Brooklyn Nine-Nine (serie tv) | Recensione

Broohlyn Nine-Nine

Brooklyn Nine-Nine, conosciuta sui social anche come B99, è una serie tv statunitense che è andata in onda per otto anni dal 17 settembre 2013 fino al 16 settembre 2021, realizzando un totale di 153 episodi, spalmati in otto stagioni. Ad oggi è una delle sitcom che rientra tra i must da vedere almeno una volta nella vita, anche se la sua ambientazione in una stazione di polizia la rende leggermente diversa dalle classiche sitcom come Friends o How I Met Your Mother.

Breve storia della serie

B99 nasce dal desiderio dei suoi creatori, Michael Schur e Dan Goor, di ambientare una sitcom in una stazione di polizia, cosa che non si vedeva in televisione dai tempi di Barney Miller, una sitcom poliziesca andata in onda dal 1975 al 1982. L’idea viene prima proposta all’Universal Television, che accetta di produrre la serie, ma viene bocciata dalla NBC, gestrice dell’Universal, così Schur e Goor si rivolgono alla Fox, con la quale finiscono per produrre 5 stagioni. Tuttavia, nel 2018, Fox annuncia la cancellazione della serie; dopo una rumorosa rivolta dei fan, con tanto di petizioni sui social, NBC decide di darle un’altra possibilità, pentita di averla bocciata la prima volta. Grazie all’NBC, quindi, B99 continua per altre 3 stagione e si conclude nel 2021.

La trama

Novantanovesimo dipartimento della polizia di New York City: Jake Peralta, uno dei detective migliori del dipartimento, si ritrova ad affrontare il caso più difficile della sua carriera, cioè capire come iniziare a seguire le regole, dopo l’arrivo del nuovo e severissimo capitano Raymond Holt. Dopo tanti sacrifici, Holt è riuscito ad ottenere il ruolo di capitano e non ha intenzione di fallire. La storia segue le vicende dei colleghi del dipartimento che lavorano con Jake: Charles Boyle, suo migliore amico, Amy Santiago, Rosa Diaz, Gina Linetti, la segretaria, e Terry Jeffords, il sergente del novantanovesimo.

La comicità

Trattandosi di una sitcom, non c’è da stupirsi che uno dei punti di forza della serie sia proprio la sua comicità. Ogni personaggio ha un lato ironico o viene preso in giro amichevolmente dagli altri per qualcosa, come nel caso di Amy e la sua ossessione per i raccoglitori o di Hitchcock e Scully (che originariamente dovevano essere personaggi marginali ma che hanno poi conquistato il cuore del pubblico) e il loro amore per il cibo. Particolarmente interessante è la sottile comicità del capitano Holt, sempre diligente da sembrare quasi apatico, ma che nei momenti più inaspettati fa uscire il suo lato ironico, o semplicemente dice qualcosa di divertente con la faccia più seria del mondo.

Razzismo e omofobia

Brooklyn Nine-Nine è una serie che colpisce non soltanto per la sua comicità e gli interessanti casi che i protagonisti si trovano ad affrontare, ma anche per il modo in cui riesce ad alternare questi elementi a temi seri, come l’omofobia e il razzismo, senza sminuirli e\o appesantire la serie in alcun modo. Raymond Holt, interpretato da Andre Braugher, è il personaggio che ingloba perfettamente questi due temi: capitano nero e gay, fin dal pilot racconta quanto abbia dovuto lottare per diventare capitano, nonostante sia sempre stato un ottimo detective. Gli atteggiamenti discriminatori che ha dovuto subire sono proprio il motivo per cui suo marito, Kevin, è scettico nei confronti di tutti i colleghi di Holt. Almeno finché non conosce Jake, che poco poco riesce a conquistarsi la sua simpatia. Il tema nel razzismo, associato alla brutalità dei poliziotti, inoltre, ha un ruolo cruciale nell’ultima stagione: Rosa Diaz, infatti, decide di lasciare la polizia di New York e diventare un investigatrice privata proprio come conseguenza degli atteggiamenti discriminatori dei suoi colleghi. Questa direzione è stata scelta da Shur e Goor per denunciare la brutalità della polizia in seguito all’omicidio di George Floyd.

I rapporti umani

Anche i temi dell’amore, amicizia e rispetto occupano un ruolo molto importante nella serie. Nel corso delle stagioni possiamo osservare come evolvono le relazioni tra i personaggi, sotto tanti punti di vista: ad esempio, in ambito sentimentale, la crescita del rapporto tra Jake e Amy è un classico caso di friends to lovers, sempre molto amato dal pubblico, che ricorda un po’ la relazione tra Chandler e Monica in Friends. Per quanto riguarda i rapporti di amicizia, oltre a quello già ben consolidato tra Jake e Charles, anche Amy e Rosa si avvicinano sempre di più, creando un rapporto che va oltre a quello lavorativo. Anche l’amicizia tra Jake e Rosa è molto significativa, soprattutto quando Jake sta accanto a Rosa  mentre  fa coming out come bisessuale ai suoi genitori. Ma soprattutto, degno di nota è il rapporto tra Jake e Holt: grazie alla guida del capitano, Jake impara a crescere, capisce a pieno l’importanza del suo lavoro e diventa un uomo responsabile, mantenendo comunque il suo lato più leggero. Al contrario, Holt inizia per la prima volta a sentirsi parte di una squadra che lo accoglie a braccia aperte, impara a lasciarsi andare quando serve e vede in Jake una figura da cui imparare, oltre che disciplinare.

Brooklyn Nine-Nine, quindi, è molto più di una semplice sitcom divertente. Certo, le scene comiche, le battute simpatiche, le situazioni esilaranti e i momenti iconici non mancano, ma dietro a tutto questo si nasconde un mondo da scoprire. Un mondo pieno di personaggi con mille sfaccettature, complessi, fragili, ambiziosi, competitivi (basti pensare all’annuale Halloween Heist), leali e molto altro.

Fonte immagine: Amazon Prime Video

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