Cosa si intende per attori-feticcio? Si tratta di un’espressione che indica quel feeling speciale, quella particolare intesa artistica che si instaura tra un regista e uno o più attori, considerati da lui/lei prediletti, e che li porta a collaborare in più di una pellicola, facendo sì che il rapporto di collaborazione sfoci in un vero e proprio sodalizio professionale duraturo, basato su una profonda stima e, spesso, su una sincera amicizia.
Attori-feticcio: i sodalizi artistici più celebri del cinema
Martin Scorsese, Robert De Niro e Leonardo Di Caprio: un sodalizio lungo una carriera
Martin Scorsese, iconico regista italo-americano, sceglie spesso degli attori-feticcio per i suoi film; vanta in particolare una lunga collaborazione con Robert De Niro e Leonardo Di Caprio. Con il primo, a partire dagli anni ’70, ha collaborato in pellicole entrate a far parte della storia del cinema come Mean Streets, Taxi Driver, The Irishman, e via dicendo. La collaborazione con Di Caprio comincia nel 2002 con Gangs of New York e si va intensificando con pellicole come Shutter Island, The Wolf of Wall Street e The Departed, con il quale vincerà l’Oscar alla regia. Si può dire che questi due attori abbiano contribuito a definire lo stile e il successo di Scorsese, diventando volti iconici del suo cinema.
Tim Burton, Johnny Depp ed Helena Bonham Carter: un trio tra gotico e fiabesco
Il regista, con il suo tocco originale tra fiaba e atmosfere dark, è inconfondibile: ci ha regalato storie originali, reinterpretazioni di grandi classici, film di animazione. Johnny Depp ed Helena Bonham Carter sono i suoi attori-feticcio che, con il loro aspetto particolare, hanno contribuito notevolmente al successo delle pellicole di Burton. Depp conta ben 8 collaborazioni con Burton, tra cui Edward mani di forbice, La fabbrica di cioccolato, Sweeney Todd e Dark Shadows (nei quali è presente anche Helena Bonham Carter). Riguardo al rapporto con Bonham Carter, ricordiamo che i due non hanno collaborato solo professionalmente, ma sono stati anche fidanzati per ben 13 anni ed hanno avuto due figli. Dal punto di vista però del sodalizio artistico, questo viene sancito nel 2001 con il remake de Il Pianeta delle Scimmie. Seguiranno anche altri film campioni di incassi come Big Fish, Alice in Wonderland e La sposa cadavere. L’eccentricità e la versatilità di questi attori si sposano perfettamente con l’universo visionario e onirico di Burton.
Pedro Almodóvar, Penélope Cruz e Antonio Banderas: il fascino del cinema spagnolo
Penélope Cruz ha iniziato il suo sodalizio con Pedro Almodóvar interpretando il ruolo di una prostituta che partorisce un bambino su un autobus in Carne Tremula. A partire da questa breve collaborazione, l’attrice, che era già famosa, divenne uno degli attori-feticcio del regista spagnolo e infatti interpretò Tutto su mia madre, Volver, Gli abbracci spezzati e Gli amanti passeggeri. Altra collaborazione storica è quella tra il regista spagnolo e Antonio Banderas, che aveva esordito proprio grazie ad Almodóvar nel 1982 con Labirinto di Passioni, dopo il quale i due continuarono a collaborare ancora insieme fino al capolavoro Dolor Y gloria, in cui recita anche Penelope Cruz. Entrambi questi attori hanno contribuito a esportare e a far apprezzare il cinema di Almodóvar in tutto il mondo, grazie a interpretazioni intense e appassionate.
Paolo Sorrentino e Toni Servillo: l’eccellenza del cinema italiano contemporaneo
Il sodalizio artistico tra i due è ormai più che ventennale ed è uno dei più importanti esempi di attore-feticcio nella storia del cinema italiano moderno. La collaborazione artistica comincia con L’uomo in più, ma ben presto diventa una vera e propria amicizia basata su una profonda stima. Insieme hanno riportato la vittoria dell’Oscar in Italia con La Grande Bellezza, ma non possiamo non menzionare altre due pellicole che li vede collaborare ancora una volta, Il Divo, ritratto grottesco e impeccabile di Giulio Andreotti e Le conseguenze dell’amore, accompagnati ovviamente dalla magistrale interpretazione di Toni Servillo. L’eleganza e la bravura di Servillo si adattano perfettamente allo stile raffinato e a tratti onirico del cinema di Sorrentino, dando vita a personaggi indimenticabili.
Wes Anderson e Bill Murray: l’ironia surreale come marchio di fabbrica
Un altro sodalizio artistico degno di nota è quello tra il regista Wes Anderson e l’attore Bill Murray. La loro collaborazione inizia nel 1998 con Rushmore e prosegue con numerosi altri film, tra cui I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling, Moonrise Kingdom e Grand Budapest Hotel. Bill Murray, con la sua comicità malinconica e il suo umorismo eccentrico, incarna alla perfezione lo stile unico di Anderson, fatto di simmetrie, colori pastello e personaggi stravaganti. In questo caso, è evidente come l’attore sia diventato un vero e proprio alter ego del regista, contribuendo in modo determinante all’identità visiva e narrativa dei suoi film.
Sergio Leone ed Ennio Morricone: quando la musica incontra l’immagine
Anche se non si tratta di un attore, Ennio Morricone è stato per Sergio Leone molto più di un semplice compositore: un vero e proprio feticcio artistico, una musa ispiratrice, una componente essenziale del suo cinema. La loro collaborazione inizia con Per un pugno di dollari e prosegue con altri capolavori del genere spaghetti western, come Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il West e Giù la testa. Le musiche di Morricone non si limitano ad accompagnare le immagini, ma diventano parte integrante della narrazione, enfatizzando le emozioni, sottolineando i momenti cruciali e contribuendo a creare l’atmosfera unica dei film di Leone.
Clint Eastwood: un attore che ha segnato il sodalizio
In questo sodalizio, un ruolo essenziale è giocato anche da Clint Eastwood, attore protagonista di molti dei film citati, il cui volto statuario e lo sguardo enigmatico sono diventati un’icona del cinema di Leone. Senza la presenza scenica e il carisma di Eastwood, uniti alle musiche evocative di Morricone, i film di Leone non avrebbero avuto lo stesso impatto.