Film Disney Pixar Elemental | Recensione

Film Disney Pixar Elemental | Recensione

È risaputo oramai che la Disney rilascia ogni anno un capolavoro dopo l’altro, dalle animazioni ai live action, nonché sequel dei classici più belli di sempre; di volta in volta gli incassi schizzano alle stelle e le sale cinematografiche sono stracolme dei fedeli sostenitori di questa casa di produzione realizzatrice di sogni. Il 21 giugno 2023 arriva in Italia il nuovo film Disney Pixar Elemental, che raccoglierà non poche critiche positive, facendo parlare molto di sé.

Trama del film Disney Pixar Elemental

Il film Disney Pixar Elemental è ambientato in un mondo parallelo chiamato Element city, dove acqua, terra, aria e fuoco convivono,  svolgendo le loro vite. Fin da subito è chiaro a tutti che il fuoco è l’elemento più temuto e, di conseguenza, tenuto a distanza per la sua pericolosità, considerato difficile da gestire e da tenere a bada per il suo temperamento sanguigno. Ember Lumen è figlia del fuoco, sa che nulla cambierà mai e che il suo posto è accanto ai suoi genitori, prendersi cura di loro e del negozio di famiglia, anche se questo vuol dire rinunciare ai suoi sogni e alle sue ambizioni. Tuttavia, l’incontro con l’eccentrico Wade stravolgerà i suoi piani: Ember avrà modo di vivere nuove realtà al di fuori di Fire Town e di capire ciò che realmente vuole per la sua vita. Combattuta tra la devozione nei confronti della famiglia e l’amore per Wade, che le darà l’opportunità di aprire gli occhi, la giovane Ember affronterà un viaggio alla riscoperta di sé stessa.

Il film Disney Pixar Elemental, come qualsiasi altro film Disney Pixar, pone l’attenzione su importanti temi di attualità poco dibattuti, i quali, invece, necessiterebbero di attente riflessioni. L’idea nasce dal regista Peter Sohn, il quale ha dichiarato di essersi ispirato alla sua infanzia e alla storia dei suoi genitori, immigrati negli Stati Uniti dalla Corea del Sud all’inizio degli anni Settanta. La storia dei suoi genitori non fa altro che essere un esempio di una delle tante famiglie che si è avventurata in una nuova terra, catapultata in un unico crocevia di culture, lingue e piccoli bellissimi quartieri. Il desiderio di Peter Sohn era, quindi, quello di riportare in questa pellicola la stessa atmosfera, le stesse sensazioni, rumori e colori che da bambino lo avevano accompagnato. L’immigrazione e il problema della diversità sono solo alcuni degli argomenti che saltano fuori e che probabilmente una persona mai si aspetterebbe di trovare in un cartone per bambini. La genialità della Disney risiede proprio nel saper trasformare anche i problemi della vita più difficili e dolorosi in qualcosa che, con la forza del sorriso, della gentilezza e dell’amore, può essere affrontato e superato.

Nel film Disney Pixar Elemental la diversità ruota attorno alla vita di ogni giorno; ad Element city le persone sembrano vivere in armonia nonostante la loro diversità, tuttavia la società tende a nascondere quello che è l’effettivo stato delle cose. Ciò che viene considerato estraneo e pericoloso, in quanto sconosciuto, fa paura, e di conseguenza viene emarginato. Gli elementi del fuoco vivono in una piccola cittadina di periferia, lontani dalla metropoli, in condizioni di povertà e disprezzati degli altri elementi poiché diversi. Niente di così distante dalla realtà, vero? La nostra comunità ci induce a pensare  che la nostra condizione di disparità sia un limite, un ostacolo insormontabile tra noi e i nostri traguardi. Come Ember, anche noi siamo costretti ad accettare di vivere la vita che altri hanno programmato per noi, perché crediamo che sia ciò che ci spetta. Il vero messaggio veicolato dal film Disney Pixar Elemental è l’importanza di non porsi limiti, l’importanza di saper dire di no a chi impone dei canoni, a chi decide arbitrariamente cosa è giusto o sbagliato. Non esiste una persona migliore dell’altra, piuttosto esiste l’unicità! Questo è ciò che ci dice Elemental: che tu appartenga all’elemento della terra, dell’aria, dell’acqua o del fuoco, non ha importanza; non importa chi sei, ma importa come scegli di vivere, perché ciascuno di noi è padrone della sua vita e artefice del proprio destino.

Fonte immagine: Amazon UK

Altri articoli da non perdere
Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio | Recensione
Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio | Recensione

Se siete disposti ad abbandonare la concezione comune di film, lasciando da parte i tipici intrecci di storie e personaggi Scopri di più

Leslie Cheung, ricordando un’icona
Leslie Cheung, ricordando un’icona

Nato nel 1956, Leslie Cheung è stata una delle star più famose di Hong Kong durante l'era d'oro del Cantopop Scopri di più

Film sulla danza: 10 da non perdere
Film sulla danza: 10 da non perdere

Da tanti anni i film sulla danza non mancano sul grande schermo, coinvolgendo grandi e piccini in stupende coreografie e Scopri di più

The Mask: il film più iconico di Jim Carrey
The Mask il film più iconico di Jim Carrey

Jim Carrey è uno dei più grandi attori di sempre del cinema contemporaneo, l'uomo che ha dato vita ai personaggi Scopri di più

La rappresentazione in Doctor Who: un esempio di inclusività
L'importanza della rappresentazione in Doctor Who

Scopriamo insieme l'importanza della rappresentazione inclusiva in Doctor Who! Il modo in cui la realtà viene rappresentata plasma il modo Scopri di più

Folk horror: 5 film da vedere
Folk horror: 5 film da vedere

In questo articolo elencheremo cinque imperdibili film folk horror che meritano di essere inseriti nella lista di ogni appassionato del Scopri di più

A proposito di Maria Antonietta Nappi

Vedi tutti gli articoli di Maria Antonietta Nappi

Commenta