Cartoni animati da adulti: 3 da rivedere e perché

Cartoni animati da adulti: 3 da rivedere e perché

I cartoni animati sono un potente strumento per l’educazione dei bambini, essendo la televisione un mezzo audio-visivo. I cartoni animati risultano essere un vero e proprio calmante, e non solo per i bambini; molti di essi valgono la pena di essere visti anche da adulti, grazie alla loro capacità di eliminare la pesantezza mentale e lo stress.

Rivedere i cartoni animati da adulti aiuta a metabolizzare le emozioni negative e della vita in generale, permettendo a tutti di riflettere su di esse o di identificarsi in personaggi fittizi che racchiudono in sé stessi una grande forza d’animo. Non c’è infatti un’età in cui si possono o non si possono guardare i cartoni animati, essendo questi una tecnica alternativa attraverso la quale si cerca di raccontare una storia.

I cartoni animati famosi e amati dai bambini sono tanti, ma alcuni tra questi nascondono messaggi utili anche per gli adulti, che riescono a far comprendere determinate dinamiche difficili della vita. Soprattutto, riguardare il proprio cartone preferito quando si è più adulti permette di notare elementi che in età infantile non avevano importanza poiché non compresi.

Ecco tre cartoni animati che da adulti vale la pena rivedere.

1. Il Re Leone

Il Re Leone è un cartone animato del 1994 prodotto da Disney Feature Animation e distribuito da Walt Disney Pictures.

Il cartone animato racconta della storia di Simba, un giovane leone che dovrà prendere il posto di suo padre Mufasa come re. Purtroppo, l’invidioso zio Scar ha come obiettivo di governare il regno e quindi causerà la morte di Mufasa. Il perfido zio accusa il piccolo leoncino di aver ucciso il padre, innescando nella sua mente un profondo senso di colpa che lo spingerà a scappare via. Durante la sua fuga, Simba incontra Timon e Pumba, due vagabondi che gli insegnano come vivere senza pensieri, attraverso la celebre espressione Hakuna Matata. Gli anni passano, Simba è ormai adulto e un giorno ritrova Nala, una leonessa sua vecchia amica, e i due capiscono di essere innamorati. Nala gli chiede di ritornare nel loro regno, che per colpa di Scar sta attraversando un grave periodo di siccità e carestia, ma Simba è ancora convinto di aver ucciso suo padre e non ha il coraggio di farsi rivedere. Rimasto solo, Simba ha una visione di suo padre Mufasa, che gli dona il coraggio di ritornare; infatti, ora è pronto a lottare per riprendere il posto che gli spetta. Quando arriva nel suo regno, Simba vede Scar che attacca sua madre e con un impeto di rabbia gli salta addosso per difenderla e dopo una lunga lotta, riprende il suo posto come re della Savana.

Rivedere questo cartone animato da adulti ne fa comprendere meglio il significato, che da bambini non è evidente: il cambiamento non è qualcosa di negativo e spesso per poter andare avanti c’è bisogno di scontrarsi con il proprio passato. Vivere la vita senza troppi pensieri e preoccupazioni è il modo migliore per affrontare le difficoltà e crescere. Insomma, tutte tematiche che da adulti si vivono e che spesso non si è in grado di comprendere o affrontare.

2. Il gobbo di Notre Dame

Altro tra i cartoni animati da rivedere da adulti è Il gobbo di Notre Dame, un film d’animazione Disney tratto dal capolavoro di Victor Hugo Notre Dame de Paris. Questo è uno dei cartoni animati che affronta temi molto importanti, soprattutto complessi e profondi, tanto che per molti non può essere considerato un film rivolto ai bambini.

Il protagonista del cartone animato è Quasimodo, il campanaro della cattedrale di Notre Dame, deforme e non di bell’aspetto, di origine gitana. È stato strappato alla madre da piccolo per volere del giudice Frollo, contrario ai valori dei gitani. Frollo voleva gettarlo in un pozzo per via della sua deformità, ma il vescovo della cattedrale decide di proteggerlo mettendolo sotto la protezione della cattedrale. Quasimodo cresce conoscendo solo la cattedrale, ma un giorno si unisce alla Festa dei Folli. I gitani catturano Quasimodo e lo legano a una ruota per prenderlo in giro, ma la bella e buona Esmeralda lo salverà con un trucco di magia, motivo per cui sarà accusata di stregoneria. Ma Febo, il capitano delle guardie, si innamora di lei e si rifiuta di arrestarla. Frollo sviluppa una vera e propria ossessione per la zingara Esmeralda, che viene vista da lui come un oggetto prezioso e tentatore, la vede come il male. La vede come una sorta di prova di Dio, tanto che arriverà a pensare che la ragazza sia di sua proprietà e che se lei non lo volesse stare con lui, allora dovrebbe morire. Quasimodo aiuterà Esmeralda a scappare da Frollo, che scoprendo anche dell’amore tra Esmeralda e Febo decide di dichiarare guerra ai gitani decidendo di incendiare i loro rifugi e le loro case. A morire tra le fiamme è però lo stesso Frollo, mentre Febo ed Esmeralda possono vivere il loro amore serenamente e Quasimodo viene accolto dalla società di Parigi e dagli zingari.

Tra i cartoni animati da rivedere da adulti questo è forse quello più crudo, che da bambini non viene apprezzato tanto quanto lo si fa in età adulta. I temi sono diversi: il razzismo, il peccato, la corruzione della chiesa e quindi anche la religione, la deformità e l’isolamento dal resto del mondo. Questo cartone animato, quando compreso, vuole spingere gli spettatori ad accettare sé stessi qualsiasi sia il proprio aspetto fisico, che la bontà è la migliore delle qualità e che l’amore non è possesso.

3. Mulan

Ultimo tra i cartoni animati da rivedere da adulti scelti per questo articolo è Mulan, un film d’animazione firmato Disney che racconta la storia dell’antica leggenda cinese di Hua Mulan.

Tra il VI e VII secolo d.C. i territori cinesi della Dinastia Sui sono protetti dalla Grande Muraglia cinese. Tuttavia, un’armata di Unni riesce ad oltrepassarla e ad invadere la Cina.

Nel frattempo, una giovane ragazza di nome Mulan, in un tranquillo villaggio, cerca di onorare la sua famiglia sposando un uomo di buona famiglia. Ma Mulan non riesce a sottostare al volere degli altri e decide di annullare il matrimonio. Mulan affronta quindi una crisi, perché non capisce più chi è, e le regole del governo del tempo non davano spazio alla figura femminile, a meno che queste non fossero sposate. Il padre di Mulan però le sta vicino e le dice che è un bellissimo fiore che un giorno sboccerà. Mulan inizia così un percorso di crescita personale, presente quasi nella vita di tutti.

Il governo, data l’invasione, obbliga tutti gli esponenti maschili delle famiglie ad arruolarsi nell’esercito per difendere il territorio. Mulan, non volendo che il padre invalido di guerra si arruoli nuovamente, si taglia i capelli e si finge Ping, il figlio maschio della famiglia che non esiste. Mulan con la sua perseveranza riesce a sopravvivere agli addestramenti e a partire con la sua truppa verso il fronte. Durante l’azione, Mulan rimane ferita e la truppa scopre che è in realtà una donna, motivo per cui deve essere giustiziata sul posto, ma il capitano Shang la risparmia perché la ragazza ha dimostrato onore.

Durante lo scontro finale con gli Unni è proprio Mulan a sconfiggerli, nonostante la grande differenza di forza, ricevendo così il ringraziamento dell’imperatore. Mulan torna al villaggio e riabbraccia la sua famiglia, dove arriva poi anche Shang che le confessa il suo amore, con la celebre frase “il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più bello di tutti”, che chiude il percorso di crescita della ragazza.

Vale la pena, tra tutti i cartoni animati da rivedere tra adulti, guardare Mulan per avere degli insegnamenti di vita veri e propri. Con questo cartone imparato si può riflettere sul femminismo, sulla forza d’animo, sul coraggio e guardando questa giovane ragazza così intrepida, gli spettatori adulti riflettono su se stessi.

Fonte immagine: Wikipedia

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