Non tutti sanno che esistono vari tipi di barba, scelti non soltanto in base a gusti personali, ma anche tenendo in considerazione i propri lineamenti. Infatti, esattamente come un taglio di capelli, la barba può giocare un ruolo fondamentale nell’evidenziare i punti di forza del viso. Inoltre, dietro di essa si nascondono vari significati, mutati di volta in volta nel corso dei secoli. Anche se oggi i tipi di barba non simboleggiano niente di particolare, la storia della rasatura offre uno sguardo interessante alla moda del passato.
La rasatura nell’antichità
In passato la barba assumeva significati differenti in base alla classe sociale di appartenenza. Ad esempio, tra i sacerdoti sia dei Sumeri che degli Egizi, la barba era un simbolo di arroganza e impurità, motivo per cui erano soliti radersi. Tuttavia, tra i faraoni e i guerrieri, la barba, specialmente se lunga, emanava forza, coraggio e virilità. Ecco perché quando Alessandro Magno ordinò ai suoi soldati di radersi la barba prima di uno scontro importante contro i Persiani nel 331 a.C., ciò destò molto scalpore. Nonostante la scelta fosse dettata da motivi strategici, poiché il conquistatore macedone voleva impedire ai Persiani di aggrapparsi alle lunghe barbe degli avversari per buttarli giù dai cavalli, da quel momento la rasatura divenne una moda, dando vita alle prime barberie. Si trattava di veri e proprio saloni di bellezza dedicati esclusivamente alla cura del viso e del corpo maschile, che si diffusero dai greci ai romani, almeno fino a quando l’imperatore Adriano, nella seconda metà del I secolo d.C., iniziò a farsi crescere nuovamente la barba, ponendo momentaneamente fine alla moda.
Tipi di barba: dal Medioevo al Rinascimento
In questi secoli si consolidò la tendenza dei sacerdoti a rifarsi la barba, che divenne un obbligo: nel 1073, infatti, Papa Gregorio VII vietò barba e baffi tra i membri del clero, scomunicando chiunque non rispettasse l’ordine. Anche gli uomini laici dell’epoca preferivano comunque radersi, ad eccezione degli anziani e dei uomini di legge, e così fu fino al Rinascimento. All’inizio del Cinquecento, infatti, gli uomini iniziarono a portare una barba corta e curata, accompagnati da capelli lunghi e fluenti. Nel corso degli anni, però, la moda spesso si invertiva: la barba corta e curata veniva sostituita da quella lunga e gonfia, accompagnata stavolta da capelli corti o rasati, e viceversa. I look barbuti di Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci sono un perfetto esempio della moda dell’epoca.
Dal Settecento ai giorni nostri
Le opinioni riguardo la barba mutano in continuazione, tanto che nel Settecento torna di moda la rasatura totale, soprattutto sotto l’influenza del cosiddetto Re Sole, ovvero re Luigi XIV di Francia, il quale preferiva un viso pulito per sé stesso e per la sua corte. In questo periodi, infatti, i barbieri si dedicarono più alla cura delle capigliature e delle parrucche, e la barba scomparse di nuovo. È nell’Ottocento che si assiste a una vera e propria rivoluzione, con la comparsa di nuovi strumenti di rasatura, meno pericolosi del passato, e numerose creme e cosmetici per la cura della barba e della pelle. Oggi non è la società che impone un significato preciso alla barba o ai suoi tipi, anzi: per molti si tratta semplicemente di preferenze personali o tendenze di moda. Tuttavia, può capitare di attribuire un significato particolare a questo “accessorio”: c’è chi si rade alla nascita di un figlio o al raggiungimento di un traguardo importante, ma rimane comunque una scelta personale.
Vediamo insieme quali sono alcuni tipi di barba più diffusi
1. Short Boxed Beard
Si tratta di una barba corta e naturale, che dà valore agli zigomi e al mento coprendo la mascella e le guance e circondando le labbra. È un tipo di barba abbastanza versatile, in quanto sta bene su qualsiasi tipo di volto.
2. Full Beard
In questo caso la barba copre anche il mento, oltre che la mascella e le labbra, ma non il pomo d’Adamo. Essendo una barba tendenzialmente lunga, è perfetta per visi di forma ovale e può avere un finale tondo, quadrato o a punta.
3. Hollywoodian
Questo tipo di barba è consigliato di solito per chi ha degli zigomi ben pronunciati, in quanto prevede la rasatura delle basette, concentrandosi molto sulla mascella, che può essere più o meno folta.
4. Mutton Chops
Al contrario della precedente, le basette, spesso collegate ai baffi, in questo tipo di barba sono il punto di forza, poiché il mento è rasato. Anche in questo caso si valorizza un viso più allungato e sottile.
5. Duck Tail
La barba in questione è molto lunga sul mento e assume forma di una coda di anatra, consigliata nuovamente per visi squadrati e mascelle particolarmente pronunciate.
6. Circle Beard
Si tratta di una barba che circonda la bocca, con pizzetto e baffi uniforme, lasciando le guance pulite. È adatta a qualsiasi tipo di volto ma viene consigliata soprattutto per chi ha un viso tondo.
7. Van Dyke
Look tipico del Seicento, prevede l’abbinamento di pizzetto e baffi allungati, con guance rasate e senza basette. La lunghezza può essere varia ed è adatta per i visi tondi.
8. Goatee
L’ultima tipologia di barba prevede un pizzetto che definisce il mento, senza bisogno di basette e con le guance pulite. È ben indicata per chi ha il mento con la fossetta centrale.
Fonti immagine: ilblogdelmarchese.com, dyers.org