Quanti di noi sono cresciuti con le avventure, le canzoni e i personaggi del Fantabosco? La Melevisione, storico programma per bambini della Rai, in onda dal 1999 al 2015, non è stata solo una fonte di intrattenimento, ma anche uno strumento educativo prezioso, capace di affrontare temi importanti e complessi con un linguaggio adatto ai più piccoli. Attraverso le storie di Milo Cotogno, Fata Lina, Lupo Lucio e degli altri abitanti del Fantabosco, la Melevisione ha insegnato ai bambini (e non solo) l’importanza dell’amicizia, del rispetto, della diversità, dell’inclusione e di molti altri valori fondamentali. Ricordate la bibita “Blumele“? E la filastrocca «Luna spremuta e nuvole cotte, cielo di fresco limone di notte, ero frizzante di stelle candele. Strizza la notte e zampilla… Blumele!».
La Melevisione: un programma per bambini educativo e innovativo
Il Fantabosco e i suoi personaggi: un mondo di fantasia e di valori
La Melevisione, ambientata nel mondo fantastico del Fantabosco, ha saputo creare un universo magico e coinvolgente, popolato da personaggi indimenticabili come il folletto Milo Cotogno (e prima di lui Tonio Cartonio), la Fata Lina, il Lupo Lucio, la Strega Salamandra, il Re Quercia, la Principessa Odessa e molti altri.
Ogni personaggio, con le sue caratteristiche e le sue peculiarità, rappresentava un valore o un aspetto della vita reale, permettendo ai bambini di identificarsi e di imparare attraverso il gioco e la fantasia.
L’approccio delicato e intelligente a temi complessi
Ciò che ha reso la Melevisione un programma unico nel suo genere è stata la capacità di affrontare temi importanti e complessi, come la molestia sessuale, la diversità, l’inclusione, la paura, la perdita, in modo delicato, intelligente e adatto al pubblico infantile.
Attraverso le storie, le canzoni e le filastrocche, la Melevisione ha offerto ai bambini strumenti per comprendere e affrontare le sfide della vita, promuovendo valori come l’empatia, la tolleranza, il rispetto per gli altri e per se stessi.
“Il segreto di Fata Lina”: un episodio sulla molestia sessuale
La trama dell’episodio e il messaggio educativo
Nell’episodio 95 della quinta stagione, intitolato “Il segreto di Fata Lina”, la Melevisione affronta il tema delicato della molestia sessuale.
Fata Lina confida a Strega Salamandra di voler acquistare un potente incantesimo, e in cambio sarebbe disposta a cedere la sua voce.
La fata rivela di aver subito attenzioni indesiderate da parte di un capitano, un uomo che conosceva e di cui si fidava. La fata racconta di essersi sentita a disagio, spaventata e incapace di parlare.
L’importanza di parlare e di chiedere aiuto
Alla fine dell’episodio, Tonio Cartonio si rivolge direttamente ai bambini di Città Laggiù (così vengono chiamati gli spettatori nel programma), spiegando in modo semplice e chiaro cosa è successo a Fata Lina e sottolineando l’importanza di parlare con un adulto di fiducia se si vivono esperienze simili.
Tonio Cartonio paragona i brutti ricordi a un armadio che va tenuto chiuso, ma specifica anche l’importanza di aprirlo con le persone di cui ci fidiamo.
La Melevisione, in questo episodio, offre un esempio di come affrontare un tema così delicato con i bambini, utilizzando un linguaggio appropriato, senza spaventarli ma fornendo loro strumenti per riconoscere e affrontare situazioni di pericolo.
“Via quella coda!”: un episodio sulla diversità e l’inclusione
La trama dell’episodio e il messaggio educativo
Nell’episodio 20 della settima stagione, intitolato “Via quella coda!”, la Melevisione affronta il tema della diversità e dell’inclusione.
La Principessa Odessa emana un editto che impone agli animali parlanti del Fantabosco di tagliare le code e di eliminare i peli dal viso, per uniformarsi all’aspetto degli umani.
Lupo Lucio, profondamente offeso e discriminato, si ribella all’editto, sostenendo il diritto di essere diverso.
L’importanza di accettare e valorizzare le differenze
Milo e Orco Rubio si schierano dalla parte di Lupo Lucio, indossando finte code per dimostrare la loro solidarietà.
Insieme, riescono a far capire alla Principessa Odessa che la diversità è una ricchezza, e non un difetto, e che un regno è più bello e accogliente se tutti possono essere se stessi, senza doversi conformare a un modello unico.
La Melevisione, in questo episodio, trasmette un messaggio importante sull’importanza di accettare e valorizzare le differenze, di rispettare l’identità di ciascuno e di costruire una società inclusiva, dove tutti si sentano accolti e valorizzati.
La Melevisione: un esempio di televisione educativa di qualità
La Melevisione è stata un programma innovativo e coraggioso, che ha saputo coniugare intrattenimento ed educazione in modo efficace e coinvolgente.
Attraverso le storie, le canzoni, i personaggi e i dialoghi, la Melevisione ha trasmesso ai bambini valori importanti, ha stimolato la loro fantasia e la loro curiosità, e ha offerto loro strumenti per comprendere il mondo e affrontare le sfide della vita.
Un programma che ha lasciato un segno indelebile nella storia della televisione italiana e nel cuore di molti bambini, ormai cresciuti. E voi, vi ricordate del Fantabosco e dei suoi abitanti?
Fonte immagine in evidenza: sigla della trasmissione su Raiplay