Pedro Almodóvar è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore e musicista spagnolo. Nasce a Calzada de Calatrava, nella Castiglia-La Mancia, il 25 settembre del 1949. All’età di otto anni si trasferisce con la famiglia in Estremadura, dove studia presso i frati Francescani e Salesiani. A sedici anni si trasferisce a Madrid per studiare alla Scuola Nazionale di Cinema. Nei primi anni ottanta gira anche i suoi primi lungometraggi.
Il suo esordio si ha nel 1980 con il film Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio: Pepi è una ragazza medio borghese della Madrid post franchista che vive sola e mantenuta dalla sua famiglia. Scoperta dal suo dirimpettaio poliziotto, per delle piante di marijuana coltivate sul terrazzo, ella si offre sessualmente in cambio del silenzio.
In realtà è nel 1988 che Almodóvar raggiunge il successo ottenendo una consacrazione a livello internazionale con Donne sull’orlo di una crisi di nervi, ottenendo una nomination agli Oscar e riconoscimenti in tutto il mondo.
In realtà saranno i film di Almodovar che risalgono agli anni duemila a dimostrare di aver raggiunto una certa padronanza nella narrazione cinematografica.
Vediamo insieme quali sono i 2 film di Pedro Almodóvar non perdere!
1. Che ho fatto io per meritare questo? (¿Qué he hecho yo para merecer esto?)
È un film del 1984, quindi è tra i primi film di Pedro Almodóvar, che ci racconta di Gloria, che vive in una famiglia degradata nella periferia popolare di Madrid. Gloria vive con il marito Antonio e i figli Toni e Miguel. Toni, quattordicenne, spaccia eroina, mentre il più piccolo, Miguel, si prostituisce. Insieme a loro, risiede anche la madre di Antonio, una signora eccentrica e spensierata.
In casa ci sono vari problemi economici e per questo motivo Gloria trova lavoro come domestica. Stanca e depressa poiché non riesce ad avere un dialogo con il marito e a essere una buona madre, Gloria ricorre sempre più spesso alle anfetamine e ai consigli disinteressati di Cristal, la squillo che abita nel suo pianerottolo. Un giorno Antonio incontra Lucas Villalba, uno scrittore fallito, che viene a conoscenza del fatto che Antonio sia bravissimo a falsificare le firme, infatti lo convince a falsificare la firma di Hitler su un memoriale del dittatore che Ingrid gli sta per portare dalla Germania. Ma i loro piani vanno in fumo perché, durante una furente lite, Gloria colpisce Antonio alla testa con un osso di prosciutto e lo uccide accidentalmente. Tutto cambia d’improvviso.
2. La legge del desiderio (La ley del deseo)
È un film di Pedro Almodóvar appartenete al genere drammatico , che vede la partecipazione dell’ attore, all’epoca giovanissimo, Antonio Banderas.
Il protagonista è Pablo è un noto regista madrileno che mette al centro del suo cinema l’omosessualità e, attraverso di esso, anche parte del proprio vissuto: infatti è innamorato di Juan che in realtà sembra non ricambiare i suoi stessi sentimenti. Pablo ha una sorella, Tina, che un tempo era un maschio che, in seguito ad un rapporto incestuoso con il padre e per amore di lui, aveva deciso di cambiare sesso. Tina accudisce come una mamma Ada, una bambina di 10 anni figlia di una fotomodella sempre in giro per il mondo. Pablo tenta di proteggere entrambe.
Un giorno Juan lascia Madrid e si trasferisce in Andalusia, in un piccolo paese sul mare.
Qui presto Pablo conosce Antonio, che ha con lui il suo primo rapporto omosessuale; dopo qualche tempo però l’atteggiamento di Antonio diventa troppo possessivo. Pablo allora decide di liberarsene dicendogli che ha intenzione di andare a trovare Juan. Antonio però lo anticipa ed una notte uccide Juan gettandolo da una scogliera. Al suo arrivo, Pablo trova l’amato nella camera mortuaria e tutti i sospetti della polizia ricadono su di lui. Accecato dal dolore e sconvolto, durante il ritorno a Madrid, Pablo resta coinvolto in un incidente d’auto e perde la memoria. Saranno Tina e Ada ad occuparsi di lui ma, pur di averlo, Antonio è disposto a tutto, anche a sedurre Tina.
Fonte immagine di Pedro Almodóvar: Wikipedia