Cinefili di tutto il mondo, riunitevi. Al cinema ovviamente, ma non solo. Ci sono, infatti, delle forme di fruizione delle pellicole cinematografiche, non per forza di ultima uscita, che vanno oltre le sale cinematografiche. Parliamo dei cosiddetti cineclub.
Cos’è un cineclub e qual è la sua funzione?
Un cineclub è un’associazione culturale senza scopo di lucro (non profit) dedicata alla diffusione, allo studio e alla conservazione dell’arte cinematografica. A differenza delle sale cinematografiche tradizionali, i cineclub proiettano spesso film non mainstream, come film indipendenti, documentari, film d’essai e pellicole di interesse culturale. Dopo la proiezione, è comune organizzare un dibattito tra i partecipanti per discutere del film. L’obiettivo principale di un cineclub è quindi la promozione della cultura cinematografica e la creazione di uno spazio di aggregazione e confronto per gli appassionati di cinema.
Normative per l’apertura di un cineclub: cosa dice la legge
Per organizzare il proprio cineclub, però, è necessario attenersi a determinate norme, le quali sono consultabili nel Decreto Legislativo n.28/2004. Tra le più importanti annoveriamo:
- Divieto di proiezione pubblica non autorizzata: è vietato proiettare a un pubblico (anche non pagante) film in DVD, Blu-ray o altri supporti acquistati o noleggiati per uso privato, a meno che non si sia ottenuta l’autorizzazione dai detentori dei diritti d’autore (casa di produzione e/o distribuzione).
- Diritti d’autore e SIAE: per proiettare film, è *obbligatorio* ottenere la licenza dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e pagare i relativi diritti d’autore. La SIAE offre diverse tipologie di licenze per i cineclub, a seconda del numero di soci, delle proiezioni e del tipo di film proiettati.
- Forma giuridica: un cineclub è solitamente costituito come associazione culturale senza scopo di lucro.
- Registrazione: l’associazione deve essere registrata presso l’Agenzia delle Entrate.
- Partita IVA: se l’attività non è occasionale, è necessario essere in possesso di Partita IVA.
- Biglietteria: se l’ingresso è a pagamento, è obbligatorio avere una biglietteria automatica o utilizzare biglietti di ingresso conformi alle normative.
- Contabilità: è necessario tenere una contabilità separata e redigere i relativi registri.
Costi di apertura e gestione di un cineclub
Aprire un cineclub comporta dei costi, sia iniziali che di gestione. Ecco una panoramica:
Costi iniziali:
- Registrazione dell’associazione: circa 200 euro per la tassa di registrazione, più marche da bollo da 16 euro ogni 4 pagine o 100 righe dell’atto costitutivo e dello statuto.
- Sede: affitto e utenze del locale (se non si dispone di uno spazio gratuito).
- Attrezzatura: proiettore, telo da proiezione, impianto audio, lettore DVD/Blu-ray (o computer), sedie, tavoli, ecc.
- Arredamento e allestimento: eventuali costi per rendere il locale accogliente e funzionale.
Costi di gestione:
- Diritti d’autore (SIAE): il costo varia in base al tipo di licenza e al numero di proiezioni.
- Acquisto o noleggio dei film: se non si ottengono i diritti direttamente dai distributori, è necessario acquistare o noleggiare i film in formati specifici per la proiezione pubblica (non i normali DVD/Blu-ray).
- Utenze: luce, acqua, gas, riscaldamento/condizionamento.
- Promozione: costi per pubblicizzare l’attività e le proiezioni (stampa, cartellonistica, web, social media).
- Eventuali compensi: per relatori, ospiti o personale.
- Assicurazione: è consigliabile stipulare una polizza assicurativa per responsabilità civile.
Come finanziare un cineclub: prestiti e raccolte fondi
Per far fronte ai costi iniziali e di gestione, è possibile:
- Richiedere un prestito: esistono servizi online, come Younited Credit, che offrono prestiti personali o microcrediti.
- Organizzare raccolte fondi: coinvolgere amici, parenti, appassionati di cinema e la comunità locale attraverso eventi, crowdfunding, donazioni, ecc.
- Cercare sponsor: contattare aziende locali o enti che potrebbero essere interessati a sostenere l’attività del cineclub in cambio di visibilità.
- Quote associative: chiedere ai soci del cineclub una quota associativa annuale.
Aprire un cineclub: passione per il cinema e impegno
Aprire un cineclub non è una passeggiata, specialmente se alla burocrazia si affianca il lato economico. Richiede impegno, passione per il cinema e una buona dose di organizzazione. Tuttavia, se gestito con cura e attenzione alle normative, può diventare un punto di riferimento culturale importante per la comunità e un’esperienza gratificante per chi lo gestisce.