Eva Carducci colpisce per due cose, appena la si incontra: la sua altezza (1,84) e la sua simpatia! Una schiettezza tipica romana, mai volgare, di cui va molto orgogliosa e che proprio come i suoi capelli rossi, è parte della sua identità. Dotata di una bellezza senza filtri, la sua originalità sta nella naturalezza con cui si approccia agli altri ed è su questo che ha impostato il suo lavoro, soprattutto sui social media, specialmente Instagram e Tiktok dove esprime al meglio il suo lavoro. Inviata specialissima al Comicon 2024 dove ha presentato diversi panel, tra cui Jujutsu Kaisen – una delle sue storie preferite – Falla Girare, con il cast del film e l’incontro con Stanislav Janevsky, aka Viktor Krum. Noi di Eroica Fenice le abbiamo proposto, per una volta, di passare dall’altro lato del microfono e lei, simpatica e accomodante, nonostante i mille impegni del previsti per il Comicon, ci ha detto subito di sì.
Eva Carducci, ti occupi di diversi settori, nel mondo del cinema, animazione e serie tv.
Io faccio tre lavori! Sono giornalista freelance e collaboro con più testate tra cui il Messaggero, Vanity Fair, Cosmopolitan e AskaNews, un’agenzia di comunicazione molto importante in italia. Sono consulente editoriale per Disney, Warner, Sony e Eagle e infine sono Content Creator.
E infatti sui social come Instagram e TikTok sei una specie di leggenda Tutti seguono i tuoi contenuti, sulla pagina Eva Carducci hai oltre 90K Followers e più di 5 milioni di likes.
Il Lavoro di Content creator lo faccio si può dire da sempre, di pari passo con gli altri, perché per me la comunicazione non deve essere scissa. Io sono nata e cresciuta con i social, sono laureata in comunicazione multimediale e mi piace sperimentare attraverso i canali social. E’ la ragione per cui ho scelto di non diventare giornalista professionista, per potermi muovere su più fronti. Quando è uscito Tiktok io ero alla ricerca di una piattaforma dove condividere le interviste. Durante il Lock down ero indecisa se pubblicare su Twitch o Youtube, avevo l’impressione che TikTok fosse solo per le nuove generazioni, con e questa app non mi convinceva del tutto, poi ho dovuto ricredermi. Ho notato che c’era un confronto più diretto e un feedback più realistico, senza contare che da due anni c’è stata una crescita esponenziale di contenuti!
Nel tuo lavoro parli spesso di fumetti, sia Manga che Comics. Riguardo questi ultimi, Eva Carducci preferisce Marvel o DC?
Domandona! Penso che la DC abbia dei personaggi femminili strutturati meglio, mentre Marvel ha delle storie più avvincenti ma in realtà non deve essere una “Civil War”, mi piacciono tutti e due. Penso che cinematograficamente parlando, Christopher Nolan abbia dato un colpo, una spinta fortissima alla DC, creando qualcosa di unico e autentico. Mi piace anche Zack Snyder (anche se tutti lo odiano) perché ha una sua visione, come Nolan del resto, solo che Snyder tende magari ad esagerare un pochino.
Parlando di Nolan e Snyder, che ne pensi dei vari Batman?
Batman mi piace, anche se non è il mio supereroe preferito. Insomma qual è il suo super potere? “Sono ricco!” dice Ben Affleck in Justice League. Ma anche Tony Stark lo è, eppure l’armatura di Iron Man l’ha costruita da solo mentre in Batman deve fare tutto il povero Alfred! Ma mi piacciono le varie versioni, il confronto tra gli attori che lo hanno impersonato e la caratterizzazione che ognuno ha dato al personaggio, insieme al lavoro del regista. Prendiamo Robert Pattinson, il suo batman, agli inizi, è soprattutto un detective, che si avvale dei suoi mezzi per scoprire l’identità dell’Enigmista. E prende spunto da una serie che si chiama Detective Comics del 1937. Nel numero 27 esordì “Batman” e che racconta gli inizi di un giovane Bruce Wayne che indaga sulla morte dei suoi genitori, fino a diventare l’uomo pipistrello!
E per quando riguarda gli Anime e i Manga? Quali sono i preferiti di Eva Carducci?
Ne ho parlato proprio durante il panel su Jujutsu Kaisen. Dopo Attack on Titan, Evangelion e Dragon Ball – mi mostra sorridendo le unghie dipinte con i colori del leggendario format con Goku e compagni, laccate di arancione e blu – ho trovato la narrazione di Jujutsu Kaisen sia uno del migliori degli ultimi anni, per molte ragioni, innanzitutto perché riesce a raccontare il trauma e la depressione con una caratterizzazione incredibile. Un’altra ragione riguarda la sessualizzazione dei personaggi femminili: come sai nell’animazione giapponese si tende a rendere le protagoniste fisicamente avvenenti fino quasi all’eccesso, con forme accentuate eccetera ma qui abbiamo l’esatto opposto. Gli uomini sono molto più accentuati delle donne. Attack on Titans invece è una bella rilettura della seconda guerra mondiale con la gettizzazione degli ebrei, rappresentata da questi villaggi rinchiusi da mura altissime. Si questo ad esempio preferisco l’anime al manga. Per quanto riguarda il fumetto americano mi sono appassionata ad Invincible, edito da SaldaPress ed è alla seconda stagione con la serie animata, tratta dal fumetto di Robert Kirkman, il creatore di The Walking Dead. Questo mi piace in particolar modo per via della protagonista in cui mi sono immedesimata molto, forse perché si chiama Eve e ha i capelli rossi! Il suo rapporto con i super poteri è coinvolgente, è come X Men ma cruento, forse anche più di The Walking Dead e non trascura la storia personale di ogni singolo personaggio!
Eva Carducci, ritorniamo sull’argomento Cinema: come hai iniziato ad intervistare i divi di Hollywood?
Esiste una specie di protocollo, dopo aver fatto un po’ di gavetta nel giornalismo ed essersi guadagnati una certa fiducia ad un certo punto può capitare che ti scelgano per fare un junket. Che cos’è un junket? Sono cinque minuti o poco più, in cui ti lasciano intervistare i protagonisti di un film o una serie in uscita, ripresi dalle telecamere. E’ parte del processo di presentazione, photocall e conferenza stampa in occasione dell’uscita di una produzione. Io ho iniziato con i Red Carpet e lì non hai né l’esclusiva né l’intervista garantita, c’è sempre qualcuno che può arrivare prima di te e lì te la giochi, tra il look e la velocità di domanda e se va bene ti chiedono di fare il junket, proprio come in Notting Hill! Cavalli e Segugi, il giornale per cui Hugh Grant si improvvisa inviato. Cavalli e segugi è una delle mie citazioni preferite – ride – quando sono lì per intervistare qualcuno e aiuta ad alleviare la tensione. Bisogna prepararsi molto bene in occasione del junket: non solo a fare le giuste domande ma anche ad improvvisare, non ci si può irrigidire a pensare alla domanda successiva: una risposta ad una domanda potrebbe tranquillamente suggerirne una diversa, anche non prevista! E spesso ci scappa anche una risata! E’ importante ascoltare quello che ti dicono e questo è un suggerimento che seguo da sempre.
Il divo che ti ha divertita di più e quello che ti ha emozionata di più?
Mi sono divertita tantissime volte! Molti attori di Hollywood sono simpatici, a dispetto della fama che li circonda e di noi che li consideriamo quasi come degli dei! Brad Pitt, per esempio, oltre ad essere di una bellezza disarmante, è di una simpatia incredibile! Una volta gli ho chiesto perché mangia sempre nei film che gira e lui ha risposto che lo fa per tenere le mani occupate: “Quando non sei un bravo attore fai così!” mi ha detto ridendo. Ma noi sappiamo quanto è bravo! Quello che invece mi ha emozionata di più è stato Steven Spielberg, perché è una delle persone più umili e gentili e simpatiche che abbia mai conosciuto. E’ il Re di Hollywood, potrebbe fregarsene di tutto e tutti, invece è la persona più gentile che abbia mai intervistato – anche se solo su Zoom, e una volta sul red carpet ma un giorno spero di intervistarlo di persona – perché lui ti ascolta veramente, è interessato a quello che dici, sempre ed è una persona di enorme cultura: se ami il cinema, le sue parole sono oro!
Qual’è il consiglio di Eva Carducci per chi vuole intraprendere questo lavoro?
Si potrebbe dire che il lavoro di Content Creator è nato grazie ai Social, è una figura nuova nata da queste nuove piattaforme ma come tutti i lavori va fatto con passione e con giusto criterio. Quello che posso suggerire è tanto semplice quanto importante: prima di tutto studiare, non all’università o non solo. Analizzare bene le fonti di una notizia, accertarsi se sia vera o un fake, fare ricerca approfondita sull’argomento di cui si vuole parlare è imperativo. Un’altro è quello di essere originali: in che modo posso raccontare in maniera originale una storia, condividere dei contenuti? La genuinità è fondamentale, non creare un personaggio artefatto, spesso la spontaneità è l’arma migliore. Sperimentare, iniziare presto a scrivere per capire cosa si vorrà raccontare e soprattutto non lavorare mai gratis. fare valere il lavoro come Stage, come CFU, che siano crediti universitari o un rimborso spese, l’importante è che il lavoro venga riconosciuto in maniera tangibile!
Cosa c’è nel futuro di Eva Carducci?
In questi giorni per prima cosa devo sopravvivere al Comicon! Scherzo! Cerco di non pianificare troppo – anche se di solito sono una che pianifica – ma bisogna anche seguire un po’ di più la corrente, perché la vita può cambiare da un momento all’altro. Pensa che volevo studiare Astrofisica, giocavo a Pallavolo in serie B, poi mi sono rotta un ginocchio e non me la sono sentita di andare a studiare all’estero, come suggerì Margherita Hack, in visita al liceo scientifico che frequentavo. Allora iniziai a seguire la mia passione per la comunicazione finché durante una lezione di Comunicazione Multimediale, come ho detto, la materia in cui mi sono laureata, è stato il cinema a trovare me! Quello che voglio fare è aiutare le persone ad avere più di una chiave di lettura su una pellicola che magari all’inizio non è piaciuta, come è successo a me con Moulin Rouge, che non amavo ma che adesso è tra i miei film preferiti!
Eva Carducci si conferma per ciò che appare in video e in foto sui social e per le testate con cui collabora: una donna incredibilmente intelligente, bella e divertente, con una spontaneità ed una voglia di scherzare che contagia l’interlocutore e mette a proprio agio e le auguriamo ogni bene, mentre continuiamo a seguirla nel suo lavoro, seguendo il suo esempio.
Foto in evidenza e articolo per gentile concessione di Eva Carducci