Fra gli innumerevoli generi che popolano il mondo dell’animazione giapponese, di sicuro uno di quelli più sviluppati e che riscontrano maggiore successo, sia in patria che all’estero, riguarda gli anime comici. In tale categoria troviamo diverse opere entrate a far parte dell’immaginario collettivo giapponese, con personaggi iconici e dinamiche che hanno persino contribuito alla creazione di situazioni canoniche nella comicità del Giappone.
In questo articolo vi proponiamo cinque cartoni animati da guardare quando vorrete ridere e divertirvi da soli o in compagnia!
Top 5 anime comici
5. Saiki Kusuo no Psi-nan
Originariamente, Saiki è un manga scritto e illustrato da Asō Shūichi. È stato serializzato su Weekly Shōnen Jump e Jump Giga dal 2012 al 2018. La prima serie animata, coprodotta da J.C. Staff ed EGG FIRM, è andata in onda dal 2016 al 2018, mentre la seconda è uscita nel 2019. Fra gli anime comici, Saiki Kusuo no Psi-nan è uno dei prodotti più conosciuti in Giappone. Saiki è disponibile sulla piattaforma di streaming Netflix. Il protagonista, come si potrebbe evincere dal titolo, è Saiki Kusuo, uno studente delle superiori che vorrebbe trascorrere in modo normale la sua vita da adolescente e senza troppi problemi. Peccato che Saiki sia uno psichico potentissimo e che, per qualche ragione a lui sconosciuta, attiri a sé le persone più assurde e folli che un essere umano possa incontrare. Nonostante i disperati tentativi per nascondere i propri poteri, Saiki sarà costretto a servirsi di tali abilità per risolvere i guai causati da amici e parenti e riportare un pizzico di tranquillità nella vita da esper.
4. Asobi Asobase
Asobi Asobase è un’opera scritta e disegnata da Sukuzawa Rin. Inizialmente cominciò ad essere pubblicato sul sito web Young Animal Densi della casa editrice Hakusensha nel 2015; è passata poi sulla rivista Young Animal e la sua serializzazione è durata dal 2016 fino al novembre dello scorso anno. La trasposizione anime si compone di dodici episodi, due speciali e due OVA, prodotti dallo studio Lerche e andati in onda nel 2018. La serie si concentra su tre studentesse del secondo anno di una scuola media femminile: Hanako, Olivia e Kasumi. Le ragazze decidono, quasi per capriccio, di fondare un club scolastico dedicato alla “ricerca” di nuovi passatempi per sfuggire alla noia. Il cosiddetto asoke (abbreviazione dell’equivalente giapponese per “club di chi se la spassa”) diventerà, quindi, il palcoscenico delle idee pazze ed esilaranti del gruppo di amiche dalla fantasia forse un po’ troppo sviluppata. L’anime è distribuito in Italia dalla piattaforma online di streaming Crunchyroll.
3. Bobobo-bo Bo-bobo
Nel panorama degli anime comici, Bobobo-bo Bo-bobo, o semplicemente abbreviato in Bobobo, si guadagna un posto di tutto rispetto fra le opere più folli, assurde e incomprensibili che siano mai state ideate nel Paese del Sol Levante. Il manga di Bobobo, realizzato da Sawai Yoshio, è uscito su Weekly Shōnen Jump fra il 2001 e il 2005; mentre l’anime, di 76 episodi e prodotto da Toei Animation, è stato trasmesso dal 2003 al 2005. Ci troviamo in un futuro non ben precisato, il mondo è minacciato dalla presenza dell’impero Maruhage, una perfida organizzazione che vuole costringere tutta la popolazione a radersi completamente i capelli. Gli eroi pronti a battersi per sconfiggere i malvagi Maruhage sono Bobobo, un uomo dalla folta capigliatura afro e l’abilità di controllare i propri peli del naso, Beauty, amica di Bobobo e principale spalla comica dell’anime, Heppokomaru, un ragazzino che combatte utilizzando i propri peti, Don Patch, una stramba creatura a forma di sole e migliore amico di Bobobo, e Tokoro Tennosuke, una gelatina blu dalle sembianze umane. Oltre che per la trama che trascende il nonsense, Bobobo si caratterizza per le sue dinamiche demenziali, la forte presenza di parodie di altre opere di animazione e citazioni tratte dalla cultura pop non solo giapponese; gli episodi si presentano con una struttura indecifrabile, scene spesso sconnesse cronologicamente e ricolme di giochi di parole e ambiguità, che per gli appassionati del genere non potranno non scatenare ilarità e divertimento. In Italia Bobobo è stato trasmesso nel 2007 su Jetix.
2. Osomatsu-san
In occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita dell’autore di Osomatsu-kun, Akatsuka Fujio, lo studio Pierrot ha deciso di adattare ad anime le vicende di un particolare gruppo di ragazzi, già divenuti estremamente noti al pubblico nipponico negli anni ’60. Il sestetto di gemelli Matsuno è ormai cresciuto, non sono più i Matsuno-kun di un tempo, bensì –san e sono tornati a mettere a soqquadro la vita di ogni malcapitato che li incontri. Osomatsu-san si compone, per il momento, di tre serie televisive andate in onda fra il 2015 e il 2021; in più esistono due film e nel 2023 ne sarà proiettato nei cinema in Giappone un terzo. L’anime è disponibile sottotitolato su Crunchyroll. I sei fratelli – Osomatsu, Karamatsu, Choromatsu, Ichimatsu, Juushimatsu e Todomatsu – vivono ora nel Giappone contemporaneo, e trascorrono le loro giornate da NEET pigramente e senza alcuna intenzione di trovare un lavoro o divenire indipendenti. Insieme a questi svogliati combina-guai, ritroveremo la loro amica d’infanzia Totoko, il truffatore incallito Iyami e tanti altri celebri personaggi della serie originale, i quali si uniranno ai nostri protagonisti nella creazione di spassose gag comiche.
1. Gintama
Oltre a Bobobo, Gintama è sicuramente una delle punte di diamante della famosa rivista Weekly Shōnen Jump nell’ambito della comicità e del surreale; ma con la sua longevità e un’enorme eterogeneità di personaggi, Gintama è diventato uno dei manga/anime più conosciuti a livello nazionale e anche oltreoceano. La versione manga è stata serializzata dal 2003 fino al 2018 su Jump, per poi continuare per circa un anno su GIGA e terminare definitivamente nel 2019 su un’app apposita di lettura gratuita. L’anime di Gintama, prodotto dallo studio Sunrise, si divide in numerose serie di diversa lunghezza, ma complessivamente essa è composta da 367 episodi (2006-2018) e ha ricevuto diversi adattamenti cinematografici, canonici e originali. La narrazione si svolge in un Giappone alternativo, in un periodo che ricorda il cosiddetto Bakumatsu, momento cardine della storia giapponese prima della sua riapertura al mondo dopo un secolare isolamento. Tuttavia, ad invadere il Paese in Gintama non sono gli occidentali, bensì una specie aliena chiamata Amanto, la quale, dopo una guerra contro gli umani, li ha costretti a stringere una collaborazione politica e commerciale con il loro governo. In questa ambientazione che fonde elementi futuristici e antichi in chiave parodica, il quartetto protagonista, formato da Sakata Gintoki, Kagura, Shimura Shinpachi e l’inugami Sadaharu, lavora come tuttofare nella città di Edo. Gintoki è un ex-samurai perdigiorno dal passato misterioso, Kagura è un’aliena dalla forza sovrumana, mentre Shinpachi lavora come “apprendista” al seguito di Gintoki. A popolare Edo vi sono figure strambe e buffe, quali la sgangherata polizia della Shinsengumi o il duo formato da Katsura “Zura” Kotarō ed Elizabeth, un “qualcosa” con indosso un costume da papera.
Racchiudere Gintama nella semplicistica cerchia degli anime comici e parodici sarebbe, probabilmente, un grave errore. In quest’opera non vige soltanto la componente umoristica, anzi, nel corso della storia si susseguono momenti seri e di riflessione riguardo tematiche come la morte, il tradimento, l’onore e l’amicizia, che contribuiscono a costruire solidi legami emotivi fra i personaggi e il pubblico. Grazie al mix riuscitissimo fra dinamiche legate ai classici shōnen e la natura di anime comico, Gintama è riuscito, nel corso della sua storia, a conquistare una gigantesca quantità di appassionati da tutto il mondo. Non sarebbe sbagliato, dunque, definire Gintama uno degli anime migliori e più celebri di tutti i tempi. La serie è disponibile su Crunchyroll.
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Immagine di copertina: Eroica Fenice