Cinema e doppiaggio, la passione ti segue negli iGV Club

Il cinema è una vera e propria arte che affonda le sue radici negli ultimi anni dell’800 grazie a due invenzioni fondamentali. La prima è la pellicola fotografica, che risale al 1885 ad opera di George Eastman, e la seconda è il cinématographeun’invenzione dei fratelli Louis e Auguste Lumière che venne mostrata per la prima volta al pubblico del Gran Cafè del Boulevard de Capucines a Parigi, il 28 dicembre del 1895.

È dal 1895 che il cinema segue le vicende dell’umanità, suscita emozioni, ci proietta nel futuro e ci fa conoscere il passato. Grazie al cinema possiamo sognare l’inimmaginabile e toccare con mano mondi, storie e persone che non esistono nella realtà. Le evoluzioni degli effetti speciali, del cinema in 3D hanno reso possibili tutto questo e la tecnologia dietro a una sceneggiatura diventa magia per chi guarda da fuori.

Dal 1895 si sono susseguiti grandi successi cinematografici che hanno fatto la storia del cinema, si sono sviluppate numerose teorie del cinema che hanno elevato, quella che era nata come una semplice conquista tecnologica, ad una forma d’arte, la settima secondo Ricciotto Canudo. Così come sono considerate arte tutto l’insieme di mestieri che si sono sviluppati intorno al cinema come ad esempio il doppiaggio.

Cos’è l’arte del doppiaggio

Il doppiaggio è un processo di post-produzione ossia che avviene come ultima fase della produzione cinematografica, prima della distribuzione agli spettatori.

Tramite il doppiaggio si possono ottenere diversi effetti sonori, a seconda delle esigenze, che hanno come obiettivo ultimo quello di rendere il messaggio veicolato dalle immagini, il più comprensibile possibile.

Gli obiettivi sono molteplici, ad esempio quello di dare la voce a cartoni animati, o a personaggi che nella realtà non potrebbero parlare, come neonati o animali. Si può decidere di doppiare un attore che, seppur bravo a recitare, non è dotato di fotogenia o ha una forte componente dialettale che non si adegua al contesto. Infine, la motivazione più diffusa è quella di dare ad ogni singolo attore la possibilità di “parlare” in tante lingue diverse, per essere compreso nei diversi paesi di proiezione e quindi aumentare il numero di telespettatori che saranno in grado di usufruire di quel contenuto.

La storia del doppiaggio

Il processo di doppiaggio ha una storia lunga e curiosa: vediamo alcune tappe.

Il cinema nasce come arte visiva, acquisisce la componente sonora solo nel 1926 e subito ci fu il problema della distribuzione della pellicola in un paese diverso da quello di produzione. Le grandi case cinematografiche come Warner Bros, Paramount e Fox usarono diversi escamotage per risolvere il problema.

Inizialmente, pensarono di girare il film in tutte le lingue in cui avrebbe dovuto essere distribuito e così fecero i primi tempi, ma i problemi erano molteplici, a cominciare dal fatto che almeno gli attori principali avrebbero dovuto imparare a leggere dai gobbi una lingua che probabilmente ignoravano del tutto. In alcuni casi gli attori recitavano solo muovendo la bocca ma il suono veniva da una voce fuori campo. Spesso il risultato era di bassissima qualità e in alcuni casi le pellicole venivano rifiutate dai paesi a cui erano indirizzate proprio per questo motivo.

Finalmente, nel 1930, arrivano le prime tecniche di doppiaggio che permettono di sovrapporre le voci all’immagine in un secondo momento, nella fase di post-produzione. L’Italia si rivelò subito un Paese molto talentuoso in questo campo, complice anche una legge promulgata da Mussolini all’epoca del fascismo che vietava la divulgazione di film in altre lingue, per non perdere la lingua nazionale. In realtà ci sono motivi ben più veniali ossia i ritorni economici delle grandi case produttrici generati dalla diffusione dei loro prodotti cinematografici in porzioni sempre più estese di Europa.

L’Italia, anche ai giorni nostri, è uno dei paesi dove si doppiano più prodotti cinematografici in assoluto: film, programmi TV, cartoni animati e spot pubblicitari, tutto viene trasmesso in italiano.

Esistono diverse tecniche di doppiaggio e un bravo doppiatore deve studiare anni per padroneggiarle e dirsi completo. Inoltre, nella fase di doppiaggio, oltre al doppiatore, sono numerose le figure che intervengono perché tutto si svolga alla perfezione, ad esempio il fonico, il dialoghista e il direttore di doppiaggio.

Imparare il mestiere del doppiatore divertendosi

Se sei un cinofilo e hai cresciuto i tuoi figli con la passione del cinema e del doppiaggio, sappi che gli iGV Club Marispica in Sicilia e Santaclara in Costa Smeralda (Sardegna), organizzano dei corsi di doppiaggio per i ragazzi dello Junior e dello Young Club. È una occasione unica per imparare qualcosa di nuovo divertendosi mentre siete in vacanza. Potranno quindi approfittare di questa opportunità fra un bagno al mare e un tuffo in piscina.

Gli incontri sono pensati, creati e condotti da professionisti del settore che apriranno le porte sui segreti dell’arte del doppiaggio. Risponderanno alle domande dei tuoi ragazzi, ad esempio, su come si fa a doppiare un film o come deve essere la dizione di un doppiatore e, alla fine, potranno mettere in pratica quanto imparato doppiando la clip di un film.

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