David Lynch è stato un regista iconico, non solo per i suoi film ma anche per la serie TV Twin Peaks. Sfortunatamente, Lynch è venuto a mancare di recente, il 16 gennaio di questo anno, ma la sua morte ci da ancora più ragione di celebrare i suoi lavori. Dato che le sue opere sono conosciute per essere molto enigmatiche, è utile avere una sorta di ‘guida’ per esplorarle. Tuttavia, c’è da ricordare che i film di David Lynch sono fatti per non essere capiti immediatamente: infatti, sono come dei sogni, quindi il significato è puramente personale.
Ecco 3 dei film di David Lynch più accessibili
1. Elephant Man (1980)
Elephant Man è la pellicola più consigliata in assoluto per chi vuole guardare un film del regista, ma non sa dove iniziare: è facilmente digeribile, oltre che essere un assoluto capolavoro.
Il protagonista è una persona realmente esistita, John Merrick (interpretato da John Hurt), che soffre di una patologia chiamata sindrome di Proteo, la quale lo fa sembrare quasi un elefante, dando origine al suo soprannome. Vivendo in epoca vittoriana, John Merrick viene essenzialmente abusato dalla società: inizialmente sopravvive come fenomeno da baraccone in un circo per freaks, dove viene sfruttato dal suo padrone, finché il dottore Frederick Treves (interpretato da Anthony Hopkins) lo prende con sé per studiarlo e empatizza con la sua situazione, dandogli una vita che non ha mai avuto.
Il film è estremamente commovente, con scene che difficilmente non vi faranno piangere. La sua struttura tradizionale e i temi lo rendono assolutamente il primo film da consigliare di questa lista.
2. Blue Velvet (1986)
Forse la sua opera omnia, Blue Velvet parla di come l’apparente normalità di una cittadina americana nasconda segreti oscuri e inquietanti. Il protagonista, Jeffrey Beaumont (interpretato da Kyle MacLachlan), ritorna a casa nella sua piccola città e si imbatte in un‘indagine misteriosa che lo porterà a scoprire un lato perverso e violento della sua comunità. In particolare, Jeffrey entra in contatto con la seducente e tormentata Dorothy Vallens (interpretata da Isabella Rossellini), che è intrappolata in un circolo vizioso di violenza, droga e manipolazione.
Il film ha molte tecniche “lynchiane”, tra cui: una recitazione appositamente “di legno“; scene che apparentemente non hanno senso e richiedono uno studio interpretativo; scene che sembrano veri e propri sogni e, in generale, una trama che sfida la linearità e la comprensione immediata. Nonostante ciò è relativamente “normale” ed è la seconda scelta per chi ha apprezzato Elephant Man.
3. Mulholland Drive (2001)
Adesso si tolgono le metaforiche rotelle alla bicicletta: Mulholland Drive è un film che rappresenta pienamente l’essenza di questo autore surreale, enigmatico e complesso. Questa pellicola del 2001 è uno dei suoi lavori più ambiziosi e affascinanti, ma anche uno dei più difficili da interpretare.
La trama ruota attorno a una donna, Rita (interpretata da Laura Harring), che perde la memoria a seguito di un incidente automobilistico, la quale si ritrova in un’auto smarrita sulla famosa Mulholland Drive. La storia è abbastanza complessa, e in ogni caso, capirla è proprio ciò che rende la pellicola appassionante.
Ecco alcune linee guida utili per capire meglio cosa succede:
- Prestare attenzione alle identità dei personaggi, specialmente i principali
- Cercare di cogliere il senso della trama
- Ricordare che il tema del sogno, qui, è estremamente importante
Il resto provate a capirlo voi!
Film di David Lynch, in conclusione
I tre film appena menzionati dovrebbero essere una ottima base per addentrarsi in opere più complesse quali Inland Empire, Eraserhead e altre. Tuttavia, se siete appassionati al regista, vi consigliamo di dare uno sguardo alla serie TV Twin Peaks.
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