Bridgerton, il period drama di Shonda Rhimes distribuito da Netflix, ha certamente catturato l’attenzione del pubblico grazie agli intrecci di trama e alla scacchiera di scandali su cui i personaggi si muovono. Il fiore all’occhiello della serie è senza dubbio la cura per i dettagli. Dagli abiti alle acconciature, la produzione ha pensato proprio a tutto, ed ecco che l’armocromia in Bridgerton diventa il centro da cui si dipanano i rami dei diversi personaggi.
Ma che cos’è l’armocromia?
L’armocromia, o analisi del colore, è una disciplina basata sulla teoria del colore. Lo scopo di questa tecnica è individuare il giusto equilibrio tra le caratteristiche cromatiche della singola persona e quelle del singolo colore. Ma quale schema utilizza l’armocromia in Bridgerton per esaltare al meglio i nostri protagonisti? Vediamo qualche esempio:
1. I Bridgerton
La famiglia Bridgerton è nota per l’eleganza che contraddistingue i suoi membri. Il colore principale è il blu. Mediaticamente è stato coniato il termine Blue Bridgerton per indicare gli iconici capi indossati dai membri della famiglia, anche se il nome esatto del blu Bridgerton è Blue Wedgwood, una particolare tonalità che si trovava all’epoca nelle ceramiche e nelle porcellane pregiate. Se l’armocromia in Bridgerton è sinonimo di definizione, certamente questo ci aiuta a delineare lo status sociale della famiglia più nota della città. I toni pastello della palette armocromatica variano tra il blu tenue, il verde salvia e accenni di lilla e si riflettono non solo sugli abiti, ma anche nei nastri e nella scelta di stile della casa. L’iconico salotto azzurro è il riflesso della natura calda e amichevole della famiglia.
2. I Featheringthon
Le donne della famiglia Featherington trovano particolare gusto nell’adornarsi con colori sgargianti come il giallo, il verde e il rosa. Portia Featherington, la matriarca della famiglia, vuole a tutti i costi che le sue figlie vengano notate. Nella mente di Portia, infatti, il famoso less is more sembra avere il significato opposto. I Featherington sgomentano per farsi spazio nell’alta società e reclamare una posizione, e quale miglior modo per non passare inosservati se non utilizzando colori e stampe stravaganti?
Il confronto tra le due famiglie ci ha permesso di osservare come la teoria del colore sia più di una semplice scelta di stile. In questo caso, l’armocromia in Bridgerton è anche sinonimo di influenza sociale.
L’armocromia in Bridgerton: le coppie e i colori complementari
Bridgerton ci ha senz’altro offerto una rappresentazione dell’amore in tutte le sue sfaccettature. Per i più romantici, le coppie che hanno caratterizzato le tre stagioni sono ormai divenute un modello di ispirazione. Vediamo come la complicità di coppia si riflette anche nello stile:
1. Daphne e Simon
Nella prima stagione, Daphne è quasi sempre vestita di bianco, uno dei colori più in voga nell’epoca Regency, e chi meglio del diamante della stagione poteva indossarlo? Inoltre, il bianco è il colore tipico dell’abito nuziale, e questo mette in risalto due aspetti fondamentali della storyline di Daphne: il desiderio di sposarsi e formare una famiglia, e la purezza che la contraddistingue. Tuttavia, dopo aver sposato Simon, il colore che maggiormente indossa è il viola. Non si tratta di una coincidenza, poiché il colore di Simon è il rosso, e mescolandolo con il blu, classico dei Bridgerton, il colore secondario ottenuto sarà il viola. In Bridgerton, il cambiamento dello stato sociale si riflette non solo attraverso l’acquisizione del cognome del marito, ma anche mescolando il colore della propria famiglia con quello di quest’ultimo. Insomma, quando si tratta di armocromia, in Bridgerton nulla è lasciato al caso.
2. Anthony e Kate
Anthony è il fratello maggiore e ricopre il ruolo di capofamiglia in quanto erede del titolo di Visconte. Il protagonista della seconda stagione di Bridgerton è solito indossare la marsina, indumento maschile tipico dell’epoca Regency inglese. Sin dalla prima stagione, Anthony indossa colori freddi e profondi, principalmente viola e blu. Inoltre, rispetto ai suoi fratelli, ha un abbigliamento molto rigido, come evidenziato dai cravattini molto stretti, che rispecchiano perfettamente il suo ruolo di patriarca della famiglia. Come ormai sappiamo, l’armocromia in Bridgerton non è solo uno strumento descrittivo per un personaggio, ma anche un indice della sua evoluzione. Proprio per questo motivo, per le riprese della seconda stagione i costumisti hanno scelto una variazione di gradiente molto più dolce: Anthony passa infatti da colori molto scuri ad altri più delicati. Indovinate con chi si abbina la palette armocromatica del Visconte? Esatto, con la sua compagna Kate Sharma. In effetti, anche solo considerando l’elemento armocromatico, i produttori ci avevano già dato un indizio sul lieto fine della loro storia. I colori di Anthony non si abbinano con quelli della sua promessa sposa Edwina Sharma, sempre vestita con toni caldi e romantici, bensì con quelli di sua sorella maggiore.
Il colore principale di Kate è il viola, accompagnato da sfumature di petrolio, smeraldo e ametista; tutte tonalità fredde che risaltano all’occhio dello spettatore. Osservando la scala di colori, notiamo come il blu e il viola siano colori analoghi. I protagonisti della seconda stagione ricoprono entrambi il ruolo di leader nelle rispettive vite. Kate, come Anthony, è la sorella maggiore, sempre attenta al benessere di sua sorella Edwina e determinata a garantirle il miglior pretendente possibile. Questa sua rigidità si riflette anche nelle acconciature molto strette, che si addolciranno in splendidi raccolti man mano che scoprirà l’amore. Kate è di origine indiana, e i costumisti hanno voluto farlo trasparire chiaramente. Sappiamo che uno dei punti forti della serie sono proprio le libertà stilistiche, che non rispecchiano fedelmente la moda dell’epoca Regency, ma che piacciono al pubblico proprio perché non sono mai monotone. Kate indossa molto spesso fantasie come il Paisley e gioielli in oro rosa, accentuando questo aspetto nella terza stagione con l’uso di veri e propri sari. Anche il cambio dei colori sottolinea questo aspetto: l’uso di colori caldi come l’arancione richiama molto l’India e le spezie della terra, nonché il calore che avvolge la coppia, ed è un indice del rispetto reciproco.
3. Penelope e Colin
Protagonista di questa attesissima terza stagione, Penelope ha dominato la scena lasciando tutti senza parole con un cambio di look degno di nota. Agli esordi di Bridgerton, Penelope sembrava essere marchiata a vita dal gusto eccentrico di sua madre, che le rifilava luccicanti ma noiosi abiti gialli. Senza volerlo, Penelope portava il peso dell’insicurezza della sua famiglia, soprattutto nelle scene che la vedevano affiancata a Eloise Bridgerton. Il giallo, però, è un colore positivo e che mette di buon umore, due caratteristiche che ben definiscono la personalità di Penelope. Ma c’è anche un lato nascosto dietro tutto questo bagliore. Avete presente il detto “Non è tutto oro quel che luccica“? Che i costumisti stessero cercando di avvertirci in anticipo sulle dinamiche future? Sicuramente un’ipotesi da non escludere, soprattutto ora che abbiamo capito la centralità dell’armocromia in Bridgerton.
Dato che nella serie l’armocromia sottolinea la complicità delle coppie, anche Colin è soggetto al cambiamento. La nuova presa di coscienza di sé fa sì che la sua palette passi da colori più tenui, stando a indicare una personalità ancora non definita, a colorazioni molto più profonde, con un nuovo stile influenzato dalle esperienze dei suoi viaggi, come confermato da lui stesso a proposito dell’inclinazione alla moda parigina.
Bridgerton tornerà sugli schermi tra due anni con la quarta stagione della serie, che vedrà come protagonista Benedict. Fino a quel momento, non ci resta che aspettare il cast reveal di Sophie e scoprire come i costumisti ci racconteranno la loro storia attraverso la teoria del colore.
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