I film fanno ormai parte della nostra esistenza e riflettono, divertono, indagano, commuovono, turbano lo spettatore che, incollato allo schermo, non cessa di scegliere le pellicole cinematografiche per trascorrere il proprio tempo, coccolarsi, divertirsi, crescere. La psiche umana, e in particolare i suoi meandri più nascosti, sono da sempre fonte di inesauribile curiosità e fascino, non solo per gli specialisti del settore ma anche per tutta una serie di appassionati e curiosi. E, nell’indagare proprio la psiche umana, dove non arrivano gli studi accademici, arriva il cinema che, con i suoi film psicologici, arricchisce la trama con ingredienti narrativi che spesso creano capolavori.
Cosa sono i film psicologici? Definizione e caratteristiche del genere
Un film psicologico è un’opera cinematografica che pone al centro della narrazione la mente umana, i suoi processi, le sue fragilità, i suoi disturbi e le sue potenzialità. Non si tratta semplicemente di film con personaggi “psicopatici” o con scene di violenza, ma di pellicole che indagano in profondità la psicologia dei personaggi, le loro motivazioni, le loro paure, i loro traumi e le loro relazioni. Spesso, i film psicologici si sovrappongono ad altri generi, come il thriller, l’horror, il drammatico o il noir, creando ibridi come i “thriller psicologici“.
I 10 migliori film psicologici da vedere assolutamente
In alcuni di questi film è proprio la psiche ad essere protagonista, mentre in altri la vicenda si svolge intorno a personalità complesse, difficili, spesso controverse o con propri disturbi. Ecco dieci fra i migliori film psicologici, assolutamente da vedere!
1. Il silenzio degli innocenti: un thriller psicologico da Oscar
Il silenzio degli innocenti è uno dei film psicologici più famosi della storia del cinema. Diretto nel 1991 da Jonathan Demme, vinse cinque premi Oscar, narrando la storia di Clarice Starling (Jodie Foster), una studentessa modello che vorrebbe entrare nell’FBI, che viene mandata dal suo capo a parlare con il dottor Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), psichiatra e serial killer cannibale, segregato in una cella di massima sicurezza. Clarice deve convincere il dottore a darle indizi su un caso che terrorizza il paese: Buffalo Bill, un misterioso serial killer, uccide e scuoia delle ragazze. Intuendo le sofferenze passate della giovane agente, Lecter fa un patto con lei: l’aiuterà con l’indagine in cambio di un viaggio nei suoi ricordi più intimi e tormentati. Tra i due si verrà quindi a creare una forte intimità psicologica, un rapporto ambiguo e manipolatorio che affascina e turba lo spettatore.
2. Arancia meccanica: la violenza e la società distopica
Considerato da molti come il “film psicologico per eccellenza”, questa pellicola del 1971 di Stanley Kubrick è basata sull’omonimo romanzo di Anthony Burgess, scritto nel 1962. Ambientato in una società distopica segnata da un’escalation di violenza giovanile, Arancia meccanica nasconde la satira sociale dietro scene di violenza estrema. Alex DeLarge (Malcolm McDowell) è il leader di una banda criminale, i Drughi, con i quali si diverte a compiere furti, aggressioni e stupri. Quando viene arrestato, Alex sceglierà di sottoporsi ad un innovativo programma di “rieducazione”: il trattamento Ludovico, una terapia d’avversione che lo condizionerà a provare nausea e terrore di fronte a qualsiasi forma di violenza. Il film solleva interrogativi sulla natura umana, sul libero arbitrio e sulla legittimità della violenza di stato.
3. Shining: l’horror psicologico di Stanley Kubrick
Shining, film di Stanley Kubrick del 1980, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, è un horror inquietante, che gioca tutto sulla tensione psicologica. Jack Torrance (Jack Nicholson), ex insegnante disoccupato e scrittore in crisi, accetta di lavorare come guardiano invernale all’Overlook Hotel, un albergo isolato tra le montagne, teatro, anni prima, di una tragedia familiare. Raggiungono il neo assunto la moglie Wendy (Shelley Duvall) e il figlio Danny (Danny Lloyd). Danny è un bambino dotato di poteri paranormali, la “luccicanza” (lo shining del titolo), che gli permette di vedere eventi passati e futuri. L’isolamento, la follia latente di Jack e le presenze inquietanti nell’hotel scateneranno una spirale di terrore che culminerà in un’esplosione di violenza. Il film è una riflessione sulla natura del male, sulla fragilità della mente umana e sui fantasmi del passato.
4. Memento: un film psicologico sulla memoria e l’identità
Memento è l’opera di un esordiente Christopher Nolan che, nel 2000, con un budget ridottissimo, riesce a creare un’esperienza psicologica particolarissima a partire dal racconto Memento Mori, scritto da suo fratello, Jonathan Nolan. Si tratta di un thriller che non segue il normale corso del tempo ma scorre al contrario, in un montaggio frammentato che riflette la condizione del protagonista. Leonard (Guy Pearce), giovane affetto da amnesia anterograda in seguito all’assassinio della moglie, non è più in grado di immagazzinare nuovi ricordi. Attraverso una serie di polaroid, appunti e tatuaggi sul proprio corpo, Leonard cerca di ricostruire gli eventi e di vendicare la morte della moglie. Il film è un’esplorazione della memoria, dell’identità e della percezione soggettiva della realtà.
5. Il caso Thomas Crawford: un gioco psicologico tra delitto e giustizia
Tra i film psicologici più noti, ancora uno splendido Anthony Hopkins interpreta un ingegnere aeronautico dotato di un’intelligenza fuori dal comune, invischiato in un delitto passionale. Nella pellicola del 2007 diretta da Gregory Hoblit, un eccellente gioco psicologico incatena lo spettatore e riesce a farlo schierare in momenti diversi sia dalla parte del protagonista sia da quella dell’antagonista. Questo aspetto crea una narrazione coinvolgente in cui il concetto di potere e il rapporto ambivalente tra i personaggi principali impegnati in un duello psicologico non fanno altro che arricchire due prove attoriali di tutto rispetto.
6. L’uomo senza sonno: tra i film psicologici più inquietanti
The Machinist (L’uomo senza sonno) è un film del 2004 diretto da Brad Anderson. Il film racconta la storia di Trevor Reznik (un irriconoscibile Christian Bale, dimagrito in modo impressionante per il ruolo), un operaio che soffre di una grave forma di insonnia da un anno. La mancanza di sonno altera la sua percezione della realtà, portandolo a vivere in uno stato di paranoia e confusione, in cui i confini tra realtà e allucinazione si fanno sempre più labili. Il film è una discesa negli abissi della mente di Trevor, un viaggio angosciante tra sensi di colpa, ossessioni e disturbi dissociativi.
7. Seven: i sette peccati capitali in un thriller oscuro
Il titolo del film del 1997 di David Fincher rimanda ai peccati capitali, per punire i quali vengono compiuti altrettanti omicidi che i detective Somerset (Morgan Freeman) e Mills (Brad Pitt), sono chiamati a risolvere. Con una regia magistrale, una fotografia cupa e opprimente e un’atmosfera carica di tensione, *Seven* è un thriller psicologico che scava nella natura oscura dell’uomo e nella banalità del male. Il film culmina in un finale sconvolgente e memorabile, che lascia lo spettatore con un profondo senso di inquietudine.
8. Shutter Island: un thriller psicologico tra realtà e allucinazione
Film di Martin Scorsese del 2010, Shutter Island è ispirato al romanzo L’isola della Paura di Dennis Lehane. Questa pellicola racconta la storia di due agenti federali, Teddy Daniels (Leonardo DiCaprio) e Chuck Aule (Mark Ruffalo), inviati sull’isola di Shutter Island, sede di un ospedale psichiatrico per criminali, per indagare sulla scomparsa di una paziente. L’indagine si trasforma ben presto in un incubo ad occhi aperti, in cui la realtà si confonde con l’allucinazione e il passato di Teddy riemerge in modo traumatico. Il film è un labirinto psicologico che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo, con un finale che ribalta completamente la prospettiva.
9. Il sesto senso: un thriller psicologico sul soprannaturale
Tra i film psicologici, quello del 1999 di M. Night Shyamalan è una storia drammatica, che racconta la vicenda di uno psicologo infantile, Malcolm Crowe (Bruce Willis) ed un bambino, Cole Sear (Haley Joel Osment), tormentato dalla sua capacità di vedere e comunicare con i morti. Il film è un thriller psicologico con elementi soprannaturali, che affronta temi come la paura, il dolore, la perdita e l’accettazione. La regia di Shyamalan è abile nel creare un’atmosfera di suspense e mistero, culminando in un finale a sorpresa che ha reso celebre il film.
10. Antichrist: un film psicologico estremo sul lutto e la follia
Il discusso regista Lars von Trier, con questa pellicola del 2009 narra la crisi di una coppia (Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg) che perde il proprio figlio. Lei svilupperà una sindrome psicologica caratterizzata da ansia e paura e, contro ogni deontologia professionale, il marito psicoterapeuta decide di accompagnare la donna nel luogo che lei ritiene la sua principale minaccia (l’Eden, ovvero un bosco nel quale hanno una casa). Da lì inizia il ritiro nel bosco della coppia, volto a ritrovare se stessi e superare il lutto. Al contempo, però, inizia anche un’escalation di ambiguità, angosce psicotiche e orrore. *Antichrist* è un film estremo e disturbante, che esplora i lati più oscuri della psiche umana, il dolore del lutto, la colpa, la sessualità e la violenza.
Film psicologici, uno squarcio sulla psiche umana
I film psicologici, con le loro trame intricate, i loro personaggi complessi e le loro atmosfere suggestive, ci offrono uno sguardo privilegiato sulla mente umana, invitandoci a riflettere sulle nostre paure, i nostri desideri, i nostri limiti e le nostre potenzialità.
Foto in evidenza: scena del film Shining, tra i film psicologici più amati (https://tg.la7.it/spettacolo/in-arrivo-nel-2019-doctor-sleep-il-sequel-di-shining-04-02-2019-135806)