Film sulla questione irlandese: 3 da non perdere

Film sulla questione irlandese
Nella cinematografia britannica,  sono molti i film che trattano della questione irlandese

Con questione irlandese si fa riferimento alle problematiche causate dal rapporto tra Gran Bretagna e Irlanda, risalenti al XVI secolo, quando la regina d’Inghilterra Elisabetta I iniziò la cosiddetta plantation policy, una politica che consisteva nel prendere possesso delle terre irlandesi con la forza. In particolare, tale espressione affonda le sue radici nel 1800, quando Il Parlamento di Londra votò l’Atto di Unione, che sanciva la nascita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, nonché la fine del parlamento di Dublino. Questo atto venne poi soppiantato nel 1921, con la firma del trattato anglo-irlandese che mise un punto fermo alla Guerra di Indipendenza e sancì la partizione dell’isola irlandese in due territori: lo stato Libero d’Irlanda (oggi chiamato Repubblica d’Irlanda) e l’Irlanda del Nord, che ancora oggi appartiene al Regno Unito. Tuttavia, tale trattato non ha posto fine alla questione irlandese, che ha visto il susseguirsi di diversi conflitti, come i cosiddetti Troubles di fine ‘900, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui la situazione non è del tutto calma.
La questione irlandese è stata più volte messa in scena attraverso dei film, alcuni dei quali sono diventati rilevanti nella cinematografia britannica e internazionale e hanno visto la partecipazione di registi e attori molto famosi. 

Ecco 3 film sulla questione irlandese da non perdere:

1. Bloody Sunday

Bloody Sunday è un film del 2002 diretto da Paul Greengrass, un regista britannico con un passato da giornalista. Questo film mette in scena un evento realmente accaduto e che è considerato come uno dei più rappresentativi della questione irlandese. Infatti, l’espressione Bloody Sunday (che tradotto in italiano sarebbe domenica di sangue) fa riferimento ad un massacro avvenuto il 30 Gennaio del 1972 a Derry, nell’Irlanda del Nord. In questo giorno, 14 cittadini irlandesi furono sparati e uccisi da soldati britannici durante una marcia pacifica che aveva come fine quello di denunciare le discriminazioni contro la comunità cattolica da parte della comunità protestante. Il film, della durata di 107 minuti, è ambientato in una sola giornata. Il protagonista del film è Ivan Cooper (James Nesbitt), colui che ha organizzato questa marcia pacifica e a cui si oppone il generale Robert Ford (Tim Pigott-Smith), che rappresenta il nemico insieme a tutti i soldati britannici. Per questo film, Paul Greengrass ha assunto come attori veri soldati con lo scopo di rinforzare l’idea di autenticità.

2. Il vento che accarezza l’erba

Il vento che accarezza l’erba (The wind that shakes the barley, titolo originale) è un film del 2006 il cui regista è Ken Loach. Il film ha visto la partecipazione di Cillian Murphy, protagonista di tanti film celebri e vincitore del premio Oscar 2024 come miglior attore in Oppenheimer, e Liam Cunningham. Il film ha avuto molto successo, vincendo la Palma d’oro al 59esimo festival di Cannes. In questo film troviamo sia riferimenti ad eventi realmente accaduti, che sono fondamentali nel contesto della questione irlandese, che elementi di finzione, come la vicenda dei due fratelli Damien e Teddy O’Donovan. Inizialmente, i due combattono fianco a fianco contro le truppe britanniche durante la Guerra d’indipendenza del 1919-21, la quale si conclude con il trattato anglo-irlandese che sancisce la partizione dell’Irlanda. Successivamente, la stipulazione del suddetto trattato porta ad una guerra civile all’interno dello stato Libero d’Irlanda tra i cittadini irlandesi, in particolare tra coloro che sono a favore dei termini del trattato e coloro che sono contrari e aspirano ad una totale indipendenza. Le due fazioni vengono rispettivamente incarnate da Teddy e Damien. Alla fine, una delle due fazioni vincerà la guerra civile: chi avrà la meglio? Damien e Teddy si riconcilieranno o continueranno a mettere al primo posto i propri ideali a scapito della famiglia?

3. Some mother’s son

“Some mother’s son” è un film del 1996 diretto dal regista irlandese Terry George. Il film si basa su una storia vera che riguarda un evento cardine della questione irlandese, ovvero lo sciopero della fame del 1981 da parte di alcuni prigionieri dell’IRA (esercito repubblicano irlandese) nel carcere di Maze, guidati dal celebre Bobby Sands, interpretato da John Lynch. Quest’ultimo decise di intraprendere lo sciopero della fame come protesta contro il trattamento riservato ai membri dell’IRA, i quali erano considerati e trattati come dei criminali e non come dei prigionieri di guerra. In particolare, il film mette in scena una storia fittizia di due mamme, Kathleen Quigley e Annie Higgins i cui figli, Gerard e Frank, prigionieri membri dell’IRA, decidono di seguire le orme di Bobby Sands, partecipando allo sciopero della fame. Le due donne diventano amiche nonostante abbiano visioni opposte sulla questione: Kathleen è un’insegnante pacifica e apolitica che è disperata per la salute di suo figlio Gerard mentre Annie, politicamente attiva nella lotta antibritannica, supporta orgogliosamente la scelta drastica di suo figlio Frank. Cosa decideranno le due donne? Supportare i desideri dei loro figli o andare contro di loro e costringerli a nutrirsi? Possono le convinzioni politiche essere cosi importanti per cui varrebbe la pena sacrificare la vita di un figlio?

fonte immagine in evidenza: wikimedia commons

 

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