Film divertenti, 5 da vedere
La cinematografia. Un ampio universo di immagini, suoni ed emozioni che difficilmente lascia mente e cuore indifferenti. Le numerose pellicole cinematografiche che continuano a susseguirsi negli anni, da quelle italiane a quelle hollywoodiane, offrono sempre e comunque spunti riflessivi a dibattiti e a sensazioni inedite. Vari sono i generi in cui i film trovano collocazione: dalle love story ai film divertenti, dai thriller al genere fantascientifico fino agli action movies.
Se l’amore è spesso il nucleo di opere cinematografiche, i film divertenti entrano in punta di piedi a donare sensazioni di gioia e benessere con vizi e risate, satire e parodie, mai rinunciando ad una morale che lo spettatore riesce a ricavare naturalmente.
Film divertenti. Top 5
Di seguito si riportano cinque film divertenti selezionati nel vasto panorama cinematografico, americano ed italiano.
American Pie
Come dimenticare l’esilarante commedia americana American Pie a, la tetralogia cinematografica ideata e scritta da Adam Herz e distribuita dagli Universal Studios! Una serie suddivisa in quattro capitoli: American Pie, diretto da Paul Weitz nel 1999; American Pie 2, per la regia di James B. Rogers nel 2001; American Pie – Il matrimonio, diretto da Jesse Dylan nel 2003; infine, a quasi dieci anni di distanza, American Pie: Ancora insieme, per la regia di Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg nel 2012. Al centro dei quattro film divertenti le vicende di un gruppo stravagante di teenagers che si preparano ad accostarsi alla sessualità, che diviene quasi un’ossessione da dover sperimentare per potersi definire realmente e finalmente adulti. Jim, Kevin, Chris, Paul e Steve, cinque amici, cinque diversi temperamenti con gli ormoni in subbuglio e una scommessa da vincere: fare sesso entro l’anno del conseguimento del diploma. Una serie di buffe incomprensioni, figuracce e dispetti macchinati reciprocamente getta il pubblico in un vortice di divertimento, con risate incontenibili e commenti ammiccanti. Una commedia in cui i protagonisti non si prendono mai davvero troppo sul serio, imparando poi ad accettare qualche sconfitta per divenire davvero adulti.
Una notte da leoni
Se in American Pie si assiste alle vicissitudini adolescenziali di un gruppo di teenagers iperattivi, in Una notte da leoni i protagonisti sono quattro amici incasinatisi nella notte dell’addio al celibato di uno di loro. Una trilogia diretta da Todd Philips e distribuita dalla Warner Bros nelle sale cinematografiche negli anni 2009, 2011 e 2013. In ciascuno dei tre capitoli, Phil, Stu, Doug e Alan si ritrovano devastati da una notte che la memoria sembra cancellare senza possibilità di ritorno. Una notte da leoni appunto, in cui i quattro amici vivono le avventure più disparate agendo, nel primo capitolo per esempio, sotto effetto del roofis somministrato da Alan all’insaputa del gruppo attraverso lo jägermaister bevuto per brindare ad una notte memorabile. Ma indimenticabili per gli spettatori saranno gli espedienti e le peripezie che i protagonisti dovranno affrontare per ritrovare il futuro sposo Doug, scomparso dopo i festeggiamenti. Si assiste ad un rocambolesco peregrinare nelle città, prima Las Vegas poi Bangkok, attraverso indizi e compromessi con strambi personaggi, per ritrovare un filo logico che possa spiegare il turbinio di eventi vissuti dai quattro amici provati da un’incredibile ed inedita “notte da leoni”. Il pubblico si trova catapultato in tempo reale nelle medesime vicende dei protagonisti tra aneddoti e risate che alla fine decretano la vittoria dell’unione di un gruppo affiatato fino alla fine. Ritornano poi un’ultima volta nei panni adolescenziali di quella notte pazzesca, quando ritrovano la macchina fotografica contenente le foto-prova delle incredibili avventure vissute, con la promessa di cancellarle senza mai perdersi di vista.
Tornando indietro di qualche anno, nel 1994 la comedy movie americana esordisce con lo “spumeggiante” The Mask – Da zero a mito. Diretto da Chuck Russell e distribuito dalla Dark Horse Entertainment, la supercomica pellicola, tratta dall’omonimo personaggio dei fumetti creato nel 1989 da John Arcudi e Doug Mahnke, è magistralmente interpretata dal geniale e talentuoso Jim Carrey. Il divertimento esilarante cammina qui con la satira del doppio, di un alter ego che, forte alla fine, riuscirà a fare a meno della maschera. Il protagonista, Stanley, è infatti un timido bancario vessato a lavoro e con poca fiducia in se stesso. Ma la sua vita è destinata a cambiare grazie ad una maschera particolare, emblema di coraggio assopito, che gli donerà strani poteri, invulnerabilità fisica e un’incredibile sicurezza che condurranno lui, e il pubblico, in una dimensione a tratti surreale ma estremamente irriverente ed esilarante, attraverso espedienti coraggiosi e romantici per sconfiggere il crimine e la viltà, guadagnando amore e sicurezza. Uno dei film divertenti più frizzanti nella storia del cinema americano, grazie alla brillante interpretazione di Jim Carrey e alla sua innata capacità di rapire il pubblico in una spirale di risate e creatività.
Il principe abusivo
Lasciando la comicità della cinematografia americana ci si accosta a quella italiana con Il principe abusivo, film del 2013 diretto e interpretato dallo straordinario Alessandro Siani, che segna infatti il suo esordio come regista. Affiancato nel cast dal grande attore romano Christian De Sica e dalla bella e talentuosa Serena Autieri, il comico ed attore partenopeo lascia un segno indelebile nel cuore del pubblico, grazie alla sua verve spiritosa, intelligente e mai scontata. Il film è imbevuto di un divertimento tale da non lasciar respiro tra una risata e l’altra. La trama vuole Siani nei panni di Antonio De Biase, un giovane napoletano squattrinato che vive le sue giornate “scroccando” cibo, bevande e pseudolavori per poter vivere. Antonio, ricoverato come cavia volontaria per i test di case farmaceutiche, viene scelto, a sua iniziale insaputa, per rendere famosa la principessa Letizia agli occhi dei sudditi, attraverso gossip sulla loro fantomatica storia d’amore. Ma a corte, riuscendo a destare problematiche ed incomprensioni, verrà aiutato dal Ciambellano Anastasio (Christian De Sica). Tra i due nascerà una complice solidarietà fino a giungere ad un capovolgimento di ruoli tra mentore ed apprendista, per cui Antonio imparerà l’etichetta reale ed Anastasio a stare tra il popolo con semplicità. L’amore, insieme alla comicità, è il filo conduttore di questo film, che apporterà moniti e cambiamenti nella vita di tutti. Una commedia italiana in cui favola e realtà si intrecciano in un connubio di diletto e serietà, accompagnata infine dalle note di Amore amaro di Gigi Finizio, che conducono il pubblico in una dimensione colma di forti e dialettiche emozioni, che completano la pellicola. Il divertimento con Alessandro Siani è assicurato e sicuramente arricchito dall’arguzia romana del partner De Sica, in un vortice di crescita dei personaggi, improntata ad una comicità matura e consapevole, che riesce a trasmettere l’importanza della semplicità e della genuinità, più forte dei pregiudizi boriosi.
Benvenuti al Sud
Si conclude la rassegna di film divertenti con un’altra pellicola italiana del 2010, diretta da Luca Miniero, Benvenuti al Sud , che nasce come remake del film francese del 2008 Giù al Nord di Dany Boon. La commedia condensa in maniera divertente ed esasperata gli stereotipi e i pregiudizi meridionali e settentrionali. Il protagonista, ancora una volta Alessandro Siani, nei panni del portalettere napoletano Mattia Volpe, esordisce rivolgendosi così ad Alberto Colombo (Claudio Bisio), direttore milanese delle Poste Italiane: «Quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte». Ed effettivamente il milanese Colombo dovrà presto abbandonare tutti i pregiudizi più infelici, inculcatigli al Nord, sulla vita partenopea, le abitudini e i costumi. La diatriba Nord-Sud dovrà risolversi inevitabilmente con la consapevolezza che le barriere e i pregiudizi sono falsi limiti creati da menti stereotipate. Il Dott. Colombo scoprirà la bellezza del calore (e non solo quello del sole partenopeo!) dei sentimenti e della lealtà. Dal canto suo Mattia comprenderà che il cuore di un figlio del Nord può serbare amore e gratitudine, dimostrando autentica amicizia. Attraverso aneddoti e satire, il pubblico vivrà con i protagonisti scoperte sensazionali e divertenti, perché la risata è la portata principale in un tripudio di umori, colori, emozioni e comportamenti. Seguirà nel 2012 Benvenuti al Nord, in cui il baricentro narrativo si sposta da Castellabate a Milano. Alla base le consuete vicissitudini delle vite di coppia vissute tra Napoli e Milano, ma con al centro l’intramontabile amicizia, che ormai ha il sapore dell’universalità, tra il napoletano Mattia Volpe e il milanese Alberto Colombo. Un’amicizia condita di risate e lealtà, scardinando reciprocamente falsi stereotipi ed infondati pregiudizi.
Foto dal web: http://www.kavusclub.it/cinema/film/recensione-foto-commenti-trama-trailer/the-mask-da-zero-a-mito-1994.html