Nell’ambito dell’Ischia Film Festival 2024, tra le varie proiezioni in gara, anche Adagio, del regista Stefano Sollima. Presente alla proiezione anche uno degli attori, Francesco Di Leva che ha interpretato un ruolo dal forte impatto emotivo, del quale ha parlato ieri sera ad Ischia, sul Castello Aragonese.
Adagio chiude la famosa Trilogia della Roma capitale, iniziata con Romanzo criminale.
Il film è stato prodotto da The Apartment Pictures, Vision Distribution, AlterEgo, in collaborazione con Sky e Netflix.
Adagio: Stefano Sollima, regista e perfezionista
La trama è molto corposa e intricata al tempo stesso, ogni dettaglio contribuisce a donare qualcosa alla vicenda, tassello dopo tassello. Niente è così come appare, tutto cambia rapidamente o forse no, forse è solo apparenza, illusione, disincanto?
Con Adagio di certo non ci si annoia, anzi.
Il protagonista di Adagio è Manuel, un ragazzo di sedici anni, che prova a godersi la vita come meglio può, prendendosi anche cura del padre. Il ragazzo è vittima di un ricatto, si reca ad una festa per scattare delle foto ad un misterioso individuo, ma, sentendosi raggirato, decide di scappare. Si ritrova così inseguito dai ricattatori, estremamente pericolosi e determinati a eliminare quello che ritengono uno scomodo testimone.
Manuel capirà subito di esser coinvolto in qualcosa di molto grande e grave al tempo stesso; il giovane protagonista sarà costretto a a due vecchie conoscenze del padre.
Tra i protagonisti, attori di grande calibro, Pierfrancesco Favino, Adriano Giannini, Toni Servillo, Valerio Mastrandrea e anche Francesco Di Leva, presente all’Ischia Film Festival per proiezione del film.
“Adagio in un certo senso mette fine alla mala romana. Si svolge tutto in una Roma che brucia… Di notte. In quello che Stefano Sollima definisce cinema intimista, nonostante abbiano lavorato circa quattrocento persone al film. Adagio è stato girato sotto ai ponti e ci fermavamo solo quando faceva giorno”. Ha dichiarato l’attore che ha interpretato un ruolo non facile, quello di un poliziotto corrotto.
Come ha sottolineato anche uno degli attori protagonisti di Adagio, si tratta di un film nella cui trama in cui si intrecciano i vari aspetti della quotidianità, tra politica, istituzioni e tanto altro, filo conduttore di quella che sembra una “corsa” verso qualcosa che possa portare alla verità.
È un po’ come se tante storie si intrecciassero tra loro. Tra i molteplici aspetti del film di Sollima, uno in particolar modo attira l’attenzione di chi guarda. Il famosissimo regista compie una vera e propria operazione di stile…. dà vita a quella relazione intimista di cui si parlava, attraverso la regia, con cui crea la chiave emozionale non solo per gli spettatori ma anche per gli attori. Attraverso la cura dei dettagli il film diventa quasi la perfezione per chi guarda. E in tutto ciò viene fuori, dal degrado e dagli intrecci che contraddistinguono il film, la vera essenza, quella bellezza che lo denota e che permette di riflettere su diversi aspetti di notevole importanza.
Adagio è dunque consapevolezza di ciò che succede, che potrebbe coinvolgere chiunque e che può essere superato, anche quando sembra tutto perduto.
Immagine in evidenza: Ischia Film Festival