C’è di nuovo la valigia sul letto! È tempo di partire per un nuovo viaggio, letteralmente all’avventura, perché non si sa cos’altro può accadere dopo le mirabolanti avventure capitate ai due protagonisti nel primo film La valigia sul letto, di e con Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza, uscito nel 2010. Ne sono accadute di cose, da allora, e i tempi sono cambiati: diversi governi si son succeduti e il Covid ha contribuito ad acuire un certo senso di disorientamento nelle persone che hanno dovuto reinventarsi, in special modo i napoletani.
Napoletani come Achille e Brigida che, trovata una sorta di equilibrio, vengono di nuovo costretti a partecipare ad un piano organizzato per catturare due boss dei clan camorristici più potenti — che nel frattempo stringono un’alleanza —, attirandoli con un’esca d’eccezione: Antimo Lociummo detto l’Antimo Fuggente, il pentito di cui Achille si era spacciato parente per sfuggire alla miseria e che ha dato inizio alle rocambolesche avventure del primo film. In questo sequel, quasi l’intero gruppo si riunisce in un casale confiscato alla camorra che è la base dell’intera operazione. Non mancheranno situazioni tragicomiche e momenti esilaranti, ma ci sono in gioco anche emozioni importanti: la paternità, vera o presunta che però si trasforma in un affetto profondo e sincero; la consapevolezza di essere ancora uniti come coppia dopo tanti anni, nonostante la stanchezza; il fare i conti con la propria coscienza davanti a una scelta difficile.
Durante la conferenza, dopo la proiezione del film — di cui non faremo altri spoiler —, Eduardo Tartaglia ci racconta che l’idea del sequel del film è nata dopo il grande successo della prima pellicola, quando molte persone avevano iniziato a chiedersi che fine avessero fatto i personaggi che, con la loro spontaneità, erano entrati nel cuore del pubblico. Quando ha iniziato a scrivere C’è di nuovo la valigia sul letto, il regista, autore e sceneggiatore napoletano aveva già in mente come rappresentare la crescita dei personaggi in relazione al cambiamento d’epoca. La pandemia, infatti, ha fatto da spartiacque e da spunto ulteriore per la ripartenza del progetto, modificando via via la sceneggiatura anche in base ad una riflessione che alberga un po’ nel cuore di tutti: cerchiamo di dimenticarla, ma niente è più come prima ed è innegabile che nei nostri discorsi ci sia sempre un “prima e dopo la pandemia”. Questo ha comportato molti aggiornamenti in fase di scrittura, fino ad arrivare al prodotto finale.
Il cast è eccezionale: Maurizio Casagrande, Biagio Izzo e Francesco Procopio sono i protagonisti dei momenti più divertenti, senza mai trascendere alla volgarità; il giovanissimo Marco Tartaglia, per la prima volta sullo schermo; Gianni Parisi e Mario Porfito nei ruoli dei boss dei due clan rivali; l’amichevole partecipazione del grande Mariano Rigillo, maestro e mentore di Eduardo Tartaglia e, ovviamente Veronica Mazza, che dimostra ancora una volta di essere un’attrice carismatica e forte, proprio come il personaggio di Brigida. La sua attitudine manageriale e la sua determinazione la collocano al centro di una compagine di attori che non sono soltanto dei grandissimi professionisti, ma che formano un gruppo unito come una vera famiglia. Eduardo Tartaglia ci spiega che quando scrive un personaggio, spesso ha già in mente l’attore che dovrà interpretarlo.
Massimo De Matteo, noto al grande pubblico per il ruolo di Giulio Colombo nel Commissario Ricciardi, è proprio uno di questi. Nel film di Eduardo Tartaglia interpreta l’uomo di fiducia del boss (Gianni Parisi), con una curiosa ossessione per il lavoro a maglia. Massimo, intervenuto alla conferenza, ci rivela che non appena viene fuori una notizia su un nuovo lavoro di Eduardo Tartaglia, gli attori fanno quasi a gara nel chiedergli di partecipare alla produzione. Massimo ed Eduardo sono amici e collaboratori di lunga data: tra i molti progetti teatrali e cinematografici, ultimamente hanno lavorato insieme in Na Campagnata ‘e tre disperate in occasione della rassegna Racconti per Ricominciare 2023. Massimo ci racconta che sul set di C’è di nuovo la valigia sul letto, così come anche in tutti gli altri film, Eduardo asseconda le inclinazioni creative degli attori, spingendoli con energia a dare il meglio, anche improvvisando i testi, in un clima di fiducia e mettendo sé stesso nei panni del personaggio buffo ed imbranato, perché come lui sostiene fermamente, non c’è bisogno di far ridere sulle spalle degli altri.
«Il cinema non è più come una volta: i blockbuster sono quelli che attirano più pubblico, le piccole sale cinematografiche stanno scomparendo in virtù della “comodità” delle piattaforme e questo rende difficile la vita degli sceneggiatori, attori e registi, ed è un peccato che le nuove generazioni, salvo eccezioni, non conoscano la magia dell’andare al cinema ed immergersi in quel mondo di sogni fatti schermo che ispiravano tutti noi e ci facevano sognare da ragazzini!». Così spiega l’artista con una lieve malinconia. Tuttavia continua a lavorare, superando molti ostacoli e imprevisti, con la stessa passione che ha accompagnato il suo sogno di raccontare storie basate su riflessioni e motivazioni serie ed attuali, senza mai dimenticare l’importanza della risata, donando un sorriso sul volto di chi apprezza il suo lavoro, al cinema e a teatro: con leggerezza, Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza, partner nel lavoro e nella vita, divertono, emozionano e fanno riflettere su quanto accade intorno a noi e su quanto a volte, le cose non sono affatto come sembrano. C’è di nuovo la valigia sul letto è al cinema dall’8 Giugno 2023!
Locandina per gentile concessione di Eduardo Tartaglia
Foto dal film: Ufficio Stampa, si ringrazia Alessandro Savoia
Foto della conferenza: Adelaide Ciancio