Fallout, la serie TV| Recensione

Fallout, la serie | Recensione

«La guerra non cambia mai..» frase profetica pronunciata con una canzone jazz anni ’50 insieme allo scoppio di migliaia di bombe nucleari che condanneranno il mondo alla distruzione totale, portando l’umanità a vivere sotto dei grandissimi rifugi antiatomici denominati Vault a cura della Vault Tech.

Chi non si fiderebbe della loro mascotte denominata Vault Boy che oltre ad essere super amichevole è anche diventata non solo un’icona immortale del mondo videoludico, ma di tutta la cultura pop? Stiamo parlando di Fallout, saga di giochi di ruolo post-apocalittica creata dalla Bethesda nel 1997, con il primo titolo, per poi farne uscire innumerevoli nel corso degli anni tra spin-off ed espansioni.

Ad oggi i titoli che più hanno fatto spopolare la saga sono Fallout 3 e Fallout New Vegas. Grazie all’incredibile universo che si è sviluppato, da Fallout è stato finalmente possibile avere una trasposizione live action grazie ad Amazon.

Vi presentiamo la nostra recensione della serie TV di Fallout

C’è da dire che nel corso degli anni ci sono stati innumerevoli tentativi di realizzare un adattamento televisivo i Fallout, ma tutte le richieste sono state rifiutate dal produttore esecutivo Todd Howard, che si è lasciato convincere solo nel 2020 da Jonathan Nolan che gli ha proposto la sua idea. Todd ha accettato ad una condizione: la serie tv doveva collegarsi alla serie di giochi originali, per tanto non sono mancate citazioni e ambientazioni che solo i veterani della serie -e i fan più accaniti- hanno potuto cogliere.

Le riprese sono cominciate il 5 luglio 2022 e dopo ben 2 anni di sviluppo la serie è approdata sulla piattaforma di Amazon Prime Video il 10 aprile 2024, suscitando un hype estremo per i fan della serie e curiosità da chi di Fallout non ne conosceva nemmeno il nome. Composta da 10 puntate di durata media di 1 ora ciascuna, la serie di Fallout ci propone un adattamento eccellente, un potenziale candidato tra i migliori adattamenti di un videogioco sul grande schermo mai prodotti, eguagliando la qualità di The Last of Us; inoltre il 19 aprile a poco più di una settimana dalla messa in onda è stata confermata una seconda stagione

Fallout, la serie: cosa racconta

La serie di Fallout comincia con una parte introduttiva ambientata nel 2077 dove vediamo una Los Angeles in puro stile retrofuturistico, un concetto di futuristico unito al vintage: di fatto veniamo subito accolti dal brano più iconico di Fallout che è quello del menù principale del videogioco omonimo del 2008.

In un estetica distopica dove la cultura degli anni ’50 non è mai scomparsa, ci viene presentato Cooper Howard, un attore famoso di Hollywood che sponsorizza la propaganda anticomunista del governo e festeggia a casa con la sua famiglia. La festa viene poi brutalmente interrotta quando iniziano una serie di bombardamenti atomici ricordando per tutti gli aspetti l’inizio di Fallout 4 e da lì capiamo che solo pochi fortunati hanno accesso ai Vault progettati dalla Vault Tech: è l’inizio della fine del mondo.

Stacco di scena, ci viene presentata la protagonista principale, Lucy MacLean (Ella Purnell) abitante del Vault 33 e figlia del sovritendente. I fan del videogioco hanno subito collegato Lucy alla alla giocatrice -e di conseguenza allo spettatore che gioca- perchè in ogni gioco di Fallout si comincia sempre da un Vault e dopo un tutorial e l’introduzione della storia usciamo per andare a scoprire il mondo esterno ormai perennemente mutato.

Dopo un’avvenimento che non spoileremo il Vault viene invaso da dei predoni e dopo una prima lotta Lucy si ritrova costretta ad uscire dalla protezione della Vault Tech per andare a cercare suo padre. Dopo un altro stacco di scena ci viene presentato il secondo protagonista Maximus (Aaron Moten) all’interno di quello che sembra essere un campo militare. Basta una singola battuta della sua compagna per capire che ci ritroviamo in una delle fazioni più amate della saga, vale a dire la Confraternita D’acciaio, un’organizzazione militare di stampo gerarchico dove vi sono scudieri, cavalieri e inquisitori -un po’ come se fosse un medioevo. Verso il termine della terza e ultima parte della prima puntata arriva il terzo ed ultimo protagonista che è il Ghoul (Walton Goggins) che si scopre essere Cooper Howard mutato dalle radiazioni e rimasto sotto terra per ben 219 anni, presentandosi come un cacciatore di taglie in puro stile Far West.

La serie è  strutturata come una partita di un gioco di ruolo classico, tre personaggi diversi che in qualche modo si incrociano per condividere una missione in comune. Nella serie di Fallout c’è tutto quello che bisognava buttarci dentro per renderla un cult: black humour, critiche verso la società americana, nucleare, mostri, armature, pip boy e soprattutto tante citazioni della saga principale (grazie anche ad un perfetto uso dei costumi e degli effetti speciali). La fotografia e la regia sono raccontate in maniera magistrale, senza nemmeno aver un momento di noia; per non parlare poi delle incredibili colonne sonore tutte anni ’50 e prese dalla OST di Fallout 3 e Fallout 4. Stiamo parlando di un prodotto meraviglioso che si va ad accostare come una delle serie più belle di tutti i tempi.

Per chi non conosce i giochi Fallout la serie è tranquillamente godibile, ci sono stati numerose recensioni positive anche da persone che non sanno minimamente nulla del mondo creato da Bethesda e che comunque sono riusciti ad apprezzarlo e capirne qualche elemento seppur gli easter egg più intricati restano legati solo ed esclusivamente ai veri fan. Se un adattamento  di un videogioco rimane comprensibile e soprattutto godibile per lo spettatore medio equivale ad una grande vittoria. Per quanto riguarda la critica ha accolto in maniera estremamente positiva la serie portandolo ad un bel 94% di valutazione complessiva di recensioni professionali registrandola come una delle serie più positive e belle degli ultimi tempi, a livello di qualità se la sta giocando molto bene con Shōgun di Disney+.

Fallout è disponibile a tutti gli abbonati di Amazon Prime sulla piattaforma Prime Video, vi auguriamo una buona visione e vi raccomandiamo di non perdere la testa e di bere tanta Nuka Cola!

Fonte immagine in evidenza: Prime Video

A proposito di Alessio Gentile

23 Anni Piccolo Content Creator Tratto di Giappone e Corea, principalmente il lato musicale Fissato con Idol, fumetti e tatuaggi

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