Dopo il successo di Elite, arriva su Netflix la miniserie Il caos dopo di te, di Carlos Montero, tratta dall’omonimo libro.
«Quanto tempo ti ci vuole a morire? »
Una scuola della Galizia e una morte che reclama verità e vendetta. Sono queste le coordinate in cui si muove Carlos Montero che, dopo il successo di Elite, torna su Netflix (dall’11 dicembre 2020) con una miniserie di 8 episodi, Il caos dopo di te. Un thriller che sta conquistando le vette della classifica dei titoli più visti della piattaforma.
In un piccolo paese galiziano, una giovane donna, Raquel (Imma Cuesta), cerca di recuperare il suo matrimonio con Germàn (Tamar Novas). Nelle crepe della sua vita sentimentale si infiltra il suo lavoro, supplente e sostituta di una docente d’Italiano morta, ufficialmente suicida. Attraverso una sovrapposizione di piani temporali, le vite delle due donne diventeranno a tratti speculari e Raquel si troverà impigliata nella stessa rete di Viruca (Barbara Lennie), l’insegnante che l’ha preceduta.
Tratta dall’omonimo libro di Montero (El desorden que dejas), Il caos dopo di te si impone, da subito, come una storia avvincente, che costringe lo spettatore a deviare di continuo lo sguardo su presunti colpevoli, complici e assassini. Un mix perfetto di ingredienti: amori giunti al capolinea, relazioni clandestine, tradimenti ed erotismo, adolescenti problematici, traffici illeciti, conflitti generazionali tra padri e figli.
Al centro del plot due donne molto diverse tra di loro, eppure, per certi versi, affini. Viruca è una donna indipendente, sicura di sé, magnetica e seducente. Raquel è più timorosa e insicura, ma, in una parabola ascendente, subirà una profonda evoluzione interiore anche grazie all’ingombrante rapporto, fatto di continua assenza/presenza, con Viruca, conosciuta sommando indizi, ricordi e racconti altrui e divenuta parte integrante della sua vita, un’ossessione.
Montero racconta una società brutale, corrotta, in cui ognuno agisce per un fine, per soddisfare un qualche bisogno. Una società in cui il confine tra colpa e innocenza, verità e apparenza è molto labile. Tutti sono in qualche modo responsabili, invischiati in una rete di tradimenti, ricatti, minacce, menzogne. Tra i numerosi temi trattati, la perdita dell’autorità del ruolo del docente, il cyberbullismo, l’illegale diffusione di materiale intimo, il furto d’identità sui social network. E, sebbene gran parte delle vicende si svolga in una scuola, Il caos dopo di te non è un teen drama, l’universo adolescenziale è solo uno dei tanti tasselli del vortice di oscuri eventi.
Elementi dosati in ogni episodio che rendono Il caos dopo di te una serie godibile, tutta d’un fiato, dall’inizio alla fine.
Fonte immagine: PlayBlog