Inside man (Serie tv, 2022) | Recensione

Inside man (Serie tv, 2022) | Recensione

Inside man  è una miniserie britannica di genere thriller, ideata da Steven Moffat, con la regia di Paul Mcguigan.

Inside man: la trama

Inside man è una serie tv thriller che spiazza lo spettatore e gli permette di intavolare una lunga discussione su cosa è giusto e cosa è sbagliato. Harry (David Tennant) è un pastore inglese che decide di nascondere una penna USB con immagini porno appartenente ad uno dei suoi parrocchiani. Tale decisione si rivela sbagliata quando quella chiavetta finisce nelle mani di Janice, un’amica di famiglia che minaccia di denunciarlo alla polizia. Davanti a questo problema, Harry decide di rinchiudere Janice nel suo seminterrato con la connivenza di sua moglie e come porre fine alla vita di quella testimone dà luogo ad una serie di conversazioni strane e cariche di umorismo nero. Dall’altra parte abbiamo Jefferson, interpretato da Stanley Tucci, un prigioniero condannato a morte negli USA che gode di uno strano privilegio: essendo un ex criminologo, utilizza la sua esperienza per risolvere crimini misteriosi e complicati. Inizia così a collaborare con una giornalista che deve risolvere enigmi fuori dalla prigione.

Recensione della serie tv

Inside man è un insolito thriller che, nel corso di quattro episodi, propone due linee narrative che risultano essere molto più collegate tra loro di quanto possa sembrare all’inizio. Si tratta di una produzione atipica, che ci coinvolge e che ci porta a chiederci se gli umani siano così goffi da commettere errori contro la loro stessa volontà, anche se, in questa occasione, parliamo di vittime e di situazioni violente. La quantità di coincidenze, di deus ex machina e di altre situazioni è davvero consistente in questa miniserie. Inoltre, Moffat mostra un particolare interesse a concentrarsi sulla parte morale dei suoi personaggi. La serie è il risultato dell’addizione di un succoso mistero, di una proposta intelligente e di personaggi del tutto normali che si trovano ad affrontare situazioni tutt’altro che ordinarie. Moffat rende i suoi personaggi intelligenti e soprattutto magnetici, nei quali lo spettatore si identifica facilmente e per i quali il destino ha in serbo più di una spiacevole sorpresa. I quattro episodi raccontano la storia senza pausa ma senza fretta, senza girarci intorno e con l’intenzione di generare una riflessione sulla moralità. La serie parla del caos, di come le cose possano sfuggire al controllo e di come, in certe circostanze, tutti possiamo essere capaci di agire in modo deleterio. Un uomo evidentemente innocente diventa inconfutabilmente colpevole senza volerlo. Anche se il malinteso originale venisse chiarito, si sono già verificati fatti successivi che non possono essere annullati. Inside man è un thriller, un dramma, una tragicommedia che si distingue per le sue eccezionali prestazioni e la sua eccellente sceneggiatura, oltre che per l’incredibile lavoro di montaggio, per cui risulta essere quasi impossibile allontanarsi dallo schermo durante i quattro episodi.

Fonte dell’immagine in evidenza: foto Netflix

A proposito di Giorgia Antropoli

Vedi tutti gli articoli di Giorgia Antropoli

Commenta