominato “Sephora kids“. Si tratta di bambine e preadolescenti, spesso di età inferiore ai 12 anni, che affollano i negozi Sephora e altri rivenditori di cosmetici, acquistando prodotti per la skincare e il make-up, spesso costosi e non adatti alla loro età. Ma quali sono le cause di questo fenomeno? Quali sono i rischi per la salute e il benessere dei bambini? E come possono genitori, educatori e brand affrontare questa situazione? Scopriamolo insieme in questo articolo, che analizza a fondo le cause e le conseguenze.

Cos’è il fenomeno Sephora kids e come è nato

L’ossessione per la skincare e il make-up tra i preadolescenti

Il fenomeno Sephora kids ha avuto origine negli Stati Uniti, ma si è rapidamente diffuso in altri paesi, Italia compresa. Si è notato un aumento significativo di bambine e preadolescenti che frequentano i negozi Sephora, spesso in modo autonomo o con amiche, per acquistare prodotti di bellezza, seguendo le tendenze viste sui social media. Non si tratta di semplici lucidalabbra o creme idratanti, ma di prodotti spesso destinati a un pubblico adulto, come sieri anti-età, esfolianti chimici e autoabbronzanti, che possono essere dannosi per la pelle delicata dei bambini.

L’influenza di TikTok e delle influencer

Uno dei principali fattori che hanno contribuito alla diffusione del fenomeno Sephora kids è l’influenza dei social media, in particolare di TikTok. Su questa piattaforma, sono diventati virali video di influencer e beauty guru che mostrano le loro skincare routine e i loro make-up tutorial, utilizzando prodotti costosi e sofisticati, con un forte impatto sui giovanissimi. Anche nel periodo post pandemia c’è stato un notevole aumento di questi video. Questi video, spesso sponsorizzati dai brand, creano un desiderio di emulazione nei bambini e nei preadolescenti, che vogliono imitare i loro idoli e sentirsi parte di una tendenza.

I problemi e i rischi del fenomeno Sephora kids

Prodotti inadatti e danni alla pelle

Uno dei principali problemi legati al fenomeno Sephora kids è l’utilizzo di prodotti cosmetici non adatti alla pelle delicata dei bambini e dei preadolescenti. Molti dei prodotti acquistati, come quelli del brand Drunk Elephant, contengono ingredienti attivi come retinolo, acidi esfolianti e vitamina C, che possono essere troppo aggressivi per la pelle giovane, causando irritazioni, arrossamenti, secchezza, sensibilizzazione e persino danni a lungo termine. La pelle dei bambini è più sottile e sensibile di quella degli adulti, e non ha bisogno di trattamenti anti-età o di prodotti specifici per problemi come l’acne (a meno che non sia presente una patologia specifica, da trattare sotto controllo medico).

L’impatto sull’autostima e sull’immagine corporea

Oltre ai rischi per la salute della pelle, il fenomeno Sephora kids solleva preoccupazioni sull’impatto psicologico ed emotivo sui bambini. L’ossessione per la skincare e il make-up in età preadolescenziale può portare a una eccessiva attenzione all’aspetto esteriore, a una precoce sessualizzazione e a una diminuzione dell’autostima, soprattutto se i bambini si confrontano con modelli irraggiungibili proposti dai social media. Inseguire standard di bellezza irrealistici e concentrarsi troppo sull’aspetto fisico può avere conseguenze negative sullo sviluppo psicologico e sulla costruzione di un’immagine corporea sana e positiva.

Il problema del consumismo e della spesa eccessiva

Un altro aspetto problematico del fenomeno Sephora kids è il consumismo sfrenato e la spesa eccessiva per prodotti cosmetici spesso molto costosi. Molti bambini e preadolescenti spendono somme considerevoli per acquistare i prodotti visti sui social media, a volte utilizzando i soldi dei genitori senza la loro piena consapevolezza o il loro consenso. Questo comportamento può portare a una spirale di consumismo, a una dipendenza dallo shopping e a una visione distorta del valore del denaro e dei beni materiali, con un impatto negativo sull’educazione finanziaria e sulla capacità di gestire le proprie risorse.

Maleducazione e problemi nei negozi

Il fenomeno Sephora kids ha anche avuto conseguenze negative sul comportamento dei bambini nei negozi. Molti commessi di Sephora e di altri rivenditori di cosmetici hanno segnalato episodi di maleducazione, disordine e danneggiamento dei prodotti da parte di bambini e preadolescenti. Alcuni video diventati virali su TikTok mostrano tester di prodotti imbrattati, confezioni aperte e danneggiate, e un generale disprezzo per le regole del negozio e per il lavoro dei commessi. Questo comportamento non solo crea disagio e frustrazione nel personale, ma danneggia anche l’immagine dei brand e l’esperienza di acquisto degli altri clienti.

Come affrontare il fenomeno Sephora kids: soluzioni e consigli

L’importanza dell’educazione e del dialogo

Per affrontare il fenomeno Sephora kids, è fondamentale promuovere l’educazione e il dialogo, sia in famiglia che a scuola. I genitori, gli insegnanti e gli educatori dovrebbero parlare con i bambini e i preadolescenti dell’importanza di prendersi cura della propria pelle in modo sano e appropriato, spiegando loro quali sono i prodotti adatti alla loro età e quali sono i rischi di un uso eccessivo o improprio di cosmetici. È importante anche aiutarli a sviluppare un senso critico nei confronti dei messaggi che ricevono dai social media e dalle influencer, incoraggiandoli a non farsi condizionare da modelli irrealistici e a valorizzare la propria bellezza naturale.

La campagna “The Face of 10” di Dove e Drew Barrymore

Un esempio positivo di come affrontare il fenomeno Sephora kids è la campagna “The Face of 10”, lanciata da Dove in collaborazione con l’attrice Drew Barrymore. Questa campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dell’uso precoce di prodotti anti-età e a promuovere un’immagine positiva e realistica della bellezza naturale dei bambini. Attraverso video e immagini, la campagna mostra il volto di bambine di 10 anni con glitter, adesivi e trucchi colorati, incoraggiandole a esprimere la loro creatività e la loro gioia di vivere, senza preoccuparsi di rughe, imperfezioni o standard di bellezza irraggiungibili. L’obiettivo è quello di proteggere l’autostima dei bambini e di aiutarli a sviluppare un rapporto sano e consapevole con la propria immagine.

Il ruolo dei genitori e dei brand

Per contrastare il fenomeno Sephora kids, è fondamentale che i genitori svolgano un ruolo attivo nell’educazione dei propri figli, monitorando il loro utilizzo dei social media, dialogando con loro sui temi della bellezza e dell’autostima, e fornendo loro informazioni corrette e adeguate sulla cura della pelle. Anche i brand di cosmetici hanno una responsabilità importante: dovrebbero evitare di rivolgersi direttamente a un pubblico di minori con prodotti non adatti alla loro età, promuovere messaggi positivi e inclusivi, e collaborare con esperti (dermatologi, psicologi, educatori) per fornire informazioni corrette e trasparenti sui loro prodotti e sui loro effetti. Alcuni negozi, come Sephora, hanno iniziato a prendere provvedimenti, come ad esempio limitare l’accesso dei minori non accompagnati ad alcuni reparti o prodotti, o formare il personale per fornire consigli personalizzati e responsabili.

Il fenomeno Sephora kids è un problema complesso, che riflette le pressioni sociali e culturali a cui sono sottoposti i bambini e i preadolescenti di oggi. Affrontare questo fenomeno richiede un impegno congiunto da parte di genitori, educatori, brand e istituzioni, per promuovere un’immagine positiva e realistica della bellezza, proteggere la salute e il benessere dei bambini e incoraggiare un consumo consapevole e responsabile dei prodotti cosmetici.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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